lunedì 8 agosto 2011

Mulini a vento


Ogni tanto, o perchè siamo nei paraggi, o perchè ci viene a trovare qualcuno, passo dal mio mulino preferito. Si trova a Schemerhorn, in Middenbeemster, proprio in mezzo alla penisola a nord di Amsterdam, una zona hce in passato era ricca di laghi che alla fine sono stati bonificati. Artefice di questi grossi progetti di bonifica è stato Jan Adriaanszoon nato nel 1575, all' epoca in cui gli olandesi non avevano un cognome ma si indentificavano con il patronimico. Successivamente prese il soprannome di Leegwater, ovvera "acqua bassa" perchè grazie alle sue opere di ingegneria idraulica permise di evitare l' acqua alta in tante zone dell' Olanda del nord.

Quello che mi piace di questo museo-mulino è che spiega chiarissimamente come vivevano all' epoca le famiglie dei mugnai, visto che l' interno è stato un pochino riarredato, e anche come funzionano gli ingranaggi, in alcuni punti al posto del legno sono state inserite delle lastre di vetro per cui si vede come il movimento delle pale sul tetto girevole (fatto apposta in modo da allinearlo sempre secondo la direzione da cui soffia) attraverso i vari ingranaggi passa il moto alla vite di Archimede (qui sopra ne vedete una di scorta) che carica l' acqua dal canale di raccolta più basso a quello più alto.


Ogni mulino poteva sollevare acqua per un metro, quindi siccome questa zona sta a meno quatrtro metri, in genere si trovavano 4 mulini allineati. Qui ne sono rimasti tre, salvati cocciutamente dall' incuria e dagli incendi che hanno distrutto tutti gli altri.


A parte la cucina arredata con questo manichino un po' impressionante, ci sono anche le cosiddette bedstee, ovvero i letti imboscati in armadi che di giorno venivano chiusi e che di notte erano più facili da scaldare. Gli adulti dormivano seduti appoggiati ai cuscinoni, i neotati appesi all' amaca sopra il letto dei genitori e gli altri bambini imboscati in loculi vari.



"Mamma, nell' altra stanza c' è un signore vero" grida il treenne entusiasta da tutte le cose che ci sono da vedere. Infatti nel tavolinetto c' era questo addetto del museo ale prese con carte e tabulati.

il mugnaio che ho conosciuto io tanti anni fa adesso è in pensione, l' ultima volta avevo sentito che aveva un cancro ai polmoni, ma la signora alla cassa mi ha rassicurata che adesso sta molto meglio.



Orsetto si è divertito da matti con tutti gli oggetti che si potevano vedere e toccare.


visita simbolica alla toilette e tentativo di portare i secchi, vuoti.


Qui un modello della struttura del mulino.

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