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lunedì 23 gennaio 2012

Un mese in immagini


I canali di Utrecht sono tanto diversi da quelli di Amsterdam. Questa e la prossima foto scattate in occasione della Fiera Vacanze a Utrecht dal 10 al 15 gennaio.


La torre del duomo do Utrecht, costruito tanto grande che a un certo punto è crollata una parte, quella che univa la chiesa al campanile, che è rimasto di lato per conto suo.


Cenettina carina degli Umbri - quest' anno per la fiera Vacanze ho lavorato solo per loro, a pagamento e gratis - per dei giornalisti che si sono commossi, un evento così intimo non gli capita spesso. Ne approfitto per organizzarne uno io a breve per un altro committente.


I famosi diamanti d Amsterdam (l' Ufficio del Turismo belga sta ancora nero, perché il vero mercato europeo dei diamanti sta ad Anversa, come gli addetti ai lavori sanno benissimo, ma gli olandesi sono stati più abili a costruirci intorno un prodotto turistico). Come ci sono arrivata ai diamanti? Fatto è che i miei primi lavori ad Amsterdam sono stati nelle fabbriche - turistiche - degli stessi. non ne ho ricavato granché ma so distinguere a occhio un biancazzurro da un bianco commerciale, meglio di niente. Ogni tanto fa bene andare a rifarsi gli occhi.


La mia ex-collega Monica in postazione diamantifera. Mi è capitato infatti come spin-off di un altro lavoro di fare da guida turistica - una cosa che nella sua forma solita non faccio da decenni, mi limito a procurarle a chi all' ultimo secondo si ritrova senza. E mi sono ricordata che davvero dovrei definire finalmente un mio prodotto turistico, le visite guidate di Mammamsterdam, perché i miei ospiti erano professionisti del turismo, ad Amsterdam ci sono già stati diverse volte, eppure i posti in cui li ho portati, le storie che ho raccontato e i negozi in cui abbiamo fatto shopping ancora non li avevano mai visti. ci riesentiamo presto su queste pagine con la cosa ben definita. Stay tuned.


Un aggiornamento Orsesco per chi ha seguito con tanta simpatia e affetto la telenovela dei mesi scorsi, secondo me abbiamo fatto bene e sta bene dove sta. Dopo le vacanze è cresciuto, è responsabile, si incazza di meno, aiuta a fare tanti servizietti in casa, al contrario di suo fratello che invece è in piena paturnia, meglio uno alla volta d' altronde, sta sereno, mangia e dorme. Gli mancano ancora gli amici intimi a scuola nuova ma invitiamo parecchi di quelli vecchi. Una volta sola recentemente ha dichiarato di voler tornare definitivamente alla scuola vecchia perché " qui vogliono che lavori". eh, queste maestre irragionevoli che vogliono anzi pretendono che tu a scuola faccia qualcosa. La sua nuova maestra applica in dosi ben assestate il metodo bastone und carota e funziona. Non si è lamentato più e fa quello che deve fare. qui fa un giochino a scuola alle 8.20, prima che suoni la campanella, poi l' ha rimesso a posto e io sono uscita dalla classe.


Si diceva degli umbri, ho dato una mano a una conoscente che ne sta facendo la promozione, ospitando tre personcine carucce per un paio di giorni di conferenze in Olanda, e mi hanno portato questa cosa buonissima, il pan pepato che non conoscevo, fatto dalle sante manine della sorella di uno dei tre. ottimo, me lo sono sbafata quasi da sola. E a giorni arriva un' altra mia amica umbra, è stato il gennaio degli umbri, a trovarmi, carica spero di ciauscolo e tartufo, senn`ø sembra brutto per il maschio alfa che è vegetariano, se non porta anche qualcosa per lui. Cioè, glielo imposto sennò la lascio, fuori, speriamo non mi abbia preso sul serio e venga comunque, basta che porti se stessa.


Infine, Orso dal parrucchiere Mario dietro l' angolo, già da qualche mese figaro del capo e di Ennio. Qui al lavaggio ("è la prima volta in vita mia, aaah aah, il collo").


Qui Mario gli ha fatto le prove di cresta, ma alla fine è stato drastico. Mario inoltre quando ci va il capo mi caccia dal negozio perchè sostiene che un uomo ha il diritto di stare un ora fuori dalle grinfie della moglie almeno quando si fa i capelli. Ma giovedì lo inauguro pure io e vi farò sapere. Il punto è che io sono pigra e i capelli me li facico il meno possibile, mentre il maschio ha un lavoro di rappresentanza ed è bene che si faccia mettere in ordine spesso.

