giovedì 2 dicembre 2010

Sfoghi blog e scazzi propedeutici

Carissimississimi,

vi amo, che vi devo dire? Amo tutti quelli che ieri mi hanno coccolata con commenti, offerte di minestre e telefonate. E la donna scorpione che in questo momento si sta sciancquando la tinta e poi mi fa la minserta di zucca. Il capo, dio benedica il blog nella comunicazione matrimoniale, mi ha chiamata mentre ero davanti alla scuola per accertarsi che non stessi suicidandomi, si era preocupato un po' leggendo. L'ho tranquillizzato, perché niente come un panino tonno e maionese per far risorridere la vita, specie se sei a digiuno dalla mattina (si mette in un barattolo dall'imboccatura abbastanza larga per il minipimer un uovo, 3 pomodori secchi sott' olio, uno spicchio d'aglio, un goccio di aceto o succo di limone, 3 capperi sotto sale con tutto il sale e tonno a piacere, si gira e si spalma su 3 fette di pane).

Era evidentemente giornata perché girovagando per blog ho visto che non ero l'unica stonata e poi mi ha chiamato l'amica Stra che non sentivo da una vita, anche lei in crisi depressiva, e fa bene scambiarsi pareri. Che come mia madre fa da anni mi ha suggerito di farmi controllare la tiroide, che lei pure è stata in analisi per un bel po', ma hai voglia a fare le robe comportamentali, poi ha scoperto che una mano santa negli attacchi d'ansia ce li aveva pure la tiroide. Insomma, adesso chiamo il medico e le chiedo che ne pensa.

A me accettare ieri che ero giù ha fatto un gran bene, ma ancora meglio mi ha fatto lo scazzo propedeutico, perché ovviamente c'era un motivo scatenante della botta di sconforto ed è sempre collegato alla casa inagibile a Ofena. A ottobre si sarebbe dovuto fare l'aggregato, ovvero firmare per creare questa specie di condominio di proprietari per il progetto delle parti comuni (mura esterne e tetti condivisi).

A ottobre non si è fatto, come sempre si fa all'ultimo momento quando io non ho né tempo né modo di andarci. Dovrei fare una delega e spero di riuscirci, perché non è che il consolato di questi tempi sia vuoto e si annoiano, visto che da anni sono sotto organico e fanno quello che possono. Di sé è una buona notizia, non vuol dire che cominceranno dei lavori, ma qualcosa si è mosso. Ovviamente non vuol neanche dire che miracolosamente sono saltati fuori i soldi per i lavori. Magari qualcuno ci crede, io prima devo vedere il cammello.

Bene, questo è il momento buono per gente che non si è fatta vedere né sentire da decenni, che in quella casa non ci va da altrettanto tempo, che non ci ha mai trascorso una notte se nno forse la volta, 35 anni fa, che mia madre ci ha organizzato un Natale. Cha lascia i tetti che perdono alle cure della santa vicina che a ogni pioggia va a svuotare il secchio.

Ma questo è il momento per saltar fuori, per invitarmi ad andare al catasto a sistemare cose che quest'estate con un tecnico che mi è costato 1000 euro, il tempo e la voglia, non sono riuscita a risolvere.

Come se L'Aquila fosse dietro l'angolo, come se non stesse in questo momento in stato di catastrofe naturale con l'Aterno che esonda e l'invito a non uscire in macchina se si può farne a meno. Come se io non dovessi far altro che prendere un aereo per Roma, con una macchina che non ho arrivare a Ofena, trovarmi da dormire in albergo, cercare il tecnico e prenderci appuntamenti, andare al catasto che manco so più se sta ancora dove stava e probabilmente no. Come se ciò non costasse tempo e soldi. Che non ho entrambi.

