giovedì 10 settembre 2009

Afflato religioso

Prima che Raperonzolo mi togliesse le parole di bocca stavo rimunginando su tutto il discorso del Vaticano che non vuole l'ora di storia delle religioni, con motivazioni pretestuose.

Vogliamo dirlo invece che in Italia gli insegnanti di religione li nomina il vescovo decidendo da sé se siano qualificati o meno (vi ricordo en passant il mazzo di punteggi, qualifiche e titoli che bisogna avere per poter anche un attimo pensare di poter insegnare in Italia)? Fare di religione una vera materia significherebbe sottrarre alla chiesa questo controllo che ha sulla nostra scuola pubblica.

E visto che sono in malafede, mi viene da dire quanto clientelismo, o quanti stipendi di religiosi che per il voto di povertà rientrano decisamente nelle casse della chiesa andrebbero perduti?

Meno male che i miei figli sono in una scuola pubblica in Olanda e quindi non hanno l'ora di religione. Infatti ieri Orso, andando a scuola mi ha chiesto:
"Mamma, noi però il Ramadan non facciamolo, che non voglio".
"Amore, si farebbe fatica, visto che non siamo islamici, e perché non vuoi?"
"Perché possono mangiare solo di notte".

"E chi sono gli islamici?" si impiccia il fratello.
"Sono quelle persone che hanno la moschea vicino casa nostra, che chiamano il loro dio Allah e alcune delle signore portano un fazzoletto in testa. Come alcune delle mamme a scuola, ma non tutte".
"E perché mangiano di notte?"
"Perché pensano che al loro dio faccia piacere così".

Posso sempre contare su Orso perché mi dica cosa non gli piace. Non appena il gioco si farà duro gli spiego della Quaresima e i fioretti, e ci sistemiamo pure questa.

Però, ecco, il mio punto è che a volersi informare un pelo in modo da poter rispondere alle domande dei figli, e a metterli in condizione di farle le domande, l'ora di religione in fondonnon serve. Tanto siamo noi con quello che facciamo a determinare gli insegnamenti dei nostri figli. ese ci scoccia ripassarcelo noi il catechismo, si può sempre portarli in parrocchia.

Io davvero quest'ora di propaganda cattolica (no, ribadisco, i ciellini al mio liceo ne approfittavano anche per dirti per chi votare, già che stavamo parlando di dio) nella scuola pubblica di uno stato laico proprio non ne vedo l'utilità.

Chissà perché ne vedo invece i danni.

19 commenti:

enikő ha detto...

Non me ne parlare! Quando ho deciso che i miei figli non facessero religione alla scuola per l'infanzia mi guardavano con sospetto. Allora quando tutti (ma proprio tutti) bambini si facevano la loro ora di religione i miei venivano segregati nello stanzino degli attrezzi, perchè logisticamente non c'era altra soluzione secondo loro. Manco fossero in un'eterna punizione. Già che sono bilingui (perciò parecchio strani e non conformi), ora poi sì che erano stigmatizzati. Poi secondo il programma durante l'ultimo anno dovevano iniziare l'inglese. Ma i soldi non c'erano. Meno male che per un'insegnante di religione fissa, stipendiata i soldi c'erano. E meno male che si tratta di una scuola pubblica di un paese laico!
Abbiamo provanto a brontolare a destra e a manca ma non è servito a niente.

EricaML ha detto...

Io come cattolica sono sempre stata contraria all'ora di religione a scuola. C'è il catechismo se uno vuol indirizzare i figli oppure anche come fai tu ( cosa che ammiro molto ma io non sarei brava con le parole come te...ma sto facendo tesoro delle risposte che tu dai ai tuoi figli).
Non sono d'accordo perchè secondo me l'ora di religione attualmente è discriminante nei confronti di chi non è Cattolico.

Andrea ha detto...

