venerdì 23 ottobre 2009

In turné

Davvero avrei bisogno di alcune ore se volessi mettere giù tutte le belle persone che ho praticato in questi giorni. Due giorni a Torino e una notte a Trento in cui: ho dormito una mattina fino alle 11 senza neanche rendermene conto, chiacchierato fino a notte fonda, ho conosciuto un' infinità molto finita, ma l'iperbole è una figura di stile, di blogger che mi hanno confermato che è proprio vero, se una persona la conosci virtualmente prima e in faccia dopo, non è che ci sia questa grande differenza, comunque ti riconosci e il discorso invece di costruirlo tutto da capo lo porti avanti da dove ti eri interrotto.

Ho rivisto due amiche di Amsterdam remigrate che davvero vedo troppo poco e con cui davvero potrei fare un sacco di cose, a fare lo sforzo di vedersi di più, ma intanto ci siamo riviste perché ci siamo volute rivedere e questo è un inizio.

Ho mangiato un sacco di roba buona ed ho saccheggiato Eataly (scusa capo, ma giuro che è l' unico shopping che ho fatto e farò ed è tutto da mangiare), ho fatto ore di treno e stamattina scendo a Roma cobas permettendo, che Maura mi iperventila da due giorni all' idea che potrei non arrivare per tempo alla presentazione. Ma ci arrivo.

Il caffé Basaglia è un gran bel posto e spero di portarci una serata abruzzese alla prossima. La libreria Rileggo e la presentazione sono state molto carine, con tante persone interessate e una bella chiacchierata. E anche se non sono riuscita ad invitarci le Derelitte, in loro onore la fontana del Nettuno me la sono visitata. Caruccia Trento, proprio da tornarci con calma e con i maschi.

E poi sono arrivata a Roma, saltando su un taxi che si è un po' perso tra i vicoli, ma sono arrivata all' Emporio alla Pace. Che è stato un po' un tornare a casa: abruzzessi i gestori (e a me già l' idea di un Bookstore Bar piace da matti, se poi ha quelle belle poltrone e divano accoglienti in velluto rosso è pure meglio). Abruzzesi gli ospiti, alcuni almeno, parenti e amici gli altri. Mi sono vista in faccia anche se troppo brevemente con tre blogger che pratico da tempo, Animapunk, Piattini Cinesi e Yeni Belquiz, oltre a rivedere Farouche.

E confermo tutto: la Rete, che modo fantastico di conoscere delle anime affini, e incontrarle di persona non fa altro che proseguire la conversazione su altri piani. Ma tanto ci si conosce già.

Poi ovviamente che Farouche si sia scoperta mezza cugina con il Provocatore, che Piattini conoscesse già i miei editori, che tutta un' altra serie di agnizioni non sono mancate ecc. ecc. era anche prevedibile.

Rettifica: non era Piattini, ma ti somiglia un sacco comunque. però l'ho scoperto solo il giorno dopo.

Il che spiega anche la dicitura sullla fascetta del libro: storie e rivelazioni dalla terra del sisma. Rivelazioni, proprio quello che mi mancava, nella vita.

Comunque, grazie a tutti. Quelli che c' erano, soprattutto, e quelli che non c' erano.

12 commenti:

enikő ha detto...

Barbara, sono contenta che la tua turnè stia procedendo al meglio. Allora stasera vieni a Tortoreto?

Anonimo ha detto...

Ma grazie!!! ^_^ Come si dice grazie in olandese??

Ti aggiungo anche io tra i link amici...avevo provato a farmi un blog con wordpress ma stavo ammattendo!!!

Le mie foto le puoi ammirare meglio su www.fotolog.com/etnea73

baci!

VeraMatta ha detto...

scopro ora che sei stata letteralmente due strade dietro casa mia, mannaggiammé non hai idea di quanto mi dispiaccia averti mancata...

Fastifloreali ha detto...

Alla fine credo, che l`importante sia che ti sei almeno divertita....o no?!
Francesca

Chiara ha detto...

L'hai detto proprio bene. Certo, ci sarebbe voluto tanto tempo di più. Ma si è continuato un altro pezzettino di queste strane conversazioni a distanza, così, come se nulla fosse. Ieri sera, raccontando a Nizam, ho aggiunto una parola al mio vocabolario turco: transumanza si dice "yayla". Mi pare proprio una bella parola, no? Ha questo suono di filastrocca che si prolunga come un'eco. Quanto alla presentosa, in Kurdistan c'è un codice complicatissimo sui doni di nozze tra membri delle famiglie coinvolte. Il più bello è un gioiello che la madre dello sposo regala alla madre della sposa: si chiama "prezzo del latte" ed è una sorta di risarcimento dell'investimento fatto sulla fanciulla che,di fatto, migra da un nucleo familiare all'altro. Quanto se ne potrebbe chiacchierare! Comunque grazie a te, per il piacevolissimo tardo pomeriggio.

mamikazen ha detto...

Sono contenta che vada tutto bene. Intanto, non potendo averti di persona, ho messo il libro sul blog... a presto.

Unknown ha detto...

uff.. io non ce l'ho fatta a passare (a trento) ma ero li con il pensiero... l'hai visto? :o)) sono contenta che sia andato tutto bene. basci marisa

emily ha detto...

è stato bello sentirti, mi avete fatto invidia tu e graz.
spero che ci sia un'altra occasione al più presto

LGO ha detto...

Sai quanto mi dispiace non essere riuscita a venire?
Avevo messo in piedi tutta una roba complicata, col marito che è uscito dal lavoro prima apposta per venire a prelevare la prole e portarmi il motorino, poi si è rimesso a piovere ed è saltato tutto.
Mi dispiace :-(((

MNG ha detto...

e quelli, fessi, che c'erano, ma erano troppo timidi????

annathenice ha detto...

Sei uno spettacolo di accelleratore di particelle..... Una sorpresa da togliere il fiato per l'affanno che mi è venuto a leggere in fretta tutte le cose che fai....
Ed io che pensavo di essere l'unica ad avere mille progetti e poco tempo. Ma vedi invece che ci sono donne (e solo donne... eh eh ...) che corrono per i propri 'doveri' e per i propri interessi, e sanno persino trasformare i doveri in piaceri (leggi figli, marito e lavoro).
Certo che siamo un bell'esercito noi donne ...
Complimenti, è un piacere leggerti e tornerò a trovarti.
Anna

Giuliana Cupi ha detto...

Cioè, MAQ, tu eri al Caffé Basaglia??? Fammi capire...
Giuliana