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lunedì 23 gennaio 2012

Un mese in immagini


I canali di Utrecht sono tanto diversi da quelli di Amsterdam. Questa e la prossima foto scattate in occasione della Fiera Vacanze a Utrecht dal 10 al 15 gennaio.


La torre del duomo do Utrecht, costruito tanto grande che a un certo punto è crollata una parte, quella che univa la chiesa al campanile, che è rimasto di lato per conto suo.


Cenettina carina degli Umbri - quest' anno per la fiera Vacanze ho lavorato solo per loro, a pagamento e gratis - per dei giornalisti che si sono commossi, un evento così intimo non gli capita spesso. Ne approfitto per organizzarne uno io a breve per un altro committente.


I famosi diamanti d Amsterdam (l' Ufficio del Turismo belga sta ancora nero, perché il vero mercato europeo dei diamanti sta ad Anversa, come gli addetti ai lavori sanno benissimo, ma gli olandesi sono stati più abili a costruirci intorno un prodotto turistico). Come ci sono arrivata ai diamanti? Fatto è che i miei primi lavori ad Amsterdam sono stati nelle fabbriche - turistiche - degli stessi. non ne ho ricavato granché ma so distinguere a occhio un biancazzurro da un bianco commerciale, meglio di niente. Ogni tanto fa bene andare a rifarsi gli occhi.


La mia ex-collega Monica in postazione diamantifera. Mi è capitato infatti come spin-off di un altro lavoro di fare da guida turistica - una cosa che nella sua forma solita non faccio da decenni, mi limito a procurarle a chi all' ultimo secondo si ritrova senza. E mi sono ricordata che davvero dovrei definire finalmente un mio prodotto turistico, le visite guidate di Mammamsterdam, perché i miei ospiti erano professionisti del turismo, ad Amsterdam ci sono già stati diverse volte, eppure i posti in cui li ho portati, le storie che ho raccontato e i negozi in cui abbiamo fatto shopping ancora non li avevano mai visti. ci riesentiamo presto su queste pagine con la cosa ben definita. Stay tuned.


Un aggiornamento Orsesco per chi ha seguito con tanta simpatia e affetto la telenovela dei mesi scorsi, secondo me abbiamo fatto bene e sta bene dove sta. Dopo le vacanze è cresciuto, è responsabile, si incazza di meno, aiuta a fare tanti servizietti in casa, al contrario di suo fratello che invece è in piena paturnia, meglio uno alla volta d' altronde, sta sereno, mangia e dorme. Gli mancano ancora gli amici intimi a scuola nuova ma invitiamo parecchi di quelli vecchi. Una volta sola recentemente ha dichiarato di voler tornare definitivamente alla scuola vecchia perché " qui vogliono che lavori". eh, queste maestre irragionevoli che vogliono anzi pretendono che tu a scuola faccia qualcosa. La sua nuova maestra applica in dosi ben assestate il metodo bastone und carota e funziona. Non si è lamentato più e fa quello che deve fare. qui fa un giochino a scuola alle 8.20, prima che suoni la campanella, poi l' ha rimesso a posto e io sono uscita dalla classe.


Si diceva degli umbri, ho dato una mano a una conoscente che ne sta facendo la promozione, ospitando tre personcine carucce per un paio di giorni di conferenze in Olanda, e mi hanno portato questa cosa buonissima, il pan pepato che non conoscevo, fatto dalle sante manine della sorella di uno dei tre. ottimo, me lo sono sbafata quasi da sola. E a giorni arriva un' altra mia amica umbra, è stato il gennaio degli umbri, a trovarmi, carica spero di ciauscolo e tartufo, senn`ø sembra brutto per il maschio alfa che è vegetariano, se non porta anche qualcosa per lui. Cioè, glielo imposto sennò la lascio, fuori, speriamo non mi abbia preso sul serio e venga comunque, basta che porti se stessa.


Infine, Orso dal parrucchiere Mario dietro l' angolo, già da qualche mese figaro del capo e di Ennio. Qui al lavaggio ("è la prima volta in vita mia, aaah aah, il collo").


Qui Mario gli ha fatto le prove di cresta, ma alla fine è stato drastico. Mario inoltre quando ci va il capo mi caccia dal negozio perchè sostiene che un uomo ha il diritto di stare un ora fuori dalle grinfie della moglie almeno quando si fa i capelli. Ma giovedì lo inauguro pure io e vi farò sapere. Il punto è che io sono pigra e i capelli me li facico il meno possibile, mentre il maschio ha un lavoro di rappresentanza ed è bene che si faccia mettere in ordine spesso.

E con questo chiudo che oggi Orso era a casa e ci siamo fatti una giornatona assolata e gelida in visita per Amsterdam, prima con una lettrice blog da poco traslocata con cui abbiamo deciso di consocerci e andare a fare un giro al Noordermarkt, dopo in biblioteca e infine a riprenderci Ennio da scuola, giocatona al parchetto davanti la stessa e rientro a casa causa incipiente congelamento di chiappe. E adeso stiamo tutti e tre sul lettone a leggere e scaldarci, ma di quello non ho foto.

lunedì 19 dicembre 2011

Ma voi credete a tutto quello che scrivono sull' Olanda?


Da quando vivo in Olanda ci sono abituata che il fiore del giornalismo italiano quando è a corto di notizie ne prende una qualsiasi purchè abbia un vago riferimento con l' Olanda, terra di gente, si crede, tollerante, spiriti liberi, grazie anche ai cannoni che ci passa la mutua e che ci fumiamo dalla mattina alla sera, le riporta a casaccio con le conclusioni sbagliate e poi vai con il flame.

Siccome nell'ultimo paio di mesi ne sono girate due che so impensieeriscono i benpensanti e i turisti, vorrei rassicurarvi in breve:

1) Ma è vero che in Olanda ti fanno l' eutanasia a comando, anche solo se sei un pochino tristonzolo e sfiduciato?

No, se la chiedi a causa di una malattia terminale tramite un protocollo tutt' altro che semplice, dopo che un collegio etico e due medici hanno vagliato la situazione, cercano di fartici ripensare e allora, solo allora, se non sei schiattato di tuo nel frattempo, forse, hai visto mai, ti tocca la morte dolce. In Belgio sono più civili, come dicevo qui

2) Ma è vero che chiudono tutti i coffeshop?

Si e no. Il sindaco di Amsterdam già ha detto che la vede difficile. Perché è vero che a Maastricht lo faranno tra breve, ma già in tutte le zone di confine è già successo, perché tutti i francesi e tedeschi che arrivano, si strafanno di canne e se ne vanno non è che siano una cosa molto piacevole da avere sottocasa, e quindi via il problema.
Perché è vero che gli olandesi sono grandi coltivatori e nel tempo la qualità prodotta qui ha delle dosi stratosferiche di principio attivo, ma anche che è difficile fare delle analisi attendibili.
Perché è vero che se in virtù di trattati internazionali firmati anche dall' Olanda dovrebbero evitare di vendere a stranieri, ma è vero anche che se come è possibile, con il tesserino da residente o la ricetta medica la puoi comprare vedi come si forma un mercato parallelo e clandestino che creerebbe problemi ancora peggiori di ordine pubblico, che per ora proprio grazie alla tolleranza sono contenuti.