Io non sono contrario all' ora di religione, in quanto credo che sia necessaria conoscerla per capire appieno la storia d' Italia, la cultura e le sue tradizioni.
Le nostre radici sono troppo impregnate di cattolicesimo.
Quanto al problema dell' indottrinamento, non credo che un paio d' ora alla settimana bastino a creare dei cattolici pedissequi seguitori dei comandi papali. :-)

Mammamsterdam ha detto...

Infatti, Andrea, è proprio il motivo per cui faccio catechismo ai bambini, e ritengo che una scuola di fatto e in teoria e nel metodo questo lo può insegnare (e lo fa) molto meglio nel regolare programma di storia, letteraura, educazione civica.

Però di tanti insegnanti di religione che ho avuto ne devo ricordare ancora uno che nella scuola mi abbia aggiunto qualcosa. Semmai mi hanno tolto la voglia di prendere sul serio la chiesa. Per questo dico che dovrebbe essere una materia in cui ;la selezione dei programmi e degli insegnanti la faccia il provveditore e il ministero, non il vescovo.

LGO ha detto...

Se un'ora a settimana non è sufficiente a indottrinare, come dice Andrea, e neanche a capire le radici della nostra cultura -questo lo dico io, sulla base delle mie conoscenze di quello che si fa a scuola nell'ora di religione: per esempio, alle superiori si parla di problemi sollevati dai ragazzi (!?!??), allora in quello facciamo qualcosa che abbia più senso e non ne parliamo più. Per esempio, in quell'ora i ragazzi potrebbero leggere un bel libro.
O no?

mammaemigrata ha detto...

qui a lussemburgo si può scegliere tra "lezione di morale" oppure "religione e morale". Nell'ora di religione E morale si affrontano certo gli argomenti legati a dio, si spiega il Natale, la Pasqua, ecc, ma si parla tantissimo di altre cose: la famiglia per esempio, si spiega cos'è l'amore dei figli verso i genitori e viceversa, si parla dei valori come l'amicizia, il rispetto degli altri (e quindi perchè non è giusto per esempio prendere in giro qualcuno), ecc. Quando parlano di un episodio del Vangelo cercano di utilizzarlo per fare riferimento alla realtà che vivono, tipo la parabola del figliol prodigo serve per spiegare come i genitori sono sempre pronti ad accoglierti a braccia aperte se sbagli e poi chiedi perdono, ecc... questo per me è un insegnamento giusto e utile!

MammaInItaly ha detto...

Se stavamo su facebook convidevo pienamente, specie iltuo ultimo commento: insegnanti "veri" e storia delle religioni, magari con un approfondimento della cristiano cattolica che tanto impregna la storia, le radici, la cultura italiana. Elisa da quando siamo andate alla casa di Anna Frank non fa che chiedermi degli ebrei... Con gli islamici ci si è incontrata ancora poco, non ci ha fatto caso.

supermambanana ha detto...

ho commentato da Rape' non mi ripeto qui :-)

graz ha detto...

Eh già .. scuola pubblica in stato LAICO ... SE FOSSIMO in uno stato laico.

..
..
..

OK, ho scritto, cancellato e riscritto questo commento troppe volte. Continua a venirmi un romanzo. Quindi taglio corto e ne scrivo da me

/graz

Mammamsterdam ha detto...

ci sono argomenti che toccano al cuore, si vede.

Gloglo ha detto...

L'erede all'asilo non ha partecipato all'ora di religione, ma insieme a lui c'era anche una bambina islamica e quindi tutto è andato bene ( e non sono stati mesi in uno sgabuzzino).L'anno scorso ci ho riprovato in prima elementare, ma il figlio era da solo e dopo un paio di lezioni in cui veniva scaraventato in un'altra classe in un angolo ho deciso di fare richiesta che potesse frequentare anche lui l'ora di religione. Quest'anno idem. L'erede cambia scuola e già ha bisogno di integrarsi in una nuova classe, non gli serve anche fare l'emarginato per le nostre convinzioni. Quindi sì partecipa all'"indottrinamento". Poi arriva a casa e papà e mammà gli fanno trovare un libro sull'evoluzionismo.

Anonimo ha detto...

