Di questi tempi ho un gran bisogno di cibi che scaldino, e lo zenzero e le spezie in genere sono l'ideale. Per cui, avendo trovato dei bei spinaci al mercato preferito di Marina (il Ten Cate, per chi fosse interessato), non me li sono strascinati in padella con aglio e peperoncino, perché avevo bisogno di altro cibo. Indiano.
In realtà l'idea originaria era di fare un curry di zucca al cocco per utilizzare il trancio che ho in frigo da un po' di giorni, poi mi sono detta che avrei fatto riso con due condimenti, zucca e spinaci, poi la domenica pomeriggio dopo le prove e due figli affamati ti obbliga al minimalismo.
E poi mi sono bellamente stufata di cucinare solo i piatti sicure per i bambini, che tanto ultimamente l'andazzo è che uno al giorno fa storie e rifiuta di mangiare e l'altro divora, indipendentemente da quello che metto in tavola, e ad ogni pasto mi ricordo l'avvertenza obbligatoria per legge sui prodotti finanziari: i risultati ottenuti in passato non offrono la benché minima garanzia per il futuro. Uguale.
Quindi ci siamo fatti un bel saag di spinaci, che avevo anche una gran vogli di quel bel yougurth denso greco o turco che persino il Dirk di fronte casa vende (Dirk sarebbe la catena di supermercati a prezzi bassi, ma di ottima qualità - non è un hard discount, è una catena locale con un forte potere d'acquisto anche nei confronti dei grandi marchi, ne riparlerò), che da Natale è pure aperta di domenica.
Ingredienti:
3 cucchiai di olio evo
1 cipolla piccola
4 spicchi d'aglio
2 cm. di radice di zenzero grattuggiata
1/2 cucchiaino da caffé di coriandolo in polvere
1 punta di coltello di cannella
1 punta di coltello di pepe di cayenna
sale
yougurth greco o turco, a piacere (io ne ho messi 2 cucchiaioni molto abbondanti, praticamente 3 mezzo)
400 gr. riso a grana lunga
curry non in polvere finissima, ma grossolano (usate quello che avete in punta di coltello)
zafferano (iraniano di Isfahan) in fili
acqua q.b.
sale q.b.
Avendo un solo fuoco a disposizione (questa è la mia cucina da campo) ho prima cotto il riso in abbondante acqua salata (va bene anche brodo o un dado), dopo 10 minuti che era tantissimo al dente, praticamente non ancora commestibile l'ho scolato, rimesso in pentola, cosparso sulla superficie di curry e stimmi di zafferano e rimesso altri 5 minuti sulla piastra elettrica spenta ma caldissima con il coperchio sopra. Poi l'ho messo via (l'avrei messo a tavola se questa non fosse stata interamente occupata dal contenuto di una cassone di Lego che il capo stava riordinando, ieri durante le mie prove con coi bambini ha riordinato l'armadio dei giocattoli).
Nel frattempo avevo messo gli spinaci in una bacinella d'acqua coperta sul fondo da uno scolapasta.
In un wok, perché quello avevo, ho messo prima a soffriggere la cipolla, dopo un 5 minuti ho aggiunto l'aglio, poi tutte le spezie e le ho fatte scaldare. ho tirato fuori e sciacquato uno ad uno gli spinaci, eliminando solo la radice, e mettendoli nel soffritto con tutta l'acqua che gli rimaneva addosso (la ricetta originaria prevedeva l'aggiunta di una tazza d'acqua e cottura di almeno 15 minuti per poi ripassare altri 5, ma io odio le verdure a foglia stracotte).
Ho messo il coperchio del tegame a vapore e fatto soffriggere/cuocere a vapore per un 7-8 minuti, rigirandoli un paio di volte in modo che il soffritto si distribuisse.