E poi dai, su, seriamente, ma ce le vedi le varie Lonely Planet e Rough Guides a ristampare la parte in cui la gente riferisce di esaltarsi a chiedere da accendere al poliziotto? Suvvia, siamo seri. Con la crisi che c' è, oltretutto, ce la vedi la gente a venire ad Amsterdam per visitare i musei, che la metà sono chiusi da anni per restauri? E allora hai voglia a promuovere il turismo congressuale.

3) Ma è vero che gli olandesi sono tanto tolleranti?
L' attuale coalizione di governo è composta dal primo e dal quarto partito risultanti alle elezioni con una minoranza di destra xenofoba che li ricatta ogni due per tre, comandata da un' icona gay col ciuffo ossigenato male che tutti vedono come il prossimo primo ministro e che spara cazzate a gogò, ma lo amano per questo. Fondamentalmente le migliori azioni di questo governo sono state: alzare il limite di velocità in autostrada e reinserire il permesso di fumare nei piccoli caffè, che non avendo personale da proteggere contro il fumo passivo fanno l' accidente che gli pare. Ragazzi, se non è tolleranza questa non so proprio cosa sia.

Tranquillizzati? Mi fa piacere.

sabato 19 novembre 2011

Domenica giorno dell' Indignazione a Piazza Dam

Ricevo e diffondo volentieri l' annuncio della giornata dell' Indignazione a piazza Dam domenica 20 novembre dalle 14. Alle 12 ci sarà una manifestazione di solidarietà con chi sciopera contro i tagli al trasporto pubblico alla Stazione Centrale, portate pentole e tegami se volete farvi sentire.

La protesta viene sottolineata da azioni ludiche, come la cucina di zio Ad, e performance di noti artisti, tra cui:

Freek de Jonge (cabaret), Def P (Onderhonden), DJ Isis a.k.a. 100% Isis (nachtburgermeester), Kumi Naidoo (directeur Greenpeace international), Reshma (schoonmakersbond), Eric Vermeulen (Abvakabo FNV), DJ Poly Esta, Ome Ad (Kookshow), Eline Peters (ASVA), Fanfare, Cabaret ‘Terug naar de Bossen,’ Silvia Terribili, Foto expositie Nina Berman, Samen de 99% vormen, Tango les, Evert Hassink (Milieudefensie), Jetta Kleinsma (PvdA), Jasper v Dijk (SP), Maureen van der Pligt (Passen onderwijs), Bart Griffioen (IS), Eric Vermeulen (ABVAKABO), Geertje Paay (schrijfster), Dimitris Pavlopoulos (docent VU en actief bij Take the Square), Maartje Terpstra (Platform Stop Racisme en Uitsluiting), Bruno Braakhuis (Groenlinks), Suzan Otten-Pablos (ADHD Netwerk), Kanteldekker. En nog heel veel meer!

Del nostro amato Stefano Benni verrà rappresentata l' azione teatrale: NAMES

Inoltre si chiederà`ai partecipanti di formare un enorme 99%.

Chi vuole aiutare a diffondere questo annuncio può farlo anche su:
* Facebook: https://www.facebook.com/event.php?eid=298667776810258
* Twitter: "20 November 14:00 uur, Dag van de Verontwaardiging op de dam. Maak met ons een menselijke 99%! http://www.heteherfst.nl #heteherfst"
* Banner: http://pleinderbeschaving.nl/wp-content/uploads/2011/11/mbw_300X250.gif
* Flyer: http://pleinderbeschaving.nl/wp-content/uploads/2011/11/flyer-mbw-3.pdf

Io sto ancora chiedendomi se credo alle proteste di piazza. Sicuramente, con un programma e una partecipazione del genere non credo a una protesta di queste dimensioni in Piazza Dam, che però è piccola e si fa subito a riempirla, mentre farlo in Museumplen, che sarebbe a mio modesto avviso una scelta più logica, se non hai sicure quelle 2000-3000 persone visivamente si fa presto a sembrare 4 gatti sparsi anche se si è in 1000. E sui telegiornali non fa la sua porca figura, mentre ingolfare il centro di Amsterdam comodamente vicino alla stazione, così chi viene da fuori fa subito ad arrivare.

Non credo alle proteste di piazza per una mia deriva qualunquista e per il fatto che in piazza sei anonimo, mentre credo di più ad altre forme di attivismo e alle petizioni dove firmi con nome e cognome. Ma a questa mi sa che ci vado, ce l' ho così comoda da raggiungere che ci posso arrivare pure a piedi. mi chiedo solo se sono abbastanza indignata per partecipare.

giovedì 3 novembre 2011

I nuovi corsi di vino di novembre e dicembre


Io sto veramente bene quando mi si da o mi do qualcosa da fare. Ecco qui allora in breve l'agenda dei miei prossimi corsi sui vini italiani, partendo dalla mia regione preferita dal punto di vista eno-gastronomico, il Piemonte. Sono stati infatti i vini piemontesi a farmi capire, anni fa, cosa di buono ci possa essere in un vino e temo mi abbiano segnata per sempre, perché se è vero che esistono due scuole filosofiche in enologia, tra quelli che sono per il sangiovese e quelli che sono per il nebbiolo, io sono indiscutibilmente e perdutamente per il nebbiolo, comunque lo vogliano chiamare quelli che lo fanno *lo chiamano anche Spanna, Chiavennasca, Picultener o altro, contenti loro).

Per carità, i migliori corsi che ho fatto negli ultimi due anni, quelli proprio a furor di popolo, sono stati quelli sui vini a base di sangiovese, perché applico la tecnica di mia madre con il pesce. Mia madre odia l'odore del pesce e per farselo piacere da volerlo mangiare anche lei, ci cucina delle cose eccezionali. Ecco, io a furia di sviscerare in modo consequenziale ed analitico quello che ci si può fare con il sangiovese in lezioni da est a ovest (e finiamo con il Morellino di Scansano che io amo più di tutti) negli scorsi due anni sono riuscita a farmelo piacere. Ma a questo giro datemi il nebbiolo (me l' hanno dato, e qui ringrazio di cuore i produttori del Consorzio del Moscato d' Asti, persone deliziose una a una, che mi hanno fatto assaggiare e mi hanno raccontato tutti i vini che fanno, come vi riferirò a mia volta).

