mercoledì 1 dicembre 2010

Chiuso per incapacità

Avevamo un appuntamento alle 12 per l'agopuntura e poi andare a pranzo, ti ho chiamata diverse volte ma non rispondi, stai bene? Va tutto bene?

Io non so bene cosa rispondere. Va bene? Si. L'influenza pare mi stia passando anche se oggi abbiamo meno 6 e mi tocca andare e venire tutto il pomeriggio e anche domani. Venerdì invece mi sto cancellando il cancellabile, se potessi sparire al mondo sarebbe bellissimo. Magari ce la faccio. Cioè, prima salto la psicologa mia, poi la terapeuta di Ennio, adesso l'agopuntura. Vorrà dire qualcosa?

Il capo è stressatissimo per il lavoro e io non posso aiutarlo.

La casa è un disastro. Noi siamo un disastro. Il lavoro c'è, non c'è chissà. Se c'è, pagheranno? boh.

Hanno fatto l'aggregato a Ofena, dovrei andare a firmare, dovrei cercare almeno di fare una delega, ci sono casini al catasto che non sono riuscita a risolvere quest'estate che ero sul posto e ne avevo voglia e adesso i parenti mi chiedono di sistemare tutto adesso che non ci sono, che non ho i soldi e il tempo per andarci. Ma io non ce la faccio.

Ho lavorato moltissimo il mese scorso, anche in orari faticosi come la sera e la domenica, poi mi sono ammalata e adesso sto pagando il conto all'inverno, alla stanchezza e al freddo. Passerà, l'inverno passa sempre.

Ma io sono preoccupata e stressata per il capo, per me, per mia madre, per la casa a Ofena che ormai non è più mia, per il buco nero che cerca di allargarsi ma non glielo permetto. Però costa fatica.

Ho bisogno di tempo mio, di spazi miei, di recuperare la botta di allegria.

Consigli? Purché non mi facciate uscire di casa.

PS però una cosa bella che mi dà serenità è il coro. Si è capito che nonostante la pigrizia al momento di uscire, i bambini ci vanno volentieri, gli piace, costa un botto ma ce lo regala mamma per Natale.

Questa settimana le ultime prove straordinarie per il concerto di Natale mi hanno un po' scombinata, ma trovo talmente rilassante e terapeutico stare in corridoio con gli altri genitori a sentirli, io con il berretto all'uncinetto per Ennio che i lavoretti rilassano, un figlio alla volta così non devo intrattenere l'altro. E poi andare dal fornaio francese che fa un pane favoloso e dal macellaio all'angolo che ha la salsiccia che piace a Orso.

Oh, sapete che vi dico, io adesso vado a comprare i biglietti per il concerto di Natale, che sarà bellissimo. Già sto meglio, guarda un po' quanto ci vuole poco.

10 commenti:

paola ha detto...

Si', ho un consiglio, pero' ti tocca uscire di casa: offriti un weekend a Bruxelles tutto tuo, senza pensieri, bimbi né marito. Ti capisco, io sono appena uscita da un momento simile (+ o -) e staccare la spina fa bene ;-)
Paola

Anonimo ha detto...

Questa settimana ti faccio una minestra e te la porto a casa!

Bacioni

Donna scorpione

LGO ha detto...

Io a due stanze di distanza avrei un libro di quelli belli e un letto di quelli comodi.
Il problema è la testa, decidere che vale la pena concedersi un pomeriggio di pausa e mandare al diavolo tutto il resto...

luby ha detto...

ho una voragine nera nera anche io in questo periodo...
cosa ti consiglio?
quello che vorrei io...
dei calsini di lana caldi caldi,il divano,un plaid un bel cuscino dietro la schiesa sofficioso e...una doppia dose di cioccolata calda,il tutto imbastito da silenzio assoluto.
ti piace?
a me tantissimo...
ah dimenticavo...un libro,magari anche un pò frivolo tiè!

Giorgia ha detto...

Sbolognare i pargoli a marito/vicina di casa/nonni e spaparanzarsi sotto un plaid con un libro del tutto non-impegnato (io mi rifugio nella letteratura per bambini di solito), una cioccolata calda, un bel film di quelli che aprono il cuore, un lavoretto a maglia a portata di mano, le parole crociate, un sacchetto di biscotti o patatine (preferisci dolce o salato?). Verso sera sostituire la cioccolata con un bicchiere di vino. Alzarsi esclusivamente se scappa la pipì o se finiscono i biscotti.
Ecco la mia prescrizione medica altamente specialistica per il tuo caso!

Silvi@ ha detto...

Non so se l'hammam rientra tra quei modi di rilassarsi e sgombrare la mente che fa al caso tuo. Ma io venerdì ci sono.
Non escluderei neanche un fine settimana da sola o con un'amica da sola da qualche parte. Fosse anche il Belgio, e magari, visto che sei piena di amici, ti viene in mente che non vedi quell'amica/o da tanto tempo che è il caso di farsi vivi prima di Natale.
Comunque sono sintomi da winter blues questi.

cristina ha detto...

se vi fa piacere qui in langa/roero il posto c'è, il vino pure la compagnia anche, metti che vi scappa un giro pre-post natalizio? no perchè se voleste venire a natale vi faccio pagare il biglietto, i miei suoceri lo valgono!!
io ho provato una piccola perversione, un giorno ho fatto venire una signora che ha pulito e stirato tutto! lo so non fa sebtire donnacapacediaccudiretuttoetutti ma 'stiiii caziiii se fa bene!!!!!!!!!!!!!

cristina

Mammamsterdam ha detto...

Carissime, grazie, vi ho dedicato anche il post successivo.

Il fatto è che io in questo momento non è che ho tanto bisogno di un weekend fuori (grazie delle proposte, a parte che ho già la toccata e fuga a Roma domenica) quanto di un po' di tempo per farmi i fatti miei. Cazzeggiare, farmi pagare le fatture vecchie, sistemare casa, fare qualche decorazione natalizia, un po' di sano ordine, disciplina e casalinghite.

Anche cucinare non sarebbe male, ma per questo ho il 10 un team event qui a casa per l'ufficio di un'amica per i quali cucino e servo vino. E proprio ieri un'altra ex vicina mai più vista mi ha chiesto se le organizzo una lezione di cucina sempre per un piccolo team, e si, è proprio quello che ho voglia di fare.

Insomma, il tramezzino al tonno è una mano santa.

ziacris ha detto...

Ehi, mammamasterdam, che leggo? tu che getti la spugna? Tu che ho sempre visto come una roccia, un faro, un punto di riferimento?
Non puoi farmi questo, non ti dico di uscire, sarebbe una violenza troppo grande per te in questo momento, ma ti posso consigliare di parlarne con la metà o, ancora meglio, con la psicologa...

Mammamsterdam ha detto...

Ziacris, non dirmi così, davvero ho questo aspetto da rocciafaro? Mi fa piacere, non me ne ero resa conto.

Però nel frattempo il grosso è passato, resta del piccolo, ma ce la possiamo fare (ce la devo fare).