martedì 17 marzo 2009

Comportamento anomalo

Oggi, giornatona di sole, quando vado a riprendere i mostri al doposcuola, mi dicono che Ennio è fuori sul campetto da basket, dove stanno rotolandosi e costruendo con i blocchi di gommapiuma rivestiti di plastica.

Mentre lo prelevo mi viene incontro una delle maestre, che si presenta:
"Buongiorno, volevo chiederle una cosa. Io sto facendo lo stage qui e per la mia tesina devo osservare un bambino dal comportamento anomalo".

La freschezza di una ragazza giovane, che proprio non si rende conto dell'effetto che fai a un genitore con un'espressione del genere è talmente disarmante che mi metto a ridere di cuore.
"Quale dei due?"
"Orso".

La vedo però che mi guarda: o pensa che con una madre così niente di strano che il bambino abbia un comportamento anomalo, o forse si è accorta della gaffe. Buona la seconda.

"Cioè, sa, Orso è un bambino tenerissimo e mi piace un sacco, per questo mi farebbe piacere lavorare con lui, non che faccia nulla di strano".
"Ma è fatto a modo suo, so benissimo cosa intende dire".

Non lo so, invece. Cioè, mi rendo perfettamente conto che i miei figli, e in particolare Orso, delle volte si fanno notare in questo senso. Ma se dovessi descrivere cosa ha di anomalo questo bambino, non saprei dirlo. Nel senso che non lo vedo come negativo.

Orso socializza facilmente e gioca volentieri con gli altri bambini. Ha anche delle preferenze specifiche, con i suoi amici del cuore gioca in modo molto felice e rilassato. Oggi per esempio ho dovuto trascinarlo via da Charlotte, con cui si stava rotolando intorno e sotto al biliardino facendo leva su una di quelle palle enormi con la maniglia su cui si salta sopra, solo che questa era mezza sgonfia e loro la usavano come un'automobilina a pedali.

Però è anche uno che fondamentalmente sta tanto bene con sé stesso e se gli gira sta lì delle ore per conto suo sdraiato in terra a giocare con qualcosa, una pallina, una scatoletta, una macchinina. Costruisce con i pezzi del lego delle macchine impossibili e fantasiose che manco Bruno Munari innestato su Leonardo da Vinci. Nella pagella dicono che tende ad isolarsi.

Orso è cocciuto, sa quello che vuole e fa concessioni solo dopo ragionamenti logici o se proprio lo costringi, ma ti tocca comunque spiegargliela. È ragionevole, ma accetta solo l'autorità che si è prima dimostrata degna di fiducia. E in questo senso i risultati acquisiti in passato non offrono nessuna garanzia per il futuro, come dicono qui per legge le avvertenze sugli investimenti in borsa.

Orso ha un'enorme fantasia, canta, disegna, è estremamente creativo e fa il furbetto. Ovviamente è un pastrocchio di prim'ordine, dategli un secchio d'acqua e una pozza di fango e lui è felice.

Per cui si, il ritratto di Orso, che me lo facessero all'asilo, in pagella o al doposcuola è sempre estremamente coerente.

Devo essere pure io tanto anomala se proprio non riesco a trovarli né difetti, né fattori preoccupanti, né campanelli d'allarme da tenere d'occhio. È il bambino più dolce ed affettuoso del mondo, è estremamente intelligente, felice, inventivo. E non lo vorrei di mezzo grammo diverso. Perché sono convinta che dandogli un pochino di tempo diventerà persino più conciliante, ed allora sarà proprio il bambino più bello del mondo a mamma sua.

Davvero, dei miei due figli, per Orso non mi sono mai preoccupata.

12 commenti:

lerinni ha detto...

mi sembra un bambino molto... bambino, appunto!!
un bacio grosso a lui, altro che storie! :))

Mammamsterdam ha detto...

eeh, lo so. Ma mi rendo conto che chi si occupa di bambini piccoli, vuoi per formazione, per età e visione del mondo, talvolta proprio non ci arriva a capire un bambino multiculti.

Già la maestra di Ennio, che è una ragazza estremamente in gamba, è tutta un'altra pasta, ma ci sono delle cretine in giro che levati, e più che fare le crocette sulla lista e contare alla fine quante ne sono non ci arriva.

Quindi non saranno mai in grado di valutare un bambino nel suo insieme, purtroppo gli tocca, lo fanno con molta buona volontà ma mica devo starle a sentire.

Con la forza dei numeri mi hanno portata molto vicina a un crolletto nervoso quando Ennio ha iniziato la scuola un tre annetti fa, ma adesso, figurati. We've already been through it, sweetie.

Rabb-it ha detto...

Ciao
Io sarò strana ma a me sta qui che se ne esce con una cosa del genere avrei minimo dato un calcio.(Ok no, non si fa... diciamo che avrei tanto desiderato poterglielo tirare!)

Ma forse da mamme si impara tanta pazienza.

Dove la trovate mi domando!

graz ha detto...

Leggo con una certa soddisfazione che anche in terra d'Olanda avete il piacere delle balenghe che giudicano i bambini con la check-list. Coraggio.

Da quello che tu dici, lo scarrafoncino ha l'aria di essere una creaturina con la capoccia pensante e ciò è bene. Mi accellera solo leggermente il battito quando leggo

"È ragionevole, ma accetta solo l'autorità che si è prima dimostrata degna di fiducia. E in questo senso i risultati acquisiti in passato non offrono nessuna garanzia per il futuro"

Ecco, hai presente il bartender???? L'autorità senza autorevolezza può pure andare a quel paese per quanto lo riguarda. Peccato che l'autorità e basta esiste e non ci puoi far niente, e magari scegliere tutte le volte di spaccarsi il cranio non è il modo migliore di affrontare la vita.

