giovedì 22 gennaio 2009

Quanto sono calvinista?

Questo è l'anno di Calvino e il quotidiano Trouw ha messo sul sito un test per misurare il proprio fattore-C.

Io l'ho fatto due volte: la prima volta è venuto fuori il 28%, solo perché per la fretta ho dato una risposta troppo calvinista rispetto a quello che pensavo. Incoraggiante. (La seconda è venuto 33, e non concordo. a me bastava 18).

Insomma, sono troppo edonista, emotiva e facilona per essere una buona calvinista (signore di Calvino, te ne ringrazio profondamente).

Ma le domande in realtà sono più interessanti del risultato:

  • ami i cibi di lusso? certo, perché in questo paese è lusso comprarsi un cibo prodotto onestamente, con coscienza e senza stronzate di marketing intorno.comprarsi un pane con la crosta che sappia di pane, fatto con lievitazione non forzata
  • in fondo al lavoro potresti fare di più? No, perché rispetto al calvinista che la domenica celebra il sabbath, io già lavoro moltissimo, mica ste pappette. E faccio un lavoro che mi piace, quindi lo faccio meglio di chi lavora per dovere
  • spendi per i vestiti? meno di quello che vorrei, se avessi una taglia più facile, ragazzi, eravamo rovinati
  • accendi ogni tanto una candela per i defunti? Per forza, sono cresciuta cattolica e italiana, quindi il culto dei defunti ce l'abbiamo nel DNA anche prima dei cattolici e Co.
  • quello che secondo me però li ha confusi è stata la domanda sul sesso. Che mi ha ricordato un vecchio sketch dei Monty Python, con la famiglia cattolica piena di figli, tutti magri, sporchi, desolati, e la coppia protestante belli, giovani, scattanti, che praticano la contraccezione e possono anche usare tutte quelle belle cosine. non so, con tutto che era semplicemente un'affermazione di cui dire: concordo oppure no, devo essermi contraddetta non poco a quella domanda lì.
  • l'eccezione alla regola mina la validità della regola: ma fatemi il piacere.
Insomma, da quel test il protestante ne emerge come una persona dall'intelligenza e la fantasia mooooolto limitate, con un cervello che è impostato solo sul SI/NO, con il terrore dell'emotività, della sfumatura, dell'estetica, e che proprio perché non si pone domande poi si riempie di soldi, visto che lavora come un automa. (E tralascio come ne viene fuori il cattolico).

E si può discutere fino a che punto questo ritratto sia vero. Certo, l'olandese medio ne ha un paio di queste ossessioni, ma o perché vivo ad Amsterdam, che non è propriamente l'Olanda media, o perché apprezzo moltissimo alcune delle conseguenze che questo modo di fare genera per la mia vita quotidiana, io trovo l'olandese medio un po' più decente di quello che viene fuori da questo test.

Magari era Calvinista poco convinto il compilatore, pora stella?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

volevo farlo anch'io... ma non capisco l'olandese!! (solo perchè amo calvin e hobbes, l'avrei fatto, tranquilla!!)

Anonimo ha detto...

Mi fai venire in mente il film Elizabeth (il secondo) dove i cattolici sono dipinti tutti isterici e fondamentalisti, che nel clou della battaglia invece di dare fuoco alle polveri si inginocchiano e pregano -e infatti vengono impietosamente affondati, mentre gli anglicani belli pragmatici trionfano.

zazie ha detto...

"Da quel test il protestante ne emerge come una persona dall'intelligenza e la fantasia mooooolto limitate, con un cervello che è impostato solo sul SI/NO, con il terrore dell'emotività, della sfumatura, dell'estetica, e che proprio perché non si pone domande poi si riempie di soldi, visto che lavora come un automa."

io lavoro con presbiteriani (teologi per giunta) e corrispondono perfettamente alla descrizione. Che bei colleghi, eh?!

Anonimo ha detto...

la mia spiritualità se ne è andata durante i 12 anni di collegio dalle suore....credo che sefaccio io questo test viene fuori zero assoluto.
xkè nn puoi spremere sangue da una rapa, diceva mia nonna.....