mercoledì 23 settembre 2009

Pulizie d'autunno

Cosa mi piace di più dell'autunno? La luce, quando c'è quel sole un po' più tiepido e pallido e debole di quello estivo, ma c'è e ancora non cede il passo alle nebbie e alla pioggia e al buio (aiuto, il cambio dell'orario incombe) Che da un pò di giorni alle 7, la nostra ora solita di risveglio, è buio e ci vogliono quei 15 minuti perché venga luce al mattino.

Ma la luce di giorno con il sole! Un tipo di luce che con il colore delle foglie che stanno seccando ci sta di un bene.

Ecco, a me il sole d'autunno mi fa come i temporali estivi, mi rende felice e mi carica di energie e voglia di fare e poi riposare.

E visto che ho deciso di uscire, tirandomene fuori con la gru, da tutto il periodo di paturnie varie, niente di meglio di una giornata di sole come quella di oggi per affrontare troppe cose rimandate.

E visto che quando una comincia le cose le vanno bene per forza, a un certo punto mi ha richiamata l'ometto che doveva venire a farmi dei lavoretti ieri ma che ci eravamo persi, è poi arrivato verso le 13 e mi ha cominciato a dipingere le porte di ingresso che ormai si trascinavano peggio della Fabbrica di san Pietro.

A quel punto, visto che gli scaffali per i libri sono pronti e mezzi pieni mezzi no, mentre quello dei fumetti non lo è ed ho la nostra unica stanza vivibile ingombra di scatoloni, ho cacciato tutta la letteratura dal sottoscala in camera nostra, l'ho sistemata in ordine alfabetico, spolverando già che c'ero gli scaffali, e risistemando nel sottoscala quello che mi stava tra i piedi.

Ho fatto un altro minestrone con tantissimo sedano, che prende subito un meraviglioso profumo di brodo, anche se era tanto vegan. E ho fatto il pane con la macchina, che nel frattempo non impasta più perché c'è qualcosa di bloccato, allora ho impastato in una ciotola e via. E avendo impastato ad occhio come faccio normalmente, con una pasta compatta e liscia, ho aggiunto nella forma anche dell'acqua, che secondo me la macchina del pane ha bisogno di più acqua. Quindi la pasta si è rifatta tutta la lievitazione con quell'acqua e poi è venuto benissimo, riempiendo la casa di profumi di casa.

E negli intervalli ho fatto 4 lavatici, che quando una prende il ritmo poi va.

Ed avendo svuotato una serie di scatoloni, ho deciso di portarli all'amica in fase di trasloco, e visto che avevo fretta e non mi andava di cercare una borsa ho preso in mano il portafoglio dicendo all'ometto pittore: le chiavi le lascio, tanto ci sei tu in casa.

Ed essendo l'ometto uscito per aiutarmi a caricare gli scatoloni in macchina, la porta si è chiusa e siamo rimasti senza chiavi. Fuori. Con le due case a pianoterra accanto che non sono ancora abitate. Altri vicini che non conosco un po' più in là assenti. La macchina a nolo che scadeva. La vicina simpatica che conosciamo, che speravo il capo le avesse lasciato una chiave di scorta, che non l'aveva ma mi ha seguita con una vecchia carta di credito e un appendino, nella speranza di infilarlo nella buca delle lettere e cercare di tirar giù la maniglia.

E la terza delle figli eccitatissima che chiedva: cosa sta succedendo, cosa state facendo? Ed era felicissima dei calzettoni nuovi grigi a stelle verdi.

E ho così scoperto che i profili antieffrazione che abbiamo fungono benissimo, con la carta di credito non ci arrivi ad aprire. e neanche con l'appendino.

Siamo allora andati in due con l'ometto a scaricare gli scatoloni e riprendere i bambini, qualche anima geniale ha deciso di chiudere una delle corsie del tunnel all'ora di punta e in concomitanza con un ingorgo straordinario e spaventoso sulla tangenziale est mentre la tangenziale ovest, oltre ad avere un tunnel sfigato di suo (ci convergono due autostrade e quindi c'è il semaforo, a turni ci si entra dall'una o dal'altra) attualmente pare abbia una perdita da qualche parte e non ho capito se l'hanno chiuso o no.

Siamo arrivati facendo il km. lanciato a cinque minuti dalla chiusura del doposcuola, sono stati così carini da riaccendermi il computer per farmi prolungare il noleggio, che poi alla fine sono pure arrivata precisa al minuto dell'orario vecchio, ma senza stress, vuoi mettere.

Al ritorno trovo un vicino tante porte più in là che mi fa entrare in giardino e mi trova una scaletta per salire sul tetto delle baracche. Che adesso abbiamo tutte le impalcature per ripitturare gli infissi dell'intero blocco tranne casa nostra, e i giardini posteriori sono stati resi comunicanti da una serie di passarelle tra una baracca e l'altra, che di giorno dal primo piano ti guardi sempre negli occhi con quache bonazzo in tuta che ci cammina sopra e il capo ha infilato un asciugamano nella finestra del bagno per fare da tenda, che io ce la volevo mettere una tenda e mia suocera che diceva: ma no, chi vuoi che ti ci guardi al secondo piano?

E siccome nella casa accanto ala nostra non ci abitano, i pittori avevano lasciato due scalette in giardino, le ho viste mentre stendevo i panni, una comodamente appoggiata alle baracche, da cui quindi non mi sono dovuta spenzolare per scendere. E così anch'io mi sono trovata per un attimo faccia a faccia con una quasi dirimpettaia basita a cui ho spiegato: ci siamo chiusi fuori, e lei ha annuito, comprensiva.

Poi ho allungato la scaletta, che menomale che ne abbiamo una uguale, l'ho poggiata al balcone, fortunatamente aperto che oggi c'era il sole, appunto e sono salita entrando nella cucina da campo in concomitanza con Ennio, che avendo il braccino piccolo e con qualche attrezzo, che abbiamo il giardino davanti pieno di attrezzi, è riuscito ad aprire la porta e rientrare.

Pero vuoi mettere il gusto della passeggiata a mezz'aria tra i giardini e il contatto con vicini sconosciuti?

Che le pulizie d'autunno servono a tante cose, oltre che a ritemprare il corpo e lo spirito.

4 commenti:

graz ha detto...

Metti i filmati sul tubo và ... potrebbero essere impagabili, meglio delle pubblicità bandite dell'Ikea.

Su una nota più seria, niente come il decluttering iniziale per rimetterti in chiaro la testa: inizio anno, inizio scuola, inizio autunno ...

Se tu mai potessi venire da queste parti io vi porterei a vedere i boschi delle mie montagne che da adesso in avanti e per un mesetto diventano completamente dorati. E con il profuno del sottobosco sono un'esperienza che ti chiarisce l'animo e le idee e ti mette in pace con l'universo mondo. Vabbè ... non che ci siano solo qua, eh??!!!

/graz

Baol ha detto...

Ma la "Fabbrica" non era quella del Duomo?

Chantilly ha detto...

sei troppo forte nel raccontare, ho riso molto e ora sono molto contenta e rilassata, pure l'intestino stà meglio.
settembre mi fa lo stesso effetto con i profumi e la luce

MammaInItaly ha detto...

Grande Ennio! Riguardo a te penso sempre di più che sotto le tue vesti nascondi la tua vera identità: Wonder Woman!!! Grazie per queste belle risate e ...-> Graz dove si trovano i tuoi boschi?Io sto sul mare e purtroppo i meravigliosi colori autunnali me li perdo:(