
Per chi me l' ha chiesta ecco la foto della mancata torta del compleanno di Ennio. E poi una ricetta di Giulia per utilizzare alcuni scarti, tra cui quelli della zuppetta.
Per la crema
-6 tuorli d' uovo
-180 gr. di zucchero
-150 gr. di farina 00
-1 lt. di latte
-1 bacchello di vaniglia
-1 buccia di arancia bio
-(facoltativo) un cucchiaio di acqua di fiori d' arancio da pasticceria (nei negozi marocchini)
-1 confezione piccola di panna da montare
-savoiardi ad libitum
per decorare:
-fragole secche nella foto oppure:
-scorzetta di arancia candita e buccia di cedro candito a cubettini piccini
Chi sa fare i conti si accorgerà che questa è paro paro la ricetta della crema pasticcera del Talismano della felicità raddoppiando le dosi, mentre l' uso improprio è tutto mio.
Mettere a scaldare il latte con dentro un baccello di vaniglia tagliato in due. Sbattere in una ciotola con la frusta tuorli e zucchero, poi incorporare la farina e mentre continuate a sbattere, aggiungete un poco di latte caldissimo (anche di micoronde) purché togliate il baccello di vaniglia prima. Rimettete insieme in una caseruola, tegame a fondo doppio, quello che volete, io sono troppo impaziente per il bagnomaria, ma chi lo ama, ha pazienza e vuole stare sul sicuro perché no? Fatelo a bagnomaria nella ciotola.
Nel frattempo avrete unito la buccia di arancia o, come faceva mia nonna, di limone, fate voi, e continuate a sbattere con la frusta in modo che non faccia grumi. Chi da piccola mi costringeva a fare la besciamella a bagnomaria mescolando piano piano col cucchiaino, non ha capito che con la frusta si fa meglio e prima. Il minipimer poi, è l' ideale, infatti ce l' avevo a portata di mano per il primo sgrumamento grosso, poi sono andata avanti con la frusta in silicone che è più flessibile e stacca la crema dal fondo.
Un attimo prima che si attacchi tutto di brutto togliete il tegame dal fuoco, versate in ciotola e fate raffreddare. Lì ho commesso il mio errore, perché mi sono messa a montare la panna con il minipimer e siccome con quello non controllo bene la velocità ho forse smesso che era ancora un po' morbida, per evitare che mi finisse in burro. Poi l' ho aggiunta ala crema che era ancora troppo calda. voi se volete rifare la zuppetta fate uguale, se volete una crema chantilly come si deve fate raffreddare il tutto e poi con delicatezza incorporate (quindi la panna la montate solo a crema fredda). Da qui il nome crema chantilly perplessa, perché non ho capito bene come la voglio rifare la prossima volta.
A questo punto bagnato per bagnato ci ho aggiunto a occhio dell' acqua di fiori d' arancio che la userei pure per farmi la doccia se potessi. Poi ho versato nelle coppette la crema, ci ho infilato due savoiardi e una fragola secca e ho servito e ce lo siamo sbafati con enorme passione. Mi avanzava ad ogni buon conto mezza e più ciotola grande con la crema e allora ci ho messo dentro direttamente uno strato di savoiardi, ho coperto con la pellicola e l' ho lasciato una notte in frigo. Il giorno dopo alla festa del cognato mi sono sbarazzata dei pietosi resti versandoli a cucchiaiate in coppettine e decorandoli con una barretta di arancia candita arancione e dei cubettini verdi di cedro candito a cubettini appunto, entrambi offerte speciali di natale del supermercato che avevo comprato e non ci stavo facendo niente. Sono piaciuti moltissimo anch' essi.
Per dire che la crema chantilly è come il maiale, non si butta via niente, Tantevvero che con i bianchi avanzati e altri due tuorli ci ho fatto i pannenkoeken domenica sera, ovvero le crepe grasse e spesse che fanno gli olandesi.
Vi è piaciuta la storia di questa ricetta? perchè le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo agli amici. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web, e infatti mi è rimbalzata dalla mia amica Giulia in questa forma, che andrebbe anche benissimo per far fuori gli albumi avanzati dalla chantilly:
Mini frittatine con quello che si ha in casa
Uova, formaggio (chiaramente va bene tutto quello che si ha in casa), erbette fresche o surgelate, bacon o salumi a scelta
Prendere uno stampo per muffin in silicone o metallo. Imburrarlo leggermente. Nel frattempo sbattere le uova in una ciotola aggiungere le erbe e il formaggio. Schiaffare il bacon in una padella antiaderente senza olio fino a che non diventa croccante (in alternativa prosciutto, pancetta o quello che si vuole). Prendere le fettine di bacon deporle negli stampini foderandoli e versare la miscela di uovo e formaggio. Infornare a 200 gradi per circa 25 minuti fino a che la superficie sarà bella dorata.. Estrarre, far raffreddare e servire su un bel piatto. Fanno la loro porca figura e non costano niente. Chi vuole far la preziosa le può rinominare mini quiches au fromage.
Categoria: finger food.