Poi con il minipimer ho ridotto tutto in puré, ho fatto asciugare a wok scoperto un paio di minuti, ho tolto dal fuoco e ci ho aggiunto lo yougurt mescolando (la ricetta americana offriva come alternativa panna, ma stiamo scherzando? Comunque si può, per chi non ama il fondino fresco ed appena appena acido dello yogurth) .
Ho servito in tavola il tegame di riso, il puré di spinaci in ciotola e una ciotola di cetrioli freschi affettati, che costituisce, in alternanza con i peperoni gialli e rossi, l'antipasto preferito dei miei figli, e un pane indiano naan della Patak, scaldato nel tostapane.
Persino i bambini, costretti e ricattati, l'hanno assaggiato, poi si sono finiti il riso in bianco ed i cetrioli. Tanto due fettone di salsiccia e un peperone giallo se l'erano già mangiati come aperitivo mentre cucinavo.
In realtà l'idea originaria era di fare un curry di zucca al cocco per utilizzare il trancio che ho in frigo da un po' di giorni, poi mi sono detta che avrei fatto riso con due condimenti, zucca e spinaci, poi la domenica pomeriggio dopo le prove e due figli affamati ti obbliga al minimalismo.
E poi mi sono bellamente stufata di cucinare solo i piatti sicure per i bambini, che tanto ultimamente l'andazzo è che uno al giorno fa storie e rifiuta di mangiare e l'altro divora, indipendentemente da quello che metto in tavola, e ad ogni pasto mi ricordo l'avvertenza obbligatoria per legge sui prodotti finanziari: i risultati ottenuti in passato non offrono la benché minima garanzia per il futuro. Uguale.
Quindi ci siamo fatti un bel saag di spinaci, che avevo anche una gran vogli di quel bel yougurth denso greco o turco che persino il Dirk di fronte casa vende (Dirk sarebbe la catena di supermercati a prezzi bassi, ma di ottima qualità - non è un hard discount, è una catena locale con un forte potere d'acquisto anche nei confronti dei grandi marchi, ne riparlerò), che da Natale è pure aperta di domenica.
Ingredienti:
3 cucchiai di olio evo
1 cipolla piccola
4 spicchi d'aglio
2 cm. di radice di zenzero grattuggiata
1/2 cucchiaino da caffé di coriandolo in polvere
1 punta di coltello di cannella
1 punta di coltello di pepe di cayenna
sale
yougurth greco o turco, a piacere (io ne ho messi 2 cucchiaioni molto abbondanti, praticamente 3 mezzo)
400 gr. riso a grana lunga
curry non in polvere finissima, ma grossolano (usate quello che avete in punta di coltello)
zafferano (iraniano di Isfahan) in fili
acqua q.b.
sale q.b.
Avendo un solo fuoco a disposizione (questa è la mia cucina da campo) ho prima cotto il riso in abbondante acqua salata (va bene anche brodo o un dado), dopo 10 minuti che era tantissimo al dente, praticamente non ancora commestibile l'ho scolato, rimesso in pentola, cosparso sulla superficie di curry e stimmi di zafferano e rimesso altri 5 minuti sulla piastra elettrica spenta ma caldissima con il coperchio sopra. Poi l'ho messo via (l'avrei messo a tavola se questa non fosse stata interamente occupata dal contenuto di una cassone di Lego che il capo stava riordinando, ieri durante le mie prove con coi bambini ha riordinato l'armadio dei giocattoli).
Nel frattempo avevo messo gli spinaci in una bacinella d'acqua coperta sul fondo da uno scolapasta.
In un wok, perché quello avevo, ho messo prima a soffriggere la cipolla, dopo un 5 minuti ho aggiunto l'aglio, poi tutte le spezie e le ho fatte scaldare. ho tirato fuori e sciacquato uno ad uno gli spinaci, eliminando solo la radice, e mettendoli nel soffritto con tutta l'acqua che gli rimaneva addosso (la ricetta originaria prevedeva l'aggiunta di una tazza d'acqua e cottura di almeno 15 minuti per poi ripassare altri 5, ma io odio le verdure a foglia stracotte).