Che poi, nebbiolo, nebbiolo, ma mica c' è solo il nebbiolo in Piemonte. Che i bianchi del Piemonte, solo per i nomi che hanno (Erbaluce di Caluso, Arneis, Favorita, Cortese, mica come noi in Abruzzo Passerina, Pecorino, non c'è gioco) ma anche per il sapore sono la destinazione enologica in cui spendo più volentieri i miei soldi. Ma parliamo della Barbera, del Barbaresco, del Dolcetto, che non è per niente un vino dolce, se per caso stavate pensando al contrario. E se proprio vogliamo parlare di vini dolci, allora datemi un Brachetto, un Moscato che proprio non riesci ad ubriacartici neanche con molta buona volontà (specie se ci mangi quei pasticcini alla nocciola che sembrano amaretti morbidi, ma è proprio un' altra razza).

Ecco, tutto questo per dire che fra poco parto con le lezioni sui vini del Piemonte e due sono lezioni con cena perché è da quando i miei non hanno più l' albrgo che non ho più modo di cucinarmi un bel brasato come Cristo comanda e come dico io (e come me l'ha insegnato lo chef Giovanni, un caratteraccio quell' uomo, ma sapeva cucinare queste robe qui del nord ovest), ed è proprio ora di farlo.

E qui lo ripeto, ma basta andarsi a rivedere i miei post piemontesi dall' ottobre scorso all' indietro, se un giorno dovessi rifarmi una vita in Italia ecco, io e il capo il Piemonte ce l' abbiamo in cima alla lista.

Quindi, annotatevi:

- 18 novembre dalle 19.30 alle 22.30 I vini delle Langhe con cena



- 25 novembre dalle 18.30 alle 21 Masterclass I vini dell'Astigiano, cucina Antonella Barbella, presso l' Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam
- il 2 dicembre, sempre la lezione con cena sui Vini del Monferrato dalle 19.30 alle 22.30



- 18 dicembre Dolcezze d' inverno dalle 18 alle 20, che di domenica pomeriggio ci sta tutta una lezione su vini allegri e festevoli come il Brachetto, il passito di Erbaluce, e quelle belle bollicine allegre del Moscato, accompagnate da dolcetti e tortine (vi faccio la mia versione austroungarica con crema al burro di mia nonna Helena della torta alle nocciole, e pure per quest'anno abbiamo sfidato il diabete)

- e nel mentre, il 9 dicembre mi sposto dal Piemonte per passare ai Vini del Vulcano, una classe amatissima con i vini scelti da Peter Smit di Eck en Maurick e da Piet Dooijewaard della Dooijewaard in Wijnen, che me li fanno pagare, come no, ma anche loro li valgono tutti. E con le brevissime giornate che precedono il solstizio, il calore vulcanico ci vuole tutto anche lui. E a parte i vini, ci costruiamo intorno una signora cena.

A parte per la Masterclass, per le altre lezioni ho pochi posti, quindi se vi interessa, anche come regalo di Sinterklaas o di Natale, fatemelo sapere su barbara@madrelingua.com.

PS: ho cambiato le ultime due date perchè mi ero incartata, quelle qui sopra sono quelle giuste.

giovedì 27 ottobre 2011

Nulla come il Moscato d' Asti per il risveglio mattutino

Che stamattina li avrei portati io gli Gnorpoli a scuola insieme alle bimbe e alle 8 meno tre ho messo a Orso lo zaino e la giacca e gli ho detto di andare a suonare da loro mentre io prendevo la macchina e che li avrei aspettati dall' altro lato della strada vicino alle strisce pedonali. Ed Ennio stava ancora con il naso nel libro per cui gli ho scaricato giacca e zaino sul tavolo ingiungendogli di farsi trovare anche lui.

Poi in quella luce blu delle albe d' autunno al mattino, mentre andavo verso casa delle bimbe e vedevo da dietro la loro finestra movimenti vari, me lo sono vista venire incontro e non ho capito subito cos' era quella macchia bianca sul giubbotto che quasi non me l' ha fatto riconoscere, ma era il pallone che ha deciso di portarsi a scuola "perchè dobbiamo portare tutti una palla mamma, e metterla con le altre sotto al tavolo della maestra", che mi veniva incontro con quel suo passo sciolto e lo zaino e la frangetta bionda, che io me lo coccolerei sempre questo mio figlio sul limitare d' età tra bambino grande e ragazzino piccolo.

E anche se ero distrutta e avvolta da quella specie di nebbia di quando ancora non ti sei svegliata del tutto e ti senti completamente rilassata, così rilassata che adesso vado a casa e mi rimetto al letto per smaltire questi ultimi giorni di lavoro, e il mio pensiero è andato al socio, il mio nuovo compagno di 1000 avventure, che invece mi ricorda tanto me prima che i figli mi ammorbidissero ed è uno che lavora fortemente, si agita intensamente e non pulisce il water. Perchè il socio tutto quello che noi abbiamo fatto ieri ad Amsterdam l' ha fatto l' altroieri a Berlino e poi alle 23 è tornato in ufficio, ha lavorato fino all' una, ha dormito lì, è andato alle 6 in palestra per farsi la doccia ha proseguito per l' aeroporto, recuperato il grupo, arrivato ad Amsterdam dove mi ha trovata fumante per tutte le cose che la sala NON aveva allestito come dicevamo noi, mentre aprivo scatole di vino per mettere il bianco nella cella frigo e il rosso che già ci stava tirarlo fuori per scaldarlo. E mancava il palco, mancava il microfono e una cosa che noi ci stavamo prevenendo da due settimane, lui ha chiamato me almeno 15 volte per raccomandarsi, io chiamavo l' hotel per dire: ditemi quando posso venire a controllare personalmente e al sento: ma no, ci pensiamo noi, ci mancherebbe, ecco, poi non l' hanno fatto e io mi incazzo, perchè l' avevo previsto. Ecco, ho pensato al socio che ha rifiutato di venire a dormire da me o dal fratello e ha deciso che si faceva un giro, si rilassava perchè l' idea di mettersi a letto all' una per poi essere in aeroporto alle 5 e in ufficio alle 9 gli toglieva il sonno, e quanto lo capisco, anche se io non ho più l' età. Allora alle 7 mentre spegnevo il telefonino gli ho mandato un messaggino di buon volo.

Mi è piaciuto lavorare con il socio, è un altro perfezionista dell' adrenalina come me ma sa un paio di trucchi che io nn so e che mi sta insegnando. E alla fine mi ha detto che sono geniale e che è contento di come è andata.
Poi chissenefrega, sono 25 anni che organizziamo fiere ed eventi, ci mettiamo sotto, e quel paio di amici e ospiti che sono anche amici e che per disgrazia loro sono arrivati in anticipo, li abbiamo messi al lavoro e via. Alle 16 la sala era come dicevamo noi, con tutti i produttori e i loro fantastici vini alla temperatura dovuta e gli ospiti sono arrivati, lentamente, inesorabilmente, e invece del solito 10% che conferma e non viene ne mancavano un paio per cause di forza maggiore e ne sono arrivati una ventina in più. Che per una manifestazione selezionatissima, senza VIP, senza tirapiedi, senza amici e solo professionisti, gli importatori c' erano tutti e anche alcuni ristoratori grossi.

