giovedì 26 giugno 2008

Ultimo giorno di scuola

Oggi era l'ultimo giorno di scuola e stamattina i bambini potevano portare il proprio giocattolo preferito. con Enio abbiamo discusso due giorni per convincerlo a non portarsi dietro tutta la cassettona cdel Lego con il treno. All'ultimo momento gli ho ficcato un aereo e due ometti nello zaino e via. Grande delusione quando in classe abbiamo visto che 'erano almeno altre due cassette di lego. Porc, questi genitori che non si sanno imporre ai figli e gli fanno portare di tutto a scuola.

Orso invece si era alzato con il piede sbagliato e per distrarlo gli ho proposto di andare a scuola con il suo casco da pompiere. Lo ritrovo in lacrime in cucina:
"questi non sono vestiti da pompiere"
e mi tocca scappare sopra pregando che ia pulita una maglietta rossa di uno dei due, no importa quale. Si, c'è la maglietta con l'orso, che lui si gira sulla schiena e va scuola così, con la maglietta avantindietro, tutto rosso.

La bici di Ennio è proprio scomparsa, ce l'hanno rubata due giorni fa dal recinto della scuola. Nella cucina c'era in visione il librone con il servizio fotografico a tema sposi e i disegni dei bambini che è venuto benissimo, i genitori che ci si sono messi hano fatto un superlavorone.

Dopo le vacanze avremo il CD e le foto, non tutti i genitori vogliono foto dei propri figli su un CD in mano altrui (e con l'occhio a una delle considerazioni del post precedente li capisco, dall'altro mi dico: esagerati. Ma avranno le loro ragioni, solo io ho poca fantasia e non riesco ad immaginarmele.

All'uscita ci siamo tutti attardati in cortile, tra saluti, appuntamenti, regali. Ad agosto Ennio andrà in visita da Yael al campeggio a Bakkum. Yael cambia scuola, perché alla sua sorellona, che sta nella classe mista dei grandi, farebbe meglio stare un paio di anni in una classe con solo bambini della sua età per prepararsi meglio agli esami finali.

Julian e i suoi vanno in campeggio in Veneto, al mare, e al ritorno anche Julian vuole che Ennio vada a dormire da lui. Julian resta nella classe attuale ancora per un annetto, insieme agli altri piccoli. Con Ennio vanno in terza solo Marilou e Mika. Isadora, che comincerà dopo le vacanze, non andrà in classe con Orso, come speravamo.

Orso si è riportato a casa un regalo di Selene, che trasloca fuori Amsterdam ed ha portato a tutti un vasettino di quadrifogli. Abbiamo appena messo la pastiglia di terriccio secca a sciogliersi in acqua e poi pianteremo 3 bulbetti. Con la mamma di Sacha, suo grande amore, siamo d'accordo che se non ci incontriamo per caso alla sabbiera, li faremo giocare insieme quando ricominia la scuola. Nel frattempo Orso ha persino imparato il nome del gemello di Sacha, e non lo chiama più "il bambino con Sacha".

Le maestre hanno regalato a Orso una foto della sua classe l'anno prossimo, senza quindi i bambini che passeranno in terza. Così si abitua.

Poi siamo andati a giocre al parchetto insieme a Giulia, e com'è, come non è, Orso l'ha spinta nel laghetto sporco schifoso. E l'ha pure fatto apposta.
"Non voglio giocare con lei" ha spiegato.

"Ma glielo hai detto?" chiede la mamma di Giulia?

Per fortuna lei non se l'è presa, anzi, dopo lo spaventone iniziale le è pure piaciuto fare uno splash grande. Ma l'abbiamo dovuta riportare di corsa a casa, avvolta nel mio sciallone di lino, che per fortuna mi ero messa in borsa per ogni evenienza.

In realtà la scena era buffissima e a cose fatte io e la mamma di Giulia ci siamo confessate che ci veniva proprio da ridere, ma a Oso ho fatto omunuqe una partaccia e l'ho riportato a casa per punizione. E mentre rientravamo ho visto un gran fumo nero arrivare da Amsterdam Noord, non sembrava vicino a casa nostra, ma al rientro mi sono attaccate al computer e ho capito che tutte le sirene che si sentivano da stamane in distanza venivano da lì, un mercatone di mobili che poi ha appicato fuoco anche a altri due magazzinoni a fianco. Che comunuqe è lontano da noi.

Per dire, un pompiere sottomano fa sempre comodo. Forse Orso stamattina ha avuto un presentimento.

1 commento:

Chantilly ha detto...

buon giorno.
mi hai fatto tornare in mente l'ultimo giorno di scuola (alle elementari) tutte le classi uscivano insieme ed era una gara a chi urlava di più (urlo di liberazione?) era tutto quà ma lo sempre associato alla libertà ritrovata. che poi, dopo due giorni, non vedevo l'ora di tornare a scuola.