Però ti consiglio di informarti bene su cos'è DAVVERO l'ora di religione nella scuola pubblica italiana. Hai idee proprio errate sai.
non è affatto catechismo, nè indottrinamento nè propaganda...forse confondi i cattolici con i Testimoni di Geova....

e...GLOGLO non so se ne hai notizia, ma la fede cattolica non ha nulla in contrario all'evoluzionismo....quanta ignoranza che c'è in giro.

dissentire è sacrosanto, ma informarsi bene è doveroso

Anonimo ha detto...

La differenza tra chi si firma e chi è anonimo, parlo di chi commenta questo blog, è che questi ultimi hanno sempre le idee chiare e la risposta pronta, ma spesso leggono male o in fretta. Se seguissero il link sul'ultima frase avrebbero capito di cosa stiamo parlando quanto all'evoluzione.

Chi invece si concede il beneficio del dubbio, lo fa per metodo, non per insicurezza sui propri dati. So molto bene cos'è l'insegnamento della religione in molte scuole italiane e parlo dela differenza tra teoria e pratica.

E i testimoni d Geova faranno dell'indottrinamento, ma non nelle scuole pubbliche di uno stato laico.

Io invece agli anonimi consiglio intanto di presentarsi con un nome, anche fittizio che non lo posso controllare, ma così, per educazione. E poi di non venirmi a fare la lezione su questo blog, perché qui la faccio io, è il motivo per cui l'ho aperto e ci perdo del tempo. Possono aprirsi loro un blog e invitarci a leggerlo, se proprio ci tengono a insegnarci la verità e togliersi qualche soddisfazione.

graz ha detto...

Re: Anonimo

Io sono una onesta cittadina italiana, regolare contribuente dell'erario, ed in quanto tale in pieno diritto di usufruirne i servizi PUBBLICI. Inclusa la scuola PUBBLICA.

Accade però che io sia anche PROFONDAMENTE LAICA, non abbia contratto matrimonio religioso e i miei figli non siano stati battezzati. Peraltro potrei essere mussulmana, buddista o credere profondamente nell'anima dello zio Piero, savasandir

Ne consegue che non sono minimamente interessata a scoprire cosa è "..DAVVERO l'ora di religione". Nè tantomeno mi sembra elemento di merito il fatto che essa "..non è affatto catechismo, nè indottrinamento nè propaganda..."

Se poi la fede cattolica sia o meno contraria all'evoluzionismo piuttosto che alla teoria del pimpumpera, ritengo che sia un problema che mi porrei SE FOSSI CATTOLICA, cosa che non sono.

Visto quanto sopra non vedo una ragione sola per cui ai miei figli debba essere imposto, o anche solo proposto, un sistema di credenze che non è quello della loro famiglia. Mi viene data giustamente facoltà di NON AVVALERMI di questo insegnamento e tale facoltà desidero sia rispettata nei fatti e non solo in teoria e che i miei figli non siano penalizzati in nessun modo dal loro credo o non credo in materia religiosa.

Cosa che peraltro la COSTITUZIONE ITALIANA sancisce in modo piuttosto preciso nel suo art. 3.

/graz

Mammamsterdam ha detto...

Evvai graz, spiegale tu per bene le cose, che io quando vedo anonimo già comincio a seccarmi perché lo vivo come un rutto in faccia mentre mi sto sbafando una torta mimosa e quindi mi altero e rispondo visceralmente. stavolta ho superato me stessa e sonpo riuscita persino io a postare come anonima, non credevo fosse possibile, ma tutto fa.

Anonimo ha detto...

Sì beh, immagino che i commenti "negativi" diano fastidio sul proprio blog.
Però se rendi lo pubblico te lo devi anche aspettare che non sempre tutti quelli che ti leggono ti daranno ragione, o no? altrimenti lo fai privato, inviti chi ti pare e vi date ragione a vicenda.
Il mio post non è stato nè offensivo nè volgare: semplicemente ti ho fatto sapere che, in merito all'irc a scuola, hai idee errate.
Sai non c'è niente di male ad avere informazioni sbagliate.