"Mi hai mandato un messaggio così carino, che non ho potuto non venire", mi ha fatto uno mentre io mi chiedevo cosa cavolo gli avessi poi scritto.

Perchè ieri ho scritto personalmente di persona, uno a uno, senza fare nessun copiaincolla, a tutti quelli che non avevano risposto una roba del tipo:
Beh, allora ci vieni al Moscato o no? Sai, sono appena rientrata dall' Abruzzo e ho perso un po' il conto, ma sappi che siamo lì, dalle... alle..., se vuoi parcheggiare gratis lascia pure davanti casa mia che poi in 10 minuti col traghetto arrivi, e a proposito come è andata la tal cosa che mi dicevi?

Perchè io le lettere in serie proprio non ce la faccio a mandarle, anche se ci vuole più tempo, e tutti i miei inviti ci ho aggiunto una riga a mano. E anche se per un evento di questo tipo è follia, vedi che poi la gente viene. Per`ø non nego che sia stata una faticaccia.

Infatti stamattina alle 7, quando è suonato l' arpeggio del telefonino per ricordarmi che evviva, un nuovo giorno con tutto un mondo intorno era arrivato, mentre fuori è buio pesto, io ero completamente intontita. Vorrei vedere voi dopo corse in Abruzzo, corse a casa culminate nella serata del Consorzio Moscato d' Asti ad Amsterdam, e insomma, sono stata sob ria e parchissima e dopo tutte le corse mi sono arenata alla reception con occasionali sortite nella sala, per cui tutto quello che ho bevuto è stato in dosaggi omeopatici, ma l' omeopatia a oltranza ripetuta con piacere rischia anch' essa di intontirti la mattina dopo (o sono forse state le corse di carico, scarico e sgombro alla fine?)

L' unica cosa che mi era ben presente era che i bambini a scuola li avrei portati io, che il capo non era nel letto accanto a me e non era da nessuna parte, per cui alla fine gli ho telefonato ed era già al lavoro, ma guarda un po' le sorprese della vita.

E sono andata a svegliare Orso che di solito ha bisogno di 20 minuti per passare dallo stato di sonno a quelli di leggerissima veglia, quanto basta per (farsi) vestire e scendere le scale fino al tavolo della colazione dove si immerge in un giornalino e bisogna ricordargli di mangiare.

Stamattina invece al buio mi fa: sono sveglio da un sacco di tempo. (Devo ricordarmi di chiedere al capo se in effetti ce l' ha fatta ad inaugurare ieri il regime prestalletto di cui parlava ultimamente, visto che durante le vacanze dai nonni, vuoi la gara dei 4 giorni in piscina ("e poi ci mettevano la musica e bisognava ballare in acqua") in cui hanno vinto rispettivamente una medaglia di similoro e una di similbronzo) o l' aria buona di campagna, andavavo a dormire entro le 20 ed è una mano santa, signora mia, tocca mantenerle queste abitudini.

Che poi doveva ammortizzare secondo me la delusione di essere stato estromesso dal coro, ebbene si, ce l' ha fatta, e secondo me gli fa solo bene capire che ad azione corrisponde reazione. È vero che questo coro ha grandi ambizioni che riesce a realizzare ed è per bambini che si motivano da soli a stare attenti e concentrati a lezione, e a lui hanno dato tante opportunità di provarci, ma non esiste che per metà della lezione la maestra sta solo a riprendere lui.

"Orso, al coro hanno detto che è meglio se non ci vai più".
"Nooooo".
"Si, ma in fondo te l' avevano già detto alcune volte, comunque non fa niente, guarda, tu adesso puoi cominciare ad esercitarti a scuola su come stare attento senza disturbare (geniale questa mossa del capo, del maiale non si butta via mai niente), così poi riesci a farlo anche al coro e ti riprendono, se lo impari il prossimo anno ti rivogliono".
"Amore, ma tu lo sapevi, no? che eravate d' accordo così?"
"Ma l' anno prossimo sarò nel gruppo con gli altri bambini?"
"Dipende, il libro di solfeggio ce l' hai, possiamo andare avanti con il programma noi due così quando ricominci le cose che fanno gli altri già le sai".
"Ma poi tu non mi metti gli adesivi sulla pagina quando ho fatto bene".

Poi in confidenza gli ho spiegato che se per adesso lui si esercita a concentrarsi di più a lezione senza distrubare, magari quando andremo al concerto di natale di Ennio può chiedere lui alla Maestra Caro se può riprovarci e vedere se ha imparato.

Che un po' mi dispiace per lui, ma stamane sono così intontita che l' idea di due pomeriggi alla settimana senza corse dall' altro lato della città fa bene anche a me. Mi sa che vado a mettermi un rametto di menta in infusione nell' acqua bollente per svegliarmi sul serio.

venerdì 14 ottobre 2011

Spetteguless del venerdì: bunga bunga, i Kaiser Chiefs e gli incidenti diplomatici

Apro la rubrica saltuaria degli spetteguless del venerdì, tutto vero e vi metto il link che lo conferma (in olandese), ma io ve la racconto come riferitami dal mio direttore di muoseo preferito presente alla manifestazione e che conoscendo l' italiano e l' olandese ha potuto seguire tutto rotolandosi dalle risate.

Succede che il Museo Allard Pierson dedica una mostra agli Etruschi e che ci sia stata l' apertura alla presenza dei soliti notabili. Succede che il museo chiede alla corrispondente a Roma del telegiornale NOS, Andrea Vreede, una conferenzina che lei accetta di tenere a titolo personale. Succede che la conferenza - e forse la mostra - siano incentrate sul discorso degli uomini di potere facendo dei paralleli tra ieri e oggi e si arriva a parlare degli uomini di potere oggi

"E dimmi tu, adesso, se si parla degli uomini di potere in Italia oggi, di chi parliamo?"
"Vendola? Il Papa?' faccio io la gnorri.
"Ma no, si parla di lui".

E parlando degli Etruschi, e Tarquinio il superbo, e il dossieraggio, la Vreede arriva anche a dire che appunto, gli Etruschi venivano descritti dai romani come dei pervertiti schiavi del sesso (ah, la povera tomba degli sposi) e questo, si sa, è un tipico mezzo per disumanizzare e sputtanare i propri nemici, insomma, presi dal parallelo tra ieri e oggi, la domanda alla sala è stata: chissà cosa ne penserebbero gli etruschi oggi del bunga-bunga?

Apriti cielo, l' ambasciatore italiano che purtroppo sa abbastanza olandese da percepire nel discorso le parole "Berlusconi" e "bunga-bunga", si alza, dichiara al pubblico che non gli sembra questa la sede per parlare di queste cose e abbandona precipitosamente la sala, inseguito ancora più precipitosamente dal sindaco di Amsterdam, il povero Eberardo del Viale (si chiama davvero così, ma in traduzione), che però nonostante gli sforzi non è riuscito a ricucire la cosa. Con il risultato che adesso ne parlano tutti, ma proprio tutti, e non potevo, cari lettori, esimermi dall' informarvi di cotanto argomento di costume.

