venerdì 4 luglio 2008

A destra dello Spaarndammerbuurt: caffé studentesco



Il bello del caffé Aan 't Ij è che quando non piove ci si può stravaccare sui materassoni all'esterno. Sono anche dotati di fossa dei falò per chi è sensibile al fascino delle fiamme da fissare.

Quando invece fa brutto o incerto, come ieri sera, che con tutta la buona volontà del mondo ho insistito per sederci fuori, ma tempo una coca e ci ho ripensato, va sempre bene mettersi dentro, che le vetratone su tre lati, la vista sull'acqua e sulla nave-studentato, sono sempre belle da vedere.

Questo caffé me l'ha fatto scoprire Cinzia, e anche se è ben frequentato e neanche troppo lontano dal centro, bisogna sapere dov'è. Sono aperti dalle 12 alla 1:00 o le 3:00 nel weekend.

Chi arriva dal retro della stazione centrale, lungo l'acqua dell'Ij (che è il braccio d'acqua che separa Amsterdam centro da Amsterdam Nord), basta che cammini tenendosi sempre l'acqua sulla destra.

Si supera la camera di commercio, poi tutto il quartierone nuovo e ancora in contruzione dietro a Prinseneiland, poi sulla destra c'è tutto l'argine del Silodam con i palazzoni bellissimi. Di questi, il primo era il Graansilo, un deposito di granaglie abbandonato e poi occupato tra anni '80 e '90, dove facevano feste, concerti e c'era questo baretto autogestito. Poi sono arrivata io e l'hanno trasformato in appartamenti, poi ci hanno cosatruito dietro un'altro palazzone tutto colorato e quel palazzone lì, se ci arrivate, salite le scale e cercate di ndare dietro, vi ritrovate su una bellissim terrazza sull'acqua, aperta fino alle 23 con porte di vetro scorrevoli, che a mio avviso è il posto ideale per una dichiarazione romantica, poi voi fate come vi pare.

Non mi è molto chiaro se sia uno spazio pubblico o no, quindi se ci andate comportatevi da ospiti e con discrezione, e siate grati per potervene stare su un posto così bello che se non ve lo dico io, come fate a sapere dov'è?

Però se l'idea è di andare al caffè Aan 't ij, io proseguirei sullo stradone, sempre tenendomi l'acqua a destra, poi c'è un ponte che si alza da superare e all'incrocio successivo andate dritto, tenendovi lo Spaarndammerbuurt a sinistra e una ex zona artigianale a destra, che era il vecchio porto del legno. La prima a destra, che scende un pelo, è la Stavangerweg (cercatela sulla cartina).

Se la prendete, sulla destra vi trovate una serie di studentati bianchi in container da uno o due piani con dei bei dettagli in plexiglas colorato, e a sinistra i capannoni industriali dei trucidoni di Cinzia (Neef Louis e van Dijk 7 Ko), di cui ho parlato in precedenza, se vi interessano gli interni vintage.

Addentrandovi sulla destra tra gli studentati, dovete tornare verso l'acqua e lo vedete perchè c'è attraccata la Rochdale di Limassol che appunto è stata trasformata in studentato (Alice, ma due foto ce le mendi, tu che ci hai vissuto?).

E lì, sulla riva quasi di fronte alla nave Rochdale c'è il caffé, con tutti i suoi interni minimal-recupero molto bellini, il biliardo, i giochi da tavolo e un menù per pranzo e uno per cena semplici e buonini.


Lì siamo approdati ieri per la nostra riunione informale di prima delle vacanze e li siamo rimasti fino alle 23:30, intanto che dalle vetrate il giorno sembrava non aver proprio voglia di finire, che alle 22 c'è ancora luce da leggere fuori, che a una cert'ora il DJ ha iniziato a mettere tutti pezzi che ascoltavo in gioventù, che poi hanno fatto calare uno schermo su cui proiettare un camino acceso, che sono di quelle cose che vorrei sapere chi se le inventa, mentre intorno a noi gli studenti giocavano a carte, a biliardo, cenavano, internettavano la prossima tappa con accanto il mattone della Lonely Planet Europe on a shoestring , mentre fuori, sullo stradone, i visitatori del festival al vicino Westerpark parcheggiavano le macchine, che c'è tanto spazio per parcheggiare, ma a pagamento.

Se invece volete cenare a un livello (anche di prezzo) più elevato, poco più avanti c'è la nave Pont 13, e dietro alla Pont 13 c'è un altro caffé fighetto di cui non ricordo bene il nome che non ci sono mai stata (forse Strand West?), oltre gli studentati dietro alla costruzione provvisioria del 4to ginnasio che stanno tirando su adesso con i listelli di legno all'esterno, e dietro un circo felliniano, dove siamo andati una volta a partecipare alla performance teatrale Body Lounge.

Insomma, le ex zone industriali riservano più sorprese di quell che sembra e se ci andate, fatelo al crepuscolo, che è una zona assolutamente sicura, nonostante il carattere postindustriale in costruzione, e soprattutto fatelo adesso. che entro pochi anni, appena liberano gli ultimi capannoni, ci tireranno su l'ennesimo quartiere di design con vista sull'acqua.

Credits foto e info sul caffé: www.aantij.nl

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra un itinerario interessante, me lo segno. Così quando visiterò Amsterdam potrò già fare qualcosa da viaggiatore iniziato ai misteri della città, pur vedendola per la prima volta. :)

Buon fine settimana,

Michele

carmelo ha detto...

Dopo 6 mesi di vita nella stanza con la finestra esattamente sopra l' aan'tj posso pienamente affermare che il luogo in questione non gode di tutta questa attrattiva di cui tu ne descrivi le qualità; basta considerare che è situato nel vecchio porto della città al centro di un zona containers dove si gode di una splendida vista su ciminiera sempre funzionante!!!
Per non parlare poui della entusiasmante serata offerta ogni mercoledì; play list sconcertanti(spice girl e affini) e situazioni poco piacevoli!
Per chi si dovesse trovare ad Amsterdam ed essere così fortunato ma molto fortunato da trovare bel tempo vada nella zona dei canali jordan_

Mammamsterdam ha detto...

@carmelo: avrai anche ragione tu, in fondo i locali è meglio andarci ogni tanto che viverci sopra. e poi anch'io vivo in un ex-porto con vista su fabbrica chimica di fronte e gli scarichi delle navi da crociera accanto, però vuoi mettere...