Oggi, al consueto rientro dal doposcuola con l'auto condivisa Ennio scopre di non aver ancora letto il cartello del parcheggio. E comincia:
"A-U-T-O-D-A-T-E, mamma, ma che significa?"
"È inglese, date si legge deit".
"Oh, allora outouh".
L'inglese che fanno a scuola mi sconvolge sempre di più. Ma spero anche sia la benefica influenza di quel paio di ragazzini anglofoni che gli girano in classe. questo fra un po cominica a correggermi le aspirate.
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