La mia solidarietà comunque, e non lo dico per amor di patria, va tutta all' ambasciatore, che per dovere d' ufficio ne deve sentire di giudizi cretini sull' Italia e quando è troppo è troppo, e vi dirò, anch' io nel mio piccolo mi sono stufata da parecchio che ogni volta mi tirano fuori e Berlusconi e il bunga-bunga. Ma chiedetemi degli etruschi, piuttosto, di tutte le cose bellissime che abbiamo, e basta con queste associazioni di Italia con mafia, spaghetti, pizza e mandolino. ho capito la libertà di stampa (si giustificano sempre così), ma adesso manco i Kaiser Chiefs si possono più ascoltare. Basta andare su youtube e da qualche mese metà dei commenti citano Berlusconi, e l' altra metà, i non italiani, si incazzano perchè non capiscono i riferimenti.



Ecco, pure la poesia dei Kaiser Chiefs mi hanno dovuto rovinare, cosa ne avrebbero detto gli Etruschi, porelli, che sono pure tutti morti? E buon weekend a tutti.

giovedì 6 ottobre 2011

Pier Paolo Pasolini ricordato ad Amsterdam sabato




Questo sabato apre la mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini dalla Galleria Metis di Rossana Alberico e Ron Lang. Insieme ai miei amici e colleghi di Quelli di Astaroth reciteremo alcune sue poesie, mentre Sebastiano e Stefano si occuperanno della musica e canzoni.

Per me spero sia l' occasione di reincontrare una gran donna che ho avuto l' onore e il piacere di conoscere, Letizia Battaglia, autrice della foto sopra che potrà essere acquistata alla Metis. Spero di vedervi e altrimenti la mostra continua fino al 28 ottobre esponendo anche grafiche e disegni di Marlene Dumas, foto di Graciela Iturbide e il film di Alfredo Jaar: Le ceneri di Pasolini


Pier Paolo Pasolini
8 ottobre, ore 16-19
Metis-NL Lijnbaansgracht 316
Amsterdam

www.metis-nl.com

giovedì 29 settembre 2011

Salutino al volo

Ci sono, ci sono, ma è un autunno così bello, sto ingranando con tutti i vari orari pomeridiani che quest' anno sono particolarmente incasinati, ho persino ripreso ad andare in palestra, ieri a teatro al try-out bellissimo del mio amico Alexander Broussard, che il 29 ottobre sarà pure ad Amsterdam e vi avverto per tempo, oggi la generale di Wikilove, domani sera lo spettacolo, lvoretti qua e la e il mal di testa quando mi scordo di bere il caffè ala mattina, insomma, portate pazienza, mi estrinseco su Facebook e i blog altrui. Vi lascio con alcune fotine recenti su quelo che succede in questa casa.


Figlio 2 viene motivato a comportarsi bene al coro che seguirà fra 5 minuti. Giochi e tortina del fornaio francese sono due delle armi improprie adoperate allo scopo.


La sottoscritta riflette profondamente su come ricominicare i corsi di vini, ne ha una gran voglia, è l' organizzazione pre- e post- che la stronca.


La regina degli arrosticini approfitta delle ultie serate d' autunno.


Figlio 1 allo zoo si immedesima nel macaco.


L' amica efficiente ha attaccato questi stickers sul mobiletto in cucina per ricordare ai figli quando gli tocca apparecchiare, sparecchiare e fare servizietti. Giuro che appena ho tre secondi lo copio

venerdì 16 settembre 2011

Annunci per il weekend: Fortissimo e The Golden Vanity

Questo fine settimana mi troverete a Fort Altena per l' evento italiano Fortissimo. Settembre è tradizionalmente dedicato ai forti della Linea di difesa d' acqua, Ve la ricordate la storia degli olandesi che quando dovevano difendersi di brutto minacciavano di spaccare le dighe e allagare il paese? Ecco, questa linea di difesa era punteggiata da forti costruiti su modello italiano. Da cui l' idea di associare al mese dei forti a Fort Altena (accento sulla prima A) con attività italiane. Lo scorso weekend Antonella Barbella, la mia amica e vicina di casa originaria di Lanciano, ha tenuto dei workshop di cucina, questo weekend ci sarà una fiera e io terr`ø le mie lezioni teatrali della serie Spaghetti etiquetti, che era originariamente un idea di Sebstiano Gentile, poi variamente reinterpretata (e talvolta sputtanata) da Quelli di Astaroth senza esclusioni.

Per arrivarci: Fort Altena
Tol 8a
4251 PX Werkendam

Invece sabato sera, dalle 20 alle 21.30 ci troverete in massa al concerto del Nieuw Amsterdams Kinderkoor dove si ripeteranno due opere di Benjamin Britten da e per bambini: The Golden Vanity (featuring: Ennio il Diga di Mammamsterdam)

Podium Mozaiek,
Bos en Lommerweg 191 (angolo con Admiraal de Ruyterweg)
Amsterdam
adulti € 17, bambini € 12 e sostenete così il coro che non gode di sussidi e aiuti vari ma fa comunque un gran bel lavoro nella formazione di canto classico per bambini.

venerdì 5 agosto 2011

Interculturalità in colonia

Il primo giorno mi tornano stanchi ma felici con una canzoncina nuova sui Teletubbies, cantata sul motivo di una canzone di Sinterklaas. Dinki sta in prigione perchè ha fatto fuori Lala con la mitraglietta (a parte che i Teletubbies li farei fuori pure io, ma con le bombe a mano, se potessi).

"Vede la luna attraverso le sbarre? Accidenti, allora la cultura di questo quartiere funziona così, benone" fa il capo a cena, imperturbabile.

Il secondo giorno esce dal bus e non può tenersi:
"Mamma, mamma, ho una canzone che lo so che non ti piace ma ascoltala" ed era una canzoncina antisemita che gli stronco subito. Ma insomma, proprio tu che per un mese non hai fatto altro che guardarti la serie sui tredicenni durante la guerra e ti indignavi tanto su Hitler e gli ebrei. Vabbò, starà sedimentando le informazioni. Ho bello che capito che se continuo a cercare di integrarci nel quartiere questo mi diventa un tifoso hooligan del Feyenoord che prendono a mazzate quelli dell' Ajax, che tradizionalmente vengono chiamati ebrei. Tanto con la nonna di e gli zii a Rotterdam, ci potrebbero finire anche loro lì.

Mercoledi a colazione figlio 1 mi comunica che dio è un dio della vendetta. Cazzo, lo sapevo che a mandare i figli con le associazioni protestanti ci si ritrova ad averli indottrinati.
"Amore, tu rispondigli: grazie a dio noi siamo atei. Perchè dio è vendicativo solo con chi ci crede, e noi non ci crediamo".
E poi se ci credessimo saremmo catolici e crediamo nel dio d' amore, ma figlio 2 sta isterico dalla stanchezza e la scottatura sulla schiena e resta a casa per riprendersi e non mi sembra il momento per le sottigliezze teologiche, soprattutto visto che siamo atei.

