mercoledì 23 settembre 2009

Questioni di letto, confessioni parentali e la fregatura della casualità

Stavamo insieme da forse una settimana (una settimana da quando gli avevo detto "baciami, stupido" che davvero bisogna dire proprio tutto al mondo) quando il capo mi accoglie drammaticamente:
"Ho detto tutto a mia madre!".

Che detta così sembra una di quelle battute con chiudere la puntata di una telenovela. Cavolo ci sarà stato da dire, mi chiesi pure.

Insomma era andata così, il capo ci siamo conosciuti quando stava per lasciare la casa dello studente per prendersi un appartamentino con l'opera case popolari insieme al suo amico d'infanzia Freek (in una via di casette belline, ma tremendamente ciminale, negli anni che ci ha vissuto due assassinii e una volta ha chiamato la polizia alle 5 di domenica mattina perché i due tossici dirimpettai a pianoterra si sono messi a litigare, lui l'ha buttata fuori dalla finestra sfondandola - forse, le versioni contrastano- e la settimana dopo erano di nuovo a tubare, una di quelle vie lì), che verso i vent'anni, o studi o lavori, è ora di rendersi un pelo autonomi ed imparare a gestirsi in proprio le bollette.

E con la scusa che finalmente aveva lo spazio, l'imbecille va a chiedere alla madre se non poteva riciclarsi un lettone di casa della nonna, che tanto non li usa nessuno, visto che in quella casa ci abita lo zio zitello, taciturno e ursigno, il più orso di tutti gli orsi che abbiamo in famiglia, quindi non c'è rischio gli occorra per gli ospiti, anzi, può approfittare della stanza svuotata per metterci tutto il modello di trenino che da anni, con gioia immensa dei nipoti bambini, stava in soffitta da mia suocera. I classici due piccioni con una fava.

4 mesi prima di andare per un anno in Canada vuole il lettone. Io non so voi, ma a me da madre un dubbio sarebbe venuto. E infatti era venuto pure a lei, povera donna, che quattro figli e mai un filarino, una simpatia, un'amicizia, qualcosa che indicasse un minimo di attività ormonale in questi figli, lei che a vent'anni era sposa e madre, sarà pure che c'era uscito l'inguacchio, però quella di sposarsi era pure stata una decisione meditata seriamente.

Insomma, per dire, in quel periodo a mia suocera persino sua madre le aveva chiesto se questo fatto di metter su casa proprio con Freek, e si, sono amici per la pelle da quando hanno 4 anni, ma magari c'è anche dell'altro, e forse si potrebbe parlarne serenamente con questo povero figlio, che non sono più i tempi che si devono nascondere, povere anime, e poi diciamocelo, una ragazza una non l'ha mai avuta e si che è un bel ragazzone, fosse che.... La nonna, dico, quella che ha 91 anni adesso (e, en passant, ha deciso di tenerseli i 91 anni con le sue forze, che pesa 30 chili adesso, ma ci ha ripensato sull'eutanasia).

"Ma come mai proprio adesso, che poi tanto parti" mia suocera, diplomatica, che tanto i suoi polli li conosce bene.
"Perché l'ultima volta che Barbara è rimasta a dormire poi ho avuto un mal di schiena strano per qulche giorno".

"E tu hai detto così a TUA MADRE?" ho ululato, ma tanto il sottotitolo era: come cazzo ti permetti di andare a raccontare a tua madre i fatti miei, ma vabbé, era fatta.

Ecco, no, per dire, sulle questioni sentimentali i figli quanto l'hanno fatta patire mia suocera, lei che in fondo si vede benissimo come la matrona, quattro figli, sedici nipoti, ah che bello che sarebbe a Natale e nelle feste comandate.

E invece prima si sono dovuti accontentare per un bel po' degli Gnorpoli, poi è arrivato anche Brunetto, che due cugini, uno Orso e l'altro Bruno, ma non ci potevamo pensare per tempo?

E insomma anche figlio numero tre si è sistemato, con un'ungherese stavolta. Mentre figlio numero due che aveva questa ragazza fantastica, finalmente aveva rimediato persino lui che ormai non ci speravo più, poi tanto olandese, e le vedevo, loro due, mia suocera e la cognata, capirsi al volo con mezzo respiro, bello devo dire, che con noialtre di importazione ci sono comunque voluti tutti i loro bei percorsi, anche se ci ama come due figlie pure a noi. Poi niente, numero due e sposa batava si sono lasciati per quei tipici motivi batavi, ci vogliamo un gran bene e siamo grandi amici, ma magari nella vita c'è forse anche dell'altro che vivere con il tuo migliore amico (come poi scopri anche il capo a suo tempo, ma sto divagando).