Bene, se tornassi indietro lavorerei un pochino su questa faccenda, cosa che non ho fatto in passato (essendo io fondamentalmente d'accordo con lui, claro).

Vedi tu, mamma soa, che conclusioni devi trarne :-)) /graz

Elena Galli ha detto...

non h capito cosa mai potrebbe avere di anomalo...
orso è speciale. molto speciale.

Mammamsterdam ha detto...

Grazie belle, so che voi che leggete spesso avete un po'capito il tipetto, ma che vi devo dire, a me fa tanto ridere. La pernacchia di domenica, per esempio, che ci posso fare se io la vedo come una evoluzione rispetto all'incazzatura cieca con morso?

graz, ottimo punto, ne terrò tanto conto (in realtà già lo facciamo, certe cose sono così e basta e dopo te le spiego, adesso fai come dico io. Mi viene facile ancora per poco, che posso sollevarlo e portarmelo via di peso, fra un po'me ne devo inventare un'altra).

Rabb-it, si, me lo dicono tutti: che da quando ho figli non mi riconoscono per la pazienza. Secondo me è qualche ormone che ti entra in circolo in gravidanza e poi resta lì fino alla menopausa avanzata (poi scleri, quindi suppongo finisca), ma siccome lo devono ancora identificare, nessuno ne parla.

Wwm :-)

Babina ha detto...

intanto ti ringrazio per la visita ;-)
e poi, scusa, una domanda: che ha di anomalo questo bambino? socializza con chi vuole ma sa stare anche da solo, segue e rispetta quello che lo convince fino a che lo convince e non per puro istinto di sottomissione. A me sembra che sia un bambino assolutamente equilibrato e "avanti", altro che! (a me l'ormone della pazienza funziona solo con il pupino, con il resto del mondo sono ancora più iena quindi le avrei come minimo sputato in un occhio!)
:-*

Murasaki ha detto...

Come lo capisco questo piccolo Orso... e ho un po' timore di quando BUH passerà alla scuola materna, dove tutto è più inquadrato e dove le "educatrici" ragionano con la check-list :-\

PS: grazie per la visita e il consiglio non richiesto (come ho scritto ieri è stato anticipato dagli eventi...)

Anonimo ha detto...

Io mi sarei incazzato come una bestia...anomalo? Ma baffnaculo...
Su certe cose sono ancora molto, molto italiano.
Proprio ieri mi sono arrabbiato con un collega perche` mi sembrava che stesse prendendomi per il naso...
e invece secondo i colleghi olandesi non era cosi`.
Difficile poi dire quando queste reazioni concernono la sfera culturale e quando quella personale...

Uyulala ha detto...

Adesso magari potrebbe essere un po' tardi, ma una affermazione del genere, della maestrina intendo, susciterebbe una domanda di questo tono:
"Potreste dirmi di grazia qual è il comportamento normale che dovrebbe tenere un bambino della sua età?"
A volte, sai, per sputt... ehm... svergognare certi pregiudizi basta una domanda ben piazzata

Anonimo ha detto...

ciao MA
mi imbatto in questo post gironzolando per blog e meno male perchè così ho potuto vedere, seppure con gli occhi di mamma, questo saggio ometto così consapevole e dolce. sembra che abbia capito già molte cose e o per chi è un po' superficiale può sembrare anomalo. bacetti a voi francesca

Mammamsterdam ha detto...

Allora, siete proprio tutti tanto carucci a darmi sostegno morale (marò, questo blog mi sarebbe servito quando le stesse cose me le facevano con Ennio all'asilo e io pur sapendo che erano sciocchezze ci pativo).

Insomma, con la bimba non me la posso prendere che è una tirocinante, deve finire di studiare, è una ragazza giovane, si capisce un pochino da che ambiente culturale viene e non a caso vuole diventare maestra d'infanzia, che più di tanto non arriva.

Non è cinismo, è una constatazione, ne ho viste tante di maestre, giovani, meno giovani ecc. ma queste del doposcuola sono persino meno qualificate di quelle del nido.

Allora, ne abbiamo tante (fantastiche) che in genere finiscono a fare questo lavoro come rientro dopo aver badato ai figli, o perché a una certa età cercano magari un part time orizzontale e si tengono le mattine libere, ognuno ha le sue.

Sono donne in gamba, che conoscono la vita, che a furia di corsi di aggiornamento hanno messo su la base teorica e a tutte affido i miei figli con gran piacere, perché a mio avviso in un doposcuola retto da protocolli ferrei, in cui li rimpinzano di frutta, li fanno giocare, gli leggono libri, li portano al cinema, sanno quando mettergli un carotto e quando portarli dal medico (che sta di fronte) ecc. cosa posso pretendere di più?

Ma per chi lo sceglie come sbocco alle superiori, a 17-18 anni, vuole un po' dire che già la certificazione da idraulico è troppo.

In genere sono ragazze di famiglie etniche, magari numerose, in cui ci si sposa e si figlia presto e che quindi tra fratellini, cuginetti e nipotini di bambini ne hanno comunque visti più di me quando ho fatto un figlio da laureata, e pensano che un diplomino facile facile da prendere che ti garantisce un lavoro subito in cui volendo puoi anche continuare a studiare, che dire, sembra l'ideale.

Quindi io non posso né offendermi, né incazzarmi, né tantomeno risponderle. A me mio figlio va bene come va, ma mi interesa sapere cosa esattamente le è saltato all'occhio, perché da tutto si impara.