Figlio 1 torna di nuovo stanco, isterico e felice. Mangia la pizza surgelata e poi li abbandono a loro stessi per la mezz' ora tra il momento in cui esco per dare una lezione di vino e il momento in cui rientra il capo. Mangia metà pizza perchè da quando stanno in colonia sono troppo stanchi per mangiare.

Giovedì non li prendo davanti alla fermata (di fronte casa) perchè sto consegnando una traduzione mentre santo Lukasz mi sta finendo di sistemare il vialetto nuovo del giardino che abbiamo pavimentato oggi, e stamane mi becco un mega liscebusso. Io credevo che sapessero attraversare da soli sulle strisce, ma l' accompagnatrice ha santa ragione che non li può scaricare così anche se abitiamo di fronte ("Stronza, faceva Giulia, pure la fermata di fronte casa hai". Tutta invidia perchè lei deve fare 50 metri dalla sua, e stronza pure lei che è partita stamane ale 4 per l' Italia alla faccia mia che devo ancora aspettare.

A sera inoltrata figlio 1 che non riesce a dormire e ilf ratello l' ha cacciato da camera sua causa altra canzoncina rompiscatole, non lo sopportava più, mi racconta, mentre mi sdraio accanto a lui per addormentarlo, che esiste al campo una carta delle infrazioni e che se ne hai 20 non ti prendono più.
"Tu quante ne hai?"
"Io nessuna perchè ho cominciato adesso, ma il mio amico Tom che ci va da tre anni ne ha già 11. Sai che possiamo portare un film la mattina da guardare in bus, beh, lui una volta ne ha portato uno ed era un film porno, l' ha preso da casa. dice che non lo sapeva ed era stato per sbaglio".

Ringrazio mentalmente il cielo che tra i nostri infiniti difetti come gestione della casa, una cosa è certa, i nostri figli non riusciranno mai a portarsi dietro per sbaglio o intenzionalmente un film porno.

Venerdì mattina, altro liscebusso perchè siamo pronti da 20 minuti ma ci siamo scordati di uscire e il pullman ci aspetta (non devo mettermi su facebook mentre aspetto che arrivi il bus). Mi metto d' accordo con le due altre madri precise che vengono in macchina alle 16.30 di bussarmi appena arrivano così ci prendiamo il caffè in giardino e vediamo arrivare il bus. Mando una mail implorante all' organizzazione per chiedere se li possiamo mandare pure la settimana prossima.

Dura la via dell' integrazione nel quartiere popolare, ma ce la stiamo mettendo tutta.

lunedì 1 agosto 2011

Colonia estiva



Ci siamo ritrovati alla fermata del bus davanti casa, alle 8.10 e già c' era qualcuno. Con gli zaini pronti, l' asciugamano, il costume, le scarpette da spiaggia, una maglietta di riserva e già che c' ero un paio di calzoncini e i panini per il pranzo nel portapranzo ricomprato nuovo ieri, visto che quelli di scuola sono distrutti. Nero-grigio per Orso e verde per Ennio. E un bicchiere di plastica con il nome sopra e una mela dentro, e mi sono scordata di sbucciargliela la mela a Ennio.

Un giornalino in mano e la giacca antipioggia per Orso, Ennio adesso gliela vado a comprare.

E c' erano tre degli accompagnatori, due ragazze con il casco (" Ma se lo scooter è tuo domani mettilo direttamente da me in giardino, se vuoi" le ho fatto) e un pischellone, tutti e tre con la maglietta della colonia giornaliera alle dune, tutti e tre ex-colonisti.

Intanto quando mi guardavano dalla finestra, perchè stavano entrambi con il naso nel giornalino, io mi sbracciavo e ci mandavamo i bacetti. Non ci abbiamo dormituo tutti quanti, ieri sera, io che mentalmente preparavo le borse e scrivevo i nomi sui bicchieri e i portapane, Ennio che stava a letto immobile, con tutta la coperta tirata dal mento in giù e non dormiva. Orso che l' abbiamo addormentato a forza.

Sono partiti per la colonia, ne parlo da mesi e nel frattempo Giulia ha iscritto i suoi e mi cazziava, e poi abbiamo tirato tardi da matti, il pagamento last-minute scritto ieri, la risposta dell' amministratore letta stamane alle 7: si, stanno sulla lista, possono partire.

Perchè queste colonie al mare ad Amsterdam le fanno da oltre cinquantanni, originariamente pensate per dare aria, luce e iodio ai bambini di famiglie modeste, adesso ci vanno tutti. Per € 34 a testa, € 50 per due volte) me li portano via dal lunedi al venerdì alle 8.30 e li riportano a casa verso le 16.30.

Stanchi morti, riferiscono le notizie di quelli che ci sono già stati. Mangiano e vanno a dormire.

E secondo me non c' è cosa più bella di un bambino insabbiato, zozzo e rauco dal troppo giocare, cantare e gridare. C he belle le colonie e i volontari che le mandano avanti.

E gli accompagnatori a turno ci restano anche la sera, per mettere a posto, preparare le attività e i giochi per l' indomani, e fare la guardia alle tende. Ogni quartiere di Amsterdam ha il suo gruppo e i suoi volontari e se davvero anche i miei ci si divertono, spero che continuino ad andarci.

Intanto ho conosciuto due madri nuove che abitano qui vicino.

martedì 19 luglio 2011

La festa della scuola

Io non so se dipende da me, ma se non altro ammetto quando mi sbaglio. Perchè a me l' annuncio della festa della scuola mi aveva messo a girare gli ingranaggi perchè era una roba del tipo:
carissimi, per la festa della scuola facciamo un tema Paesi del mondo con i seguenti paesi (11, mica un paio). Per ogni paese ci vorranno delle attività, due o tre, e poi abbiamo bisogno di volontari per decorare e per pulire e la cosa dura dalle 13 alle 15 per i bambini de dalle 15 i genitori sono i benvenuti per vedere, ammirare e chiacchierare e alle 16.30 chiudiamo. Se non vi presentate numerosi non se ne fa nulla, ma pensateci bene che grosso dispiacere per i nostri bambini che la festa non si fa.

Mi state ricattando. No, ditemelo, e i genitori che lavorano e nella nostra scuola ce ne sono a pacchi, che fanno, si prendono la mezza giornata di ferie (o quella intera, come un certo capo di mia conoscenza e meno male che io sono libera professionista. di cosa non si capisce bene, ma libera). Ma uno o due paesi no, vero? O fare appello al budget (e io so che c' è) e pagare una di quelle agenzia specializzate in questo tipo di cose (ci sono, ci sono) e noi solo fare gli ospiti a un orario comodo no, vero?

