
(Questi sono i fagioli di Onna che non mangiavo da quasi un paio di decenni e devo ringraziare Tiziana e Pasquale che li hanno coltivati, colti e cucinati, le ultime due apposta per me. Chi ha letto Statale 17 sa).
Sono tornata con mezzo pecorino in una tasca dell' impermeabile e svariate salsiccette nell' altra, più gli ultimi libri di Exorma che Maura mi ha messo in mano prima di uscire (bello un editore che ti ospita nelle trasferte romane e ti porta pure a Ciampino) con la borsa occupata da un' inutile zainetto del laptop, che alla fine mica l' ho usato, e due chili di torrone Nurzia nella borsa che se me l' avessero pesata avrei dovuto mettere in tasca anche loro, ma alla fine ci ho messo un panino e una bottiglia d' acqua che io lo so che la fame a tradimento in aereo mi prende immediatamente dopo il decollo e aspettare che passi il carrello non è fattibile.
Perchè noi emigranti ci portiamo veramente dietro la qualunque, come scoprono di volta in volta i poveri doganieri all' aeroporto, infatti stavolta di tre tra borsa e cestini strip tease dentro la macchinetta, erano due quelli con robe sospette, ma ci siamo distratti con il liquido potenziale poi non trovato nella borsa e ci siamo scordati dell' uncinetto di alluminio nella tascona dell' impermeabile, mentre cercavo di finire il basco in pura Lana d' Abruzzo di Roberta Castiglione, lana comprata in matasse bellissime e non voglio privarvi, se si caricasse, del filmino in cui suo marito me la arrotola in modo da impacchettarla per bene, e no, nella borsa non le avevo le altre otto matasse, almeno quelle no, perchè le ho caricate nel furgone di Monique e Dario insieme a 12 litri d'olio e un padio di cartoni di vino e svariati chiletti di fagioli di Paganica, lenticchie della montagna e ceci di Navelli, meno male che c' erano loro.
Che poi Ryan air mi ha punita lo stesso perchè da giorni cerco di fare il check-in e mi si bloccano tutti i computer da cui ho provato (3) nel momento in cui devo stampare, e mi hanno fatto pagare il supplemento, solo per scoprire che chissà come tra un blocco e l'altro il check-in l'avevo fatto e insomma, mi devo cercare l indirizzo e farmi rimborsare, oddio perchè questo calice mannaggiammè cioè mannaggiarraianer. (Se qualcuno l' indirizzo e una storia di reclamo riuscito ce l' ha, vi prego di passarmeli).


Il quale compleanno è comunque stato degnamente festeggiato, con Lucrezia che il pomeriggio prima ho beccato di nascosto a piegare origami con un manuale davanti per farle la scatolina e il bigliettino con il fermacapelli magnetico e che la mattina appena alzata e semicomatosa per prima cosa è venuta in cucina per appendere il festone e mettere il regalo sul tavolo, che mi ha confermato una cosa che diceva sempre mia madre, che avere una bambina per figlia è tutta un' altra cosa, è un po' come avere anche una mamma.
Vi lascio con la traccia di un' incomprensebile faida pescarese di cui non saprò mai nulla, ma mi piaceva troppo il manifesto.
E vi lascio con la promessa che, non appena sopravvivo alla Degustazione del Consorzio produttori del Moscato d'Asti che sto aiutando ad organizzare per domani ad Amsterdam (oggi sono a Berlino all' Adlon, beati loro) e alla dichiarazione dei redditi 2010 che se non la consegno entro il 1 novembre sono una donna finita, vi posto immantinente un dettagliatissimo reportage con foto e video e pop-up della Transumanza inversa per l' Aquila di questo weekend. Transumanza che diverse volte mi sono chuesta: ma chi me l' ha fatto fare, specialmente nei giorni precedenti in cui dopo essermi detta che vabbè, anche se non viene nessuno ci sono almeno tizio e caio a cui voglio bene e ce la facciamo tra di noi, e proprio invece Tizio e Caio hanno avuto sfighe, inciampi e scocciature inenarrabili last-minute e non sono venuti e io mi chiedevo chi me l' avesse fatto fare, e poi invece c' erano persone bellissime, ci siamo divertiti, abbiamo parlato e scambiato storie, rivisto amici e la rifacciamo. Cominciate a farvi benedire preventivamente perchè al prossimo giro le sfighe, gli inciampi e le scocciature le lasciamo fuori (senza voler male a nessuno, quanti femori può rompersi una mamma anziana?)