GRAZ non è certo un dovere nè un obbligo informarsi davvero su cosa sia questa irc.... ma va da sè che, se uno si cimenta a criticare qualcosa, per lo meno dovrebbe conoscere quello che sta criticando. tutto qua

ah, mi chiamo Rossella, ma penso che saperlo ti cambi poco...

Mammamsterdam ha detto...

Rossella, innanzitutto grazie per esserti presentata, non ci crederai, ma per me fa tutta la differenza del mondo.

Poi, se leggi spesso questo blog, saprai che non sono i commenti negativi a darmi fastidio, anzi, in genere li apprezzo perché stimolano la discussione.

Quello che invece dà fastidio e parecchio, è la scarsa apertura dell'interlocutore ad aprirsi alla discussione: io lo chiamo dogmatismo.

Quel tuo: "sai, non c'è niente di male nell'avere informazioni sbagliate", penso dica da solo tutta la differenza nello stile di discussione. Noi ti spieghiamo le nostre ragioni, a te non interessa, tu hai il tuo punto di vista e vieni a diffonderlo. Esattamente quello che io e Graz preferiamo non avere nell'ora di religione a scuola.

Tu la pensi diversamente, noi rispettiamo le tue idee e ognuno di noi fa quel che crede meglio per i figli. Con i propri soldi, non quelli pubblici che già non bastano per insegnare le cose serie ai bambini.

Per il resto, per cortesia, la discussione è una cosa, fare la morale agli altri dal proprio preteso punto di vista superiore è paternalismo. Non preoccuparti, non c'è niente di male, chi ha una fede tende a imporla agli altri e non accettare che altri possano farne a meno. Basterebbe informarsi o studiarsi seriamente storia delle religioni comnparate per capire che non sono solo i cattolici a patire di ciò.

Per il resto, se non ci sono argomenti nuovi la chiuderei qui, nel frattempo ci sono anche altre cose che mi impegnano.

Rossella ha detto...

...solo una precisazione poi la smetto anche io...

"Noi ti spieghiamo le nostre ragioni, a te non interessa, tu hai il tuo punto di vista e vieni a diffonderlo"

io non diffondo il mio punto di vista, ma la realtà dei fatti. Hai mai letto i programmi di irc? hai mai parlato con una insegnante di irc? le hai mai fatto domande, chiesto chiarimenti?
sembra di no. sembra che parli per sentito dire, prendendo notizie solo da una certa stampa...

a me non interessa niente se tutti o nessuno partecipano all'ora di irc, mi infastidisce parecchio invece chi diffonde notizie errate

ciao

Mammamsterdam ha detto...

Rossella, per concludere davvero, capisco che sarai un tipino precisino e perfettino che si secca se la gente parla senza cognizione di causa, e ti concedo che nei dettagli cosa implica esattamente l'ora di irc non lo so, e no me ne potrebbe importare di meno.

Ma nel frattempo, l'abbiamo capito che il punto focale è nel principio? Che in uno stato laico e in una scuola pubblica di detto staton laico o si parla di tutte le religioni o di nessuna?

E che se non si risolve questo, è inutile che poi andiamo a cercare il pelo nell'uovo su quello a cui serve o non serve l'ora di irc?

Ecco, se siamo d'accordo su questo e se tu concedi a me, a Graz e tutte le infinite persone non cattoliche che vorrebbero pensare anche ai fatti loro invece che a quelli dei cattolici e della loro personalissima spiritualità, che la spiritualità è come la cistifellea, ognuno ha la sua, e io ho appunto il mio modo di vivere la spiritualità che non prevede l'imposizione pubblica dello stesso a chi la pensa diversamente, a spese dello stato oltretutto, ecco, se è chiaro questo punto allora non ci sono problemi, no?

Poi ribadisco, ma come sarà mai che sempre i cattolici in Italia fanno fatica a capire il principio e ti devono precisare tutto il resto, dipenderà da me che li incontro tutti io.