C' era il tema Italia e per quanto io abbia giurato mesi che fa che basta, per quest' anno ho già donato e si faccia avanti qualcunaltro, mica potevo lasciare l' Italia a qualche olandese che mi imbastardiva tutto e mi toccava incazzarmi sui pregiudizi e le stronzate e rispondere, a domanda, perchè me l' avrebbero chiesto senz' altro: ma che bello, che originale, quanto l' avete fatto bene e intanto rodermi il fegato su come l' avrei fatto molto meglio io senza stressare nessuno.



No, eh, certe volte i propri difetti vanno dirottati in modo positivo, e così il mio carattere di merda mi ha fatto scrivere alle organizzatrici, che conosco e amo e abbiamo i figli in classe insieme:
Care e belle, l' orgoglio nazionale mi impone di occuparmi dell' Italia pirsunalmente di pirsuna, quindi mettetemi in mano la cosa, mi dite budget e spazio e io mi arrangio. E non solo mi sono arrangiata, ho scritto ala mailing list genitori delle classi dei figli chiedendo aiuto per un workshop di pasta a mano e ho trovato Nel, che mi piace assai e certe volte cerco di andare a fare yoga con lei che mi frebbe tanto bene.

E già che c' ero, e c' ero, mi sono accolltata pure l' organizzazione, spesa, realizzazione e servizio spuntini e aperitivi per 150 persone.

È stata una festa bellissima, si è presentata una caterva di gente ad aiutare e visitare, con il budget hanno affittato un baracchino dei gelati in una specia di apecar risistemata con la fila di bambini davanti e l' ometto siculo dentro che ingelatava, e un paio di aggeggi gonfiabili su cui saltare, messi in palestra sotto l' occhio vigile di Guido (si pronuncia Hiiìdo), e il capo che gestiva cavi e saltava e faceva il bungee jumping e genitori sparsi ovunque a fare la qualunque. Tye and Dye, il the marocchino, i tatuaggi all' hennè, il workshop di sushi, quello di smooothies, disegnare su un cartone gigntesco e appunto noi, le pstare della situazione.

Con il fatto che si faceva in orario da lavoro il bidello Marcel ha aiutato un sacco, le maestre collaboravano, la maestra Irma ha suonato la chitarra e ci siamo divertiti da pazzi. Enonostante l' orario antelucano per la serie: degustazione vini italiani, 12 bottiglie o anche 14 mi hanno fatto fuori. E meno male che la metà dei genitori non beve alcol per questioni religiose.

L' ho ammesso, sono una stronza malfidata. E l' anno prossimo lo rifacciamo.

(sgrunt, ho delle foto bellissime e queste stronze da stamattina non si vogliono caricare).

venerdì 15 luglio 2011

Aggiornamento del venerdì


Cocchi, io ci continuo a pensare al' intelligenza, eh, quindi lasciatemi pure ancora i vostri preziosissimi commenti un paio di post prima di questo. Ma oggi c' è la festa della scuiola, quella roba ambiziosissima, complicatissima (tema: i paesi del mondo e per ognuno ci vogliono almeno 2-3 genitori per le attività, 11 ne hanno scelti, no ne bastava uno come sempre?) e inoltre non la fanno pi`¨dopo le 5 ma tra le 13 e le 15 e dalle 15 alle 17 benvenuti i genitori che non stanno a lavorare, a parte quelli che come me, dalle 8.30 vanno a fare la spesa, fare il buffet e non è che qualcuno ha una friggitrice da prestarci?

Domani e dopodomani ho estorto il Wiki-lab, due giorni di prove serratissime per mettere insieme il programma teatrale 2011-2012, doveva essere un ritiro spirituale nei boschi con i miei compari, ma vuoi che ci riusciremo mai? Così nei ritagli di tempo invece di concentrarmi tocca prendere e portare i figli alle varie feste di compleanno che per fortuna hanno questo weekend (a proposito, i regali) mentre il capo e i sanrisuoceri cercano di venire a capo delle perdite misteriose sotto la doccia, non sigillata perfettamente e da una settimana siamo doccioscarsi, ci laviamo in cucina o in piscina e palestra a scuola i maschi, io devo prendere accordi con qualche amica, i capelli nel lavandino della cucina e meno male che abbiamo un bidet.

Insomma, se non mi vedete ne sentite no se preocupe, sono via ed affaccendata ma offline.

E buon weekend a tutti.

sabato 25 giugno 2011

I can't stand the rain

Disordine affettivo stagionale è il nome completo di quello che io chiamo winterblues. Cioè al nord d' inverno le giornate sono buie, la serotonina scarseggia e a una a caso viene la drepressione.

Adesso ho scoperto il disordine disaffettivo stagionale quando a fine giugno un barbecue con la squadra di calcio già rimandato un paio di volte mi aspetta, con capo ed enio in avanscopert e qui ci sono 14 gradi e piove.

Io odio questo tempo. è abbastanza disaffettiva come dichiarazione?

giovedì 21 aprile 2011

Esercitazioni estive


Scoppia il caldo, la scuola ci regala tre giorni di vacanze prima di Pasqua e noi ci diamo al giardinaggio, ai pic nic al parco con le bimbe e se riesco stamattina in centro, per restituire libri da vecchia data (oddio le multe) in biblioteca, capire se Landskroon sul Singel ha messo la vetrina con i gelati migliori di Amsterdam, scoprire giardinetti sconosciuti e andare al coro come sempre al giovedi.


Ieri sera ho fatto il corso di Primo Soccorso al club di calcio e ci siamo divertiti assai, anche se abbiamo visto foto terrificanti (ma tanto da quella volta che per fare da interprete agli ortopedici mi hanno costretta a guardarmi il filmino della riparazione ai legamenti del ginocchio, mi sa che posso tante cose), stasera vengono amici a cena, sarebbe la sesta sera di seguito che ho qualcosa, mi sembra un buon modo per fingere che sia gia estate.

Adesso andiamo a buttare la carta e il vetro.

Tanto la settimana prossima si lavora, il lavoro arriva sempre ad ondate tipo il 26 che mi sono passati per mano 4 potenziali incarichi in inglese, polacco e italiano, e il 28 che gia era spuntato fuori il terzo. poi vado in Abruzzo, DA SOLA.

venerdì 15 aprile 2011

Opera per famiglie: De Heksen van Venetie

Questo sabato e domenica ci saranno 4 repliche dell' opera per famiglie De heksen van Venetie - Le streghe di Venezia, alle 11 e alle 14.

Noi andremo sabato pomeriggio e i bambini non vedono l' ora, me ne parlano da settimane, perchè in quest' opera canteranno alcuni compagni del loro coro.

Autore del testo è Vincenzo Cerami per una produzione della Fondazione Musica per Roma, ma qui il testo sarà in olandese, il libretto di Beni Montresor (uno di quei nomi che ti chiedi se no siano nomi d' arte) e la musica di Philip Glass.