Figliafemmina invece, laureata, divagato per lavori vari, finalmente trovato quello giusto, finalmente uscita definitivamente di casa dove era rientrata dopo l'università, piazzata anche lei in un appartamentino tutto suo, però, eh, sta ragazza, bellissima, devo dire, un culo che Orso abbia i suoi colori con questa pelle bianchissima e le lentiggini simpatiche, gli occhioni azzurri e i capelli scuri, un tesoro di donna, devo dire e lo dico pure, che la conosco da quando aveva 13 anni, ma sul coté du coeur, silenzio radio da un po' di anni.

Adesso è andata una settimana in Spagna, i nostri stavano andando dalla nonna a Rotterdam, facciamo una bella cosa, si sono detti, andiamola a prendere all'aeroporto facendole la sorpresa, pensa che bello, e poi la portiamo con noi a salutare la nonna, che questa vacanza la poveretta ci è arrivata con le unghie e i denti, tanto ne aveva bisogno, ma con questa cosa in sospeso della nonna era pure partita con il patema.

E così la aspettano al gate, telefonino silenziato ovviamente, e si dicono facciamo così aspettiamo mezz'ora e se non arriva ce ne andiamo per fatti nostri, poi lei improvvisamente gli passa davanti, "Ciao" le fanno, "Ciao" risponde lei automaticamente senza manco guardarli o riconoscerli e poi prosegue perché c'è questo tipo che la sta aspettando e alla fine a casa dei genitori l'ha riportata lui. Che anche lui è originario del paesello, anzi per dirla tutta è il fratello della sua migliore amica, mi dice il capo, che lo hanno aggiornato e questa storia delle agnizioni mancate in aeroporto ha fatto persino ridere la nonna.

"Ma allora lo conosci anche tu" faccio al capo "chi è, com'è?"
"Guarda, è il tipo che piacerebbe a te" mi fa mio marito.

Alla faccia.

Poi si è scoperto che mi piacerebbe dove abita, che lui lavora per il porto di Rotterdam, sta spesso all'estero e si è comprato una barca d'epoca, che siccome è anche ingegnere marittimo o robe del genere ci si è fatto un bilocale, la sta restaurando tutta e quando sarà pronta si sceglierà un attracco, che una bella barca del genere pare che i moli facciano a botte per farle attraccare e così rischiamo che si ritrovi in centro, a vivere sulla barca.

Che vivere sulla barca è sempre stato il mio sogno, stroncato sul nascere dal capo che non ce la pensa.

"Ma tua madre non sospettava proprio niente?"
"No, anzi, quando sono rientrati a casa le ha fatto: bell'uomo quello che ti è venuto a prendere, ma in realtà mia sorella una volta le aveva chiesto una di quelle cose che ti fanno venire i sospetti".
"Tipo?"
"Ma, tipo che le ha chiesto se sapeva dov'era il secondo cuscino che fa pendant con quello che si era comprato per il letto suo e a che ti serve un secondo cuscino se dormi da sola nel letto a una piazza e mezzo?"

(Che era poi il famoso primo letto nostro che alla fine si è comprato il capo, che quelli della nonna erano troppo corti, e poi il primo weekend di Pasqua dai miei suoceri lo abbiamo passato a verniciarlo, un romantico, certe cose).

Ma 'sti fratelli Diga, il signore li benedica e perdoni, sempre con queste questioni di arredo letto confessano le cose alla madre? E sono anche questi dei bei percorsi. A questo punto forse è il caso che mi dia al ricamo e cominci a preparare un bel lenzuolo nuziale ai miei due.

3 commenti:

Chiara ha detto...

Mi sembra una scena già vista: il mio ragazzo che chiede alla madre un letto più grande che "Chiara sennò non ci sta"; Chiara che si offende a morte "tua madre deve proprio sapere tutto?".

Mammamsterdam ha detto...

Ecco, Chiara, poi uno dice le questioni tra suocere e nuore. Si giocano tutte sul maschio in questione, questo è il punto.

Chiara ha detto...

Tirati un po' da una parte e un po' dall'altra...in fondo anche io alle volte sono accomodante nei confronti della "suocera", dandole ragione ogni tanto e così fa lei...è uno strano equilibrio :)