Il tutto detto da gente che sta in pensione, abita a 40 minuti di distanza, non ha famiglia e mi chiedo se abbiano un cazzo da fare tutto il giorno a parte mandarmi copie su copie di documenti catastali con l'invito: controlla sulle tue carte. Si, solo che le mie carte stanno a Ofena, nello stipo a muro della stanza più danneggiata, quella che in qualsiasi momento (e magari con queste piogge è la volta buona), quella che quest'estate ho rinunciato a svuotare perché troppo rischioso. aspetto che il soffitto cada sul letto nuovo comprato due anni fa, sui comò della bisnonna, sulla cassapanca che per anni è stata in salotto dai miei. Sul mio lettino da bambina, troppo piccolo per un materasso normale.

Basta, io ho mandato una lettera a tutti i parenti di cui avevo la mail, anche quelli che non c'entrano, dicendo un po'quello che ho scritto sopra e invitando tutti, visto che a casa non ci sono mai andati, a cogliere l'occasione per riflettere serenamente su cosa ci vogliamo fare. E magari nella riflessione, se è vero che mi sta intestato quello che non è mio, cominciare a farsi il calcolo dell'iCI che ho pagato per tuttia fin dalla morte di zia Filomena buonanima, che è nata nel 1900 tondo ed è morta che era sulla settantina. Un bel pezzo d'ICI, direi.

Adesso attendo risposte. In compenso mi ha risposto la zia cugina ultrasettantenne ringraziandomi per la lezione di vita, che lei è sempre stata zitta e ha subito le peggio fregature dai parenti, anche se sua madre le diceva sempre che chi pecora si fa, il lupo se la mangia.

Insomma, come il tramezzino al tonno e lo scazzo propedeutico, nulla fa. Lo consiglio con affetto a tutti.

8 commenti:

graz ha detto...

***penso che mi farò un tramezzino al tonno***

(non credo sia il caso di aggiungere altro)

Tralascio la casa di ofena ed il coro di parenti-serpenti che mi sale l'ansia. Ti dico solo che millemila anni fa i parenti di mia madre sono finiti in causa per la spartizione di un pezzo di terreno al paesello dal valore infinitesimale e preteso da un'esercito di eredi fino alla settima generazione. Insomma la causa si trascinò per secoli ed alla fine la spartizione fruttò una cifra così ridicola che non valeva nemmeno la pena di incassarla.

Ciò detto niente come due lire sotto il sole per scatenare l'amore in famiglia .....

/graz (felice di essere nullatenente)

LOLA ha detto...

bene! sono contenta che vada meglio!
e sia per il tramezzino al tonno (dire "al tonno" è riduttivo!) che per lo scazzo propedetico prendo nota ,come spesso faccio prendendo spunto dai tuoi post...
bacioni

Anonimo ha detto...

un uovo crudo o un uovo sodo?

Mammamsterdam ha detto...

Crudo, fondamentalmente fai la maionese aggiungendoci tutto il resto. Ieri ho provato con i filetti di sgombro sott'olio al posto del tonno e pure quelli.....

Giorgia ha detto...

Mmmm altro che scazzi, questa è la nuova cura ai mali del mondo!
Eh sono reduce anche io da due settimane di consolazioni a base di tramezzini...

Mammamsterdam ha detto...

Mi sono scordata l'olio, ci manca l'olio per far montare la maionese (di semi + un po'di quello buono saorito).

ziacris ha detto...

Mi scrivo la ricetta e me la metto ben in vista per i futuri scazzi, malumori e beghe con i cognati

mamikazen ha detto...

No, senti, Ba, tu dopo vai in giro per il mondo ad ampie falcate a passare i cetriolini a Sepulveda, a sferruzzare cappellini mentre con la mano sinistra compri salsicce e con la destra il pane (e il cappellino? con i piedi, of course), cucini da sola una cenetta per venti... io invece qui, a un-buco-nel-nullolandia, serrata in casa con il virus a flipper (bimbo piccolo - medio - babbo - medio - babbo - piccolo...) o in ufficio con lo Stregatto come dirigente, se mi metto alla cura del panino poi a primavera, quando riesco a uscire di nuovo, non posso perché non passo più dalla porta.
Però concordo: VIVA I CORI!!!!!!!!!