$5 minuti prima dell' opera ci sarà un' introduzione ludica e interattiva per chi vorrà partecipare. Sono molto curiosa di vedere come sarà quest' esperienza, per il capo che è un appassionato d' opera, per i bambini che vedranno i loro amici esibirsi e anche per capire cosa significa esattamente un' opera per famiglie. Tenendo presente che il Muziektheater di Amsterdam a luglio proporrà un' opera per bambini in età prescolare e anche quella mi interessa molto.

Prenotazioni
Het Muzietheatr Amsterdam
Amstel 3
020-6 255 455

oppure online:
www.muziektheater.nl

lunedì 4 aprile 2011

Interazioni e spiaggia di città



Venerdì sono venuti a dormire da noi Becca e Lo e sono successe alcune cose carine. I primogeniti si sono messi a trafficare per conto loro e i secondogeniti pure. Solo che un primo e un secondogenito sono coetanei.

Orso aveva deciso che doveva dipingere le unghie di Becca, che era tutta entusiasta e me l' ha ricordato dal primo momento che ha aperto gli occhi la mattina dopo, quando sarebbe accaduto. Dopo colazione.

La sera abbiamo giocato a lombrichi, un gioco di dadi e tesserine semplicissimo e Ennio spiegava a Becca, che era la piccola del gruppo con i suoi 4 anni, come giocare, le dava i consigli. tutti appassionatissimi nel gioco tranne Orso che come suo solito stava per conto suo a smontarmi l' attrezzo per fare gli gnocchi della macchina per la pasta.


Il pomeriggio siamo andati alla spiaggia di città (portatevi la felpa che tira vento), ma Orso impavido si è infilato il costume in 30 secondi netti. Poi si sono scambiate le parti. I due seienni hanno fatto comunella decidendo che bisognava svuotare il lago, e hanno deciso di farlo non dal lato spiaggia ma dal lato monnezza.

Becca ha trovato un cagnolino con una voglia matta di farsi tirare una pallina e hanno giocato per un' oretta per conto loro, senza bisogno di nessuno.


Ennio ha trovato due amichetti del calcio e con altri tre che non conosceva se ne è andato per conto suo con loro.

Noi adulti accampati tra sole e vento, indecisi su cosa fosse più forte.

Poi a forza ho recuperato i due esploratori che si cercavano i posti peggio zozzi e con più ferri arrugginiti che spuntavano (ufficialmente non spiaggia)

La cosa bella è che prima di dividersi la compagnia e le preferenze hanno giocato tutti insieme e nessuno ha escluso Becca perchè era la più piccola, anzi mi è piaciuto molto come Ennio la seguiva mentre giocavano ai lombrichi. L' unica scocciatura è che non ci provano neanche a parlarsi in italiano tra loro, ma prima o poi arriverà anche questa.

Io ho sentimenti molto ambivalenti su questa spiaggia di Blijburg, perchè paragonata alle spiagge 'vere' a cui sono abituata è una vera schifezza. Però c' è il baretto mezzo hip e mezzo hippy accanto, dove Giulia mi assicura che è bellissimo venirci a fare colazione nel weekend con i bambini prima che arrivi la ressa. Infatti verso la fine del pomeriggio, quando restava poca gente, sarebbe stato bellissimo restare ma i bambini erano sfatti di stanchezza (troppa vita).

Mentre ce ne andavamo sono arrivati due motorini dei corrieri con la pizza, perchè essendo appiccicata a un quartiere parzialmente in costruzione, che ci vuole ad ordinare la pizza per telefono se non hai voglia di schiodarti dalla spiaggia?

Il bello e il brutto delle spiagge di città.

lunedì 28 marzo 2011

Soddisfazioni di primavera


Mi è bastato seguire un paio di partite di Ennio per capire che dall' anno scorso è migliorato moltissimo e che in difesa è davvero bravo.

Nel weekend siamo stati dai nonni, mi sono alzata per colazione e alle 10 mi sono rimessa a letto fino alle 13 (interrotta 4 volte dai figli e 2-3 dal capo, che questa gente non ha l' hobby del pisolo.

Ho rivisto con enorme piacere Marcello e conosciuto i suoi compagni di teatro e capito che quando fai ilm magistero all' Aquila, vuoi o non vuoi di vista ti conosci anche se lo scopri 23 anni dopo. mi ha fatto bene parlare con loro di cosa rappresenti per noi fare teatro e poi vederli all' opera. intanto un pubblico enorme, per le circostanze, con parecchi bambini, spettacolo bellissimo e oggi in macchina gli Gnorpoli mi raccontavano le parti che gli erano piaciute di più.

E grazie alle trasferte Amsterdam-Groningen ho iniziato e sono a buonissimo punto con un golfino all' uncinetto fatto tutto a occhio e senza modello (ma chi l' ha mai fatto un golfino all' uncionetto? E ai ferri saranno 20 che non ne faccio). E devo solo fare una piccola correzione che forse manco serve, ma per tigna la faccio.

Godiamoci queste piccole soddisfazioni di primavera.

mercoledì 23 marzo 2011

Bello no, ma facile si



Lo slogan dell' ufficio imposte olandese è: non possiamo abbellirlo, ma possiamo semplificarlo. Con l' idea che se pagare le tasse in tempo è più facile che tentate di svicolare, uno fa prima a pagarle, e rischia di farlo persino volentieri quando si rende conto di tutti i vantaggi che ha e dei servizi alla comunità che ci si finanza (tranne la cultura, perchè adesso sono al potere le destre e secondo loro la cultura è un hobby di sinistra).

Però il cartello sopra mi ha uccisa. Praticamente siccome la dichiarazione dei redditi va fatta entro aprile, e se la fai elettronicamente tocca schiacciare Invia prima di mezzanotte, ti ricordano di tener presente l' ora solare perchè hai un' ora di meno.

Cioè, quando si dice la gente coerente.

(quelli del parcheggio invece sono degli stronzi, ho fatto un ricorso giustificatissimo per una multa che mi hanno fatto proprio mentre ero alla macchinetta a pagare e non me l' hanno accolta con una cosa preterstuosa. E siccome non posso spedire un nuovo ricorso per dirgli: cocchi belli voi non mi avete detto se i cinque minuti che ci ho messo per pagare me li accettate o no considerato che non ho il dono dell' ubiquita e a camminare aspettare, tirare fuori il portafoglio e rientrare quelli sono i tempi. volevo andare in tribunale, perchè quello ti dicono, se non sei d' accordo puoi ancora rivolgerti al tribunale pagando i diritti di cancelleria (che costano più della multa, ma li avrei pagati volentieri), ma a chi lo faccio un dispetto? A loro certo no).

Insomma, le tasse, se riesco a metter mano al mio casino contabile, le pagherò volentieri, ma quelli della Cition meglio che mi stiano ala larga, perchè viene voglia di rivolgersi all' ombudsman per quanto ti complicano la vita, perchè evidentemente il comune di Amsterdam tira su i soldi dove può, che sono tempi duri.