martedì 1 dicembre 2009

Sinterklaas @ Daidalos


Per la seconda volta la ditta del capo ha organizzato una festa di Sinterklaas in ufficio. Quest'anno è stato Hans, uno dei due direttori e inoltre quello che ha figli grandi, a travestirsi per fare il Sint, mentre i due Zwarte Piet, gli schiavetti neri, quelli proprio non so chi fossero.

All'ingresso ci ha accolti Suzanne con una spilla con il nome, un libro da colorare e un cilindretto di matite, e i bambini che volevano potevano andare in sala riunioni a disegnare.



All'ingresso in un angolo c'era una piscinetta gonfiabile piena di palline e i miei mostri ci hanno prima fatto un sacco di tuffi con rincorsa dentro, fino a che non sono arrivati bambini più piccoli.

Poi Ennio ha perso la sua badge lì dentro e si preoccupava che la spilla potesse bucare la piscina, ma alla fine qualcuno gliel'ha ritrovata.

In cucina avevano tolto il tavolo e il bigliardino (la cosa più fenomenale agli occhi dei bambini è che al lavoro hanno un bigliardino in cucina, per scuotere un po' le spalle evidentemente e costa meno del fisioterapista, ma ne ho visti in diversi uffici) per collocare una sedia da ufficio ricostruita come trono in cartone. Pare che ci abbiano lavorato in diverse persone, che questi olandesi ormai tutti i preprativi per Sinterklaas li fanno ad occhi chiusi (a me, per esempio, mica sarebbe venuto in mente il trono).

Quando è entrato Sinterklaas tutti i bambini se la facevano un po' sotto. Queste espressioni tra aspettativa e timore erano bellissime. Orso ha ammesso di aver avuto timore ad avvicinarsi, ma che quando deve andare da qualcuno ha sempre un po' timore e con il capo abbiamo voluto approfondire la cosa. Che Orso sembra una roccia menefreghista ma è in realtà un bambino dolce e timido.


Poi ognuno ha avuto i regali che avevamo segnalato su un modulo mesi fa, per i nostri un lego che hanno voluto subito montarsi sul posto. Sint aveva nel suo libro dei dettagli su ogni bambino e ha chiesto a Orso se era vero che facevano balletto e calcio e a Ennio se dopo il diploma B di nuoto gli interessava per caso anche il C.

Non ci siamo rimpinzati di dolci, cioè i bambini si e hanno anche ricevuto un sacco di juta con la lettera di cioccolata e caramle da riportarsi a casa e si sono ingozzati di bibite, ma a me, buona notizia, proprio non ha fatto sangue nulla e mi sono così tenute (perché non c'erano cioccolato e marzapane, ecco perché).

Le foto le ho prese dal telefonino, ma non mi sembrano male.

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