lunedì 15 agosto 2011

the Golden Vanity, opera di B. Britten, featuring mio figlio



Per la serie: "mio figlio è Mozart" e su richiesta di una gentile lettrice vi comunico che venerdì è il grande giorno (non domenica, scusassero).

Nel programma del Grachtenfestival, il festival musicale sui canali di Amsterdam che si tiene in questi giorni c' è un' opera breve di Britten di tema piratesco che si chiama The Golden Vanity.

I bambini che domani cominciano con grandi prove generali canteranno al Museo-Darsena Museumwerf Kromhout, indirizzo Hoogte Kadijk 147, praticamente sul tratto di canale tra il museo marittimo e il mulino (dove si trova un birrificio artigianale dove andremo a sbronzarci nelle pause).

Ci sarà uno spettacolo alle 15 e uno alle 17, l' opera dura una ventina di minuti se non mi sbaglio (ma mi sono già sbagliata su un mucchio di cose) e chi vuole comprare in anticipo i biglietti può farlo su: www.grachtenfestival.nl. Io starò nel mio miglior stato emotivo di madre al saggio del pargolo, non fateci caso, semmai datemi dell' alcol o trascinatemi a detto birrificio negli intervalli. (Questa cosa che io ai saggi di bambini am a nervous wrack non ha nienter a che fare con i miei figli, infatti la prima volta l' ho sperimentato al primo saggio della scuola di pianoforte della mia amica d' infanzia Franca Ciutti. Dipenderà dagli infiniti saggi di tutto che ho fatto io da piccola, sempre con enorme piacere perchè il divismo non è un effetto degli ormoni post-gravidici, ce l'ho proprio sempre avuto).

Insomma, io ai saggi mi metto sempre a piangere, peggio che ai matrimoni. Siete avvisati.

Vado a comrpare i biglietti e poi a togliere di mezzo i cadaveri delle uova sode che i miei figli vogliono fare in mayonese per questa festa di ferragosto improvvisata con famiglia di Antonella, famiglia di lettrice blogger da Barcellona che è in visita ad Amsterdam, famiglia di santadonna simpatica che ci siamo telefonate e scritte da quando si è trasferita ad Amsterdam ma solo oggi sono riuscita a proporle di vederci e un paio di amici sparsi e senza figli. Ci sarebbero ben altri cadavero da eliminare prima di rendere la casa visitabile, ma stamattina ho deciso che con Orso avremmo ripittato i buchi in camera sua, abbiamo stuccato e scartavetrato e adesso devo pure dare la prima mano. Insomma, business as usual.

(Il video del coro viene da youtube ma è stato fatto ben prima che ci entrassero i miei figli. Parecchi di quei bambini lì li ho conosciuti un po' più cresciuti e sono contenta che Ennio faccia abbastanza progressi da essere stato messo nel mucchio, in fondo è l' ultimo arrivato. Tutti i patemi sul coro dello scorso inverno, grazie al cielo, sono serviti a qualcosa).

2 commenti:

barbara ha detto...

Pensa che il filmato l'ho visto senza l'audio e già così mi è sembrato fantastico...

mamikazen ha detto...

non ho capito una parola, ma ho capito la musica. ce ne fossero. e se qualcuno si chiede: ma tanto non diveneranno mica tutti musicisti, allora a che gli sarà servito?
a piantare i piedi per terra su un palcoscenico davanti a tanta gente e vedere che non crolla il mondo, a intuire che per far bene una cosa complessa bisogna andare tutti assieme, a comprendere che la musica è movimento, che il canto è generatore di equilibrio e armonia, che l'arte e la cultura sono patrimonio di tutti e non roba imposta da consumare o incomprensibili merletti per pochi.
excusez du peu, come diceva Rossini. e in bocca al lupo al piccolo cantore.