Ho messo il coperchio del tegame a vapore e fatto soffriggere/cuocere a vapore per un 7-8 minuti, rigirandoli un paio di volte in modo che il soffritto si distribuisse.
Poi con il minipimer ho ridotto tutto in puré, ho fatto asciugare a wok scoperto un paio di minuti, ho tolto dal fuoco e ci ho aggiunto lo yougurt mescolando (la ricetta americana offriva come alternativa panna, ma stiamo scherzando? Comunque si può, per chi non ama il fondino fresco ed appena appena acido dello yogurth) .
Ho servito in tavola il tegame di riso, il puré di spinaci in ciotola e una ciotola di cetrioli freschi affettati, che costituisce, in alternanza con i peperoni gialli e rossi, l'antipasto preferito dei miei figli, e un pane indiano naan della Patak, scaldato nel tostapane.
Persino i bambini, costretti e ricattati, l'hanno assaggiato, poi si sono finiti il riso in bianco ed i cetrioli. Tanto due fettone di salsiccia e un peperone giallo se l'erano già mangiati come aperitivo mentre cucinavo.
Credits foto: www.elitefine.com, rubata da Internet.
5 commenti:
Chiunque abbia quelle cose in casa (olio evo? zafferano iraniano??)
chiunque sappia cosa farne
chiunque abbia un marito che mentre la moglie è alle prove si mette a riordinare coi figli l'armadio dei giocattoli
chiunque riesca a far mangiare a un figlio un peperone...
...questa chiunque, è un mito.
Per inciso, peperone a parte, i miei due pargoli hanno lo stesso identico schizofrenico comportamento alimentare. Italiani e italo-olandesi, mìa fàzza mìa ràzza ^^
Per il peperone hanno fatto tutto da soli. A parte che qui sia al nido che al doposcuola li ingozzano di frutta fresca (come constatava leggermente sbalordita una delle maestre del doposcuola: questo gruppo qui sono una manica di fruttaroli, dalle 16 alle 17 una povera maestra non faceva a tempo a sbucciare e tagliare che le svuotavano la ciotola pezzo pezzo, poi ci ho ripensato che quasi tutti quei bambini venivano dallo stesso nido) e quindi sono abituati.
Il peperone è saltato fuori un giorno che per partecipare e tenerlo d'occhio mi sono messa Ennio di 11 mesi accanto mentre pulivo e tgliavo le verdure ed a un certo punto mi sono accorta che sparivano i pezzi di peperone giallo. Non ha mai smesso e l'ha passata al fratello.
Coscientemente mi ci ha fatto pensare un'amica, che sia per visite pomeridiane, che per antipasto a cena a tutti i bambini passa grandi fette di cetriolo e se la guardano perplessi gli fa: prendi, è una chicca, e loro ci credono. Allora ho cominciato anch'io.
Lo zafferano è semplice, lì costa poco, è leggero ed è il regalo preferito dell'amica iraniana quando va in vacanza a casa. Il caviale invece glielo ordino.
Il mio mito è chi mi offre le salsicce fresche, ma come al solito è la legge domanda/offerta. Contraccambierei con Speculaas.
A me non piacciono molto, anzi non mi piacciono per niente i cibi molto speziati, a partel a noce moscata, usa quasi nessuna spezia in cucina
Sono così stanca e sei così vulcanica che ci ho messo un po' a capire cos'era l'olio evo.
comunque, ci proverò ;-)
LGO, ci ho provato, lo dicono tutti i foodbloggers fighi e pure io ci ho messo un sacco per capirlo.
E no, non sono vulcanica, ieri spiegavo ad Ale che mi tacciava di blogghismo compulsivo, che ha perfettamente ragione, ma è la mia cura contro il winterblues, che sennò sprofondo o dormo ore ed ore.
Che la libera professione ha questa benedizione e questo paletto, se non ti regoli da sola richi di perderti nel tempo.
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