mercoledì 4 novembre 2009

Come cominciavano i Venditori

Finalmente riesco a metter su questo, il brano di apertura di Venditori, lo spettacolo dello scorso marzo. Che adesso stiamo già lavorando al prossimo.



La musica è di Tenedle, che con noi si sbraca a sperimentare di tutto, senza dirci cosa aveva in mente alla fine di una prova si chiudeva con uno di noi in bagno (per evitare rumori di fondo), ci faceva ripetere alcune volte un paio di battute che si era segnato e poi ha tirato fuori questo. E ci è piaciuto moltissimo.

Pensatelo al buio, voi seduti nella sala, noi dietro il sipario a fare gli utlimi scongiuri. Non vedo l'ora di ricominicare.

11 commenti:

emily ha detto...

brava bravissima, sei un fenomeno, ci credo che nn vedi 'ora di ricominciare, il teatro è un'esperienza che dovrebbero fare tutti nella vita.
ti fa crescere, ti fa capire, ti fa cambiare.
brava!

mamikazen ha detto...

Belli che siete, tutti. Belli i costumi, le scene, i video, il lettone. Fighissimo il pezzo musicale, molto azzeccato come intro. Ci credo che non vedete l'ora!

Mammamsterdam ha detto...

Il lettone, meglio noto come catafalco, è stato un progetto geniale di Barbara Pollini, la nostra designer preferita, perché ci serviva un arredo multifunzionale da usare come scrivania, auto, letto e un paio di altre cose. E lei l'ha fatto, da qui non si vede, ma basta girarlo a ogni scena.

Poi a riascoltarlo adesso e cercare di immaginarmi che effetto possa fare a chi non cnosce il copione, veramente Tenedle se li è scelti in modo un po' selettivo gli spezzoni di testo, sembra un gran bordello. E invece si tratta di una multinazionale dei detersivi.

Magari potessimo rifarlo, qualcuno ha un festival da suggerirci, con un budget per coprire le spese? perché con quel cast lì ne abbiamo 3 o 4 di spettacoli da metter su.

mamikazen ha detto...

HAHAHAHA!!!!!!!!!

No, scusa, non volevo, è che questo pomeriggio sono stata tre ore in riunione per i nostri spettacoli didattici sempre senza soldi e osteggiati dal mondo creato, e sono un po' depressa.(seicento euro di SIAE per due concerti di pianoforte ad ingresso gratuito, uno pomeridiano per le famiglie, uno mattutino per le scuole, ma ti rendi conto?????? che ce l'avete, voi, la SIAE in Olanda?)

Aspetta, rispondo da persona normale: adesso non mi viene in mente, ma giuro che tra il giro del comune e quello della provincia provo a chiedere in qua e in là, hai visto mai.

Mammamsterdam ha detto...

La SIAE? e che ne so? Noi di solito paghiamo i diritti a quegli autori che non ce li regalano, commossi dal fatto che lavoriamo come bestie gratis, ma almeno questa ce la risparmiano.

Poi uno dice le politiche culturali, per carità, la prorpietà intellettuale è e resta sacra, ma 600 euro è spaventoso, se non fosse che è già ridicolo. Marò.

Ma lo so, per far fare un pochino di musica di intermezzo al violino alla presentazione a Pescara le povere hanno dovuto riempire dei gran moduli di carte prima ancora di suonare, ma si può? (era una gran bel violino e una signora violinista, c'è da dirlo).

Tenedle ha detto...

Eccomi quà TENEDLE sono io.
Autore Compositore scrittore e performatore all'occorrenza aiuto regista e arreggi roba. Ho lavorato con piacere e sofferenza all'ultima produzione di Quelli di Astaroth, come alle precedenti 4 con ruoli sempre più presenti. Inizialmente mi era stato chiesto di scrivere la musica e di recitare il ruolo di Shon che ho rifiutato per motivi vuoi di carico di lavoro vuoi di insicurezza personale. Scrivere la soundtrack inedita per una piece teatrale implica alcune settimane di lavoro, tempo e intelletto se vuoi fare qualcosa di intrigante o almeno provarci. Poi seguendo le prove costantemente mi sono ritrovato ad esssere l'occhio che guarda e da un giorno all'altro l'aiuto regista (nota bene : il regista non c'era anche se la chiamavamo regia collettiva "IL TEATRO E' DITTATURA!!!). La presenza occasionale del grande Frans Weisz ha voluto dir tanto come ho scritto più volte sul blog dei VENDITORI e sul mio. Ad una settimana dalle prove eravamo però indietro ma sapevamo che il colpo di coda di cui ci fidiamo (troppo?) ci avrebbe dato una bella spinta anche stavolta. Il martedì, sotto tachipirina, mi viene chiesto per telefono di sostituire Sebastiano Gentile nel ruolo "principale" di BRIGO. Cosa che sciaguratamente accetto e che più tardi (ma questa è una lunga storia) mi costerà qualcosa. Lo spettacolo comunque va in scena e a quanto pare con un buon successo. In pochi si accorgono che (mi) faccio cagare ma le voci girano e i cartelloni non tornano, insomma, tutto finisce bene, almeno la baracca è salva. E qui, anche se il romanzo del dopo Venditori è stato più particolare della messa in scena stessa, finisco il mio racconto....Siete curiosi di sapere cosa faremo prossimamente ?? Beh lo sono anche io.....i complimenti mi fanno ben sperare. Anche se son ben lontani da altre voci molto meno tenere.....Sappiate che io sono disponibile e qui lo scrivo a lavorare seriamente con Astaroth.

Tenedle ha detto...