E con questo chiudo che oggi Orso era a casa e ci siamo fatti una giornatona assolata e gelida in visita per Amsterdam, prima con una lettrice blog da poco traslocata con cui abbiamo deciso di consocerci e andare a fare un giro al Noordermarkt, dopo in biblioteca e infine a riprenderci Ennio da scuola, giocatona al parchetto davanti la stessa e rientro a casa causa incipiente congelamento di chiappe. E adeso stiamo tutti e tre sul lettone a leggere e scaldarci, ma di quello non ho foto.

sabato 21 gennaio 2012

Imparare le parole difficili


Prima una pausa pubblicitaria per l' ultima creazione di Orso per il regalo di compleanno per Belle, il coniglio di zia A. Così, l' ha fatto e l' ha riportato a casa, perché in questo periodo di compleanni (la famiglia Diga tende a riprodursi nelle vacanze estive e quindi affoghiamo nei compleanni di questi tempi).


Questo invece è il regalo di compleanno che Ennio ha chiesto e che gli ho preso stamattina. Adesso comincio con il post vero e proprio invece.

Uno dei miei progetti a cottura lenta, non so se ve l' ho detto, è il Ricettario delle parole difficili e siccome le parole difficili sono quelle che incroci per sbaglio, non quelle che ti metti a cercare sul dizionario, si capisce perché ci vorrà del tempo. Mi sto ancora chiedendo se la carne cruda all' albese tagliata a mano, per esempio, ci stia alla voce: scotomizzazione. Voi che vi intendete più di me di carne all' albese o di scotomizzazione cosa mi dite?

Per questo sono evidentemente sensibile all' effetto che fanno le parole nuove o che ti piacciono o che ti colpiscono e del momento in cui provi a vedere se hai capito proprio bene cosa significano per poi usarle a proposito. Da ieri Ennio mi ha sorpresa con due delle sue.

Costrettolo a seguirmi al centro commerciale per comprargli scarpe nuove ("Ma me le compri tu, vai da sola" e io "No, ti devo far guardare la misura, infatti, quasi 37) ci ricompensiamo con un giro di ricerca e reperimento regalo di compleanno (la foto era per mandarla al padre e vedere se era d' accordo, lo era) e poi un hamburger lui e una tortina grassa e dolce alle nocciole e meringa io, che se non fosse di fabbrica potrebbe causarmi pure orgasmi spontanei, ma vabbè meglio di niente. Siccome siamo alla caffetteria dell' HEMA, sfoglio distrattamente il depliant delle offerte speciali, sorvolando su una pagina di reggiseni. Mi ferma al volo:

"Aspetta, ma allora un BH è un reggiseno?" l' ha letto alla rovescia sul depilantino.
BH che si pronuncia behà è il diminutivo di Bust Houder ovvero reggiseno ne più ne meno.

"Si perchè, non lo sapevi?"
"Io ho sempre pensato che fosse una di quelle case dove si va a fare sesso".
"No, quello è un bordello, ma si chiama anche casa chiusa in italiano".

Continuiamo a masticare e chiacchierare.

"Senti ma tu allora con il terzo bambino hai avuto un aborto spontaneo?"
"Io? No, non mi pare di averne mai avuto uno" non stiamo a sottilizzare a meno di 10 anni o quasi 10 anni, come volete, sui predictor che prima dicono si e poi dicono no il tutto alla 6-7 settimana che quindi a rigore ricade in quelle famose percentuali che lo dico sempre io che alle nostre generazioni ci ha rovinate il rpedictor, altrimenti sotto al terzo mese, ignorance is a bliss, una si faceva i fatti suoi.

"Ma tu la parola aborto spontaneo come la conosci?"

Lo dico anche a voi, ci sono due parole molto diverse in olandese: abortus è l' intervento di interruzionen di gravidanza, miskraam con kraam che afferisce a una serie di vocaboli intorno a maternità, puerperio, puericultura eccetera, e quindi sta per tutto ciò che ti va male. Ecco lui ha detto miskraam.

"Abbiamo letto un racconto a scuola".
Proprio quello che mi interessa, ma più di tanto non ne tirerò fuorio, quindi semmai chiedo alla maestra lunedi.

******
Oggi. In olandese.
"Mamma, ma nel milaans "chiùl" vuol dire culo, vero?"

Non gliel' ho chiesto come lo sa, scusatemi. Perché è proprio vero che ai bambini le lingue straniere gli saltano addosso come le pulci ai cani, ma il milanese, santo cielo, come ci arriva un figlio mio al milanese? Secondo me mi ha spiato qualcosa su Facebook o non si spiega.

E con chiùl che ci faccio, la ricetta del prosciutto in crosta?

giovedì 26 maggio 2011

Il triangolo no

"Sai mamma, io cammino durante la marcia con Y e Z, Che sono due bambine. À Y piaccio e lei ha sempre le caramelle, di Z sono innamorato."

Ce n'eravamo accorti da come si passavano a turno la Mezza arancia per leccarla e da come si tenevano per mano.