Sul diritto d'autore e la SIAE : Qui c'è la BUMRA STEMRA che è più o meno la stessa cosa ma si piglia qualche soldo meno e lo da veramente agli autori. Io sono iscritto alla SIAE e quando la SIAE chiede ad un locale 150 euro per un mio ocnerto a me ne da 10. Non dico altro......Chiedete a DeGregori, Gino Paoli Mogol e altri che voi adorate perchè loro si dividono quasi tutti i soldi e ai piccoli viene distribuito un misero forfait. Io sono iscritto alla SIAE e riesco a non pagare la tassa annuale grazie a un mucchietto di canzoni che con fatica e dopo anni girano per radio, teatri e altre cosette, ma sono daccordo con "mamikazen" sono degli incoscenti !!! Comunque occhio alle multe perchè ora sono anche spietati, cosi si aiuta la cultura.....

Mammamsterdam ha detto...

La prossima produzione è tutta da definire, perché non abbiamo più uno stabile: l'Ostade trasloca e cambia genere (e soprattutto, smette di fare il Babel che era il blocco in cui ci programmavano).

Noi stiamo cercando una programmazione, che è cosa molto ma molto diversa dall'affittarsi la sala e suonarsela e cantarsela e soprattutto dobbiamo proseguire con l'opera di professionalizzazione, che oltre all'arte implica soprattutto tante cose sgradevoli, carte, soldi e come mettere insieme i soldi per l'affitto.

Anche a me piacerebbe un sacco che per una volta un produzione altrui mi inviti a fare un ruolo dove devo solo preoccuparmi di venire in orario alle prove e imparare la mia parte.

Ma siccome la nostra realtà artistica è molto ma molto diversa, tocca sfiancarsi e forse l'unica decisione seria di quest'anno è che indipendentemente dai contenuti, abbiamo due priorità:

fare cose che ci divertono e danno energia e soddisfazioni, nei modi che, ormai l'esperienza insegna, sono possibili se non ci mettiamo a fare le produzioni megalomani;

evitare al massimo pippe mentali e discussioni inutili proprie e altrui.

A me fare Statale 17 è servito per una cosa, santa: non ho più bisogno di legittimare con nessuno il valore artistico di quello che faccio. Neanche con uno come Frans, ai cui piedi comunque mi inginocchio grata, sempre.

E perché se una produzione diventa solo e sempre il motivare il mio diritto a respirare, cavolo, ma il piacere dove va a finire?

Tenedle ha detto...

Che dire cara Barbara?
Dell'Ostade sapevo tutto ma non è quello il problema, il punto è come giustamente dici : basta cantarsele e suonarsele affittando le sale, sono daccordo. E' ora di crescere anche in quanto a gestione delle carte e delle rogne e delle cose faticose (come provare per ore e ore se necessario ingoiandosi la dura verità e non scacciandola cambiando scena...). Io non sono Astaroth e non ho alcun dirittto di darvi più cattivi consigli. Non l'ho mai fatto se non mi è stato chiesto. Quando ho dovuto dare ho dato (energie tempo e soldi, in proporzione come voi) e l'ho fatto con estremo piacere e amore, perchè io amo questo mondo e ho amato il vostro progetto dall'inizio. Ho dato e preso molto da questa produzione di Venditori come in proporzione da Papillon, Anders, Pinocchia e Vizio di Famiglia. Tutte fatiche ripagate.
Personalmente prendo queste esperienze come un gioco e non ho timore dei confronti, quindi dico sempre ciò che penso, mi piacciono le chiacchiere e le critiche, quando penso di avere a che fare con persone intelligenti mi piace stare ore e ore attorno a una parrucca o a un suono se può regalare un emozione a qualcuno. Chiunque io sia o voglia essere, non conta, si può essere totalmente insoddisfatti di se stessi davanti a un grande successo e viceversa, soddisfattissimi per il lavoro che si fa a forza di piccoli successi e grandi insuccessi. Io mi entusiasmo ogni volta che riesco ad imparare qualcosa, a realizzarlo con fatica e magari "lotta" con gli "amici" e anche quando avrò scritto 25 Statali 17 penserò alla Statale 18 e morirò pensando alla mia Statale 19 con gioia. Mi auguro di non avere mai la sensazione di essere arrivato chissà dove. E' tutto relativo al di fuori di che quello che senti dentro ma la beffa è che non lo puoi far sentire agli altri. Ci vai vicino forse ma mai fai centro.
Rimboccarsi le maniche e lavorare tanto e con tanta umiltà, ecco di cosa ho bisogno io. Ascoltare di più ed essere un po più umili forse, quello di cui ha bisogno Astaroth per uscire davvero dal guscio del dilettantismo. Senza offesa anzi con tanto tanto affetto!! Ci vediamo per la prossima produzione....

Mammamsterdam ha detto...

Astaroth è da parecchio che non è più composto di dilettanti, mi dispiace se a qualcuno ancora sfugge.

E l'umiltà malposta è quello che per troppo tempo ci ha impedito di uscire dal guscio.

Per il resto se tra amici che hanno fatto tante cose insieme e abitano a 20 km. bisogna starsi a fare le dichiarazioni di principio su un blog, mi sa tanto che è ora di farcelo questo famoso caffé, quindi il primo che passa dale parti dell'altro farebbe bene a telefonare.

O vorrebbe dire che mi sono persa un passaggio e che c'è qualcosa che non mi quadra in questo.

Tenedle ha detto...

.......d'amore d'amore non di principio.... a presto e buona notte. Firmato "i Libri aperti" (con qualche pagina strappata e nascosta "eccheccazz" sennò!!)