giovedì 16 aprile 2009

Fuga

Ieri, approfittando del sole e perché proprio non potevo far altro in giro ce ne andammo per la città, a fare 1000 commissioni rimandate e mangiare un gelato al Landskroon, che, signore e signori, ha riaperto il banco frigo per la stagione.

E sul Keizersgracht, un po' prima del Rozengracht, ho sentito i rintocchi del campanile della Westerkerk (si, gli stessi che sentiva Anne Frank, per chi ha fatto del diario la propria Bibbia adolescenziale) ed Ennio ha sclerato.

Cioè, si è messo a piangere, che lui voleva andare al giardinetto dietro casa, che chiude alle cinque. Un dramma, perché non la finiva più e io ho cominicato a prendere tutte le stradine sbagliate nel Jordaan, e poi avevo la ferma intenzione di andare da Niemeijer a comprare il pane e chiedere di Alice, che poi ci sono rrivata e il pane l'ho comprato, con un Ennio ce piangeva in bici e un Orso che si ricordava benissimo che sopra c'era il cesto dei giochi e ci si è imboscato.

Alla fine arriviamo a Noord e li scarico direttamente al giardinetto, che come sospettavo, dal 1 aprile chiude alle 18.

"Quando chiude tornate insieme a casa. Capito? IN-SIE-ME".
"IN-SIE-ME"mi ripete un mostro novenne caraibico che sta uscendo in quel momento. Mhhhm.

Non ci posso credere. Siamo a casa armi e bagagli, sono solo le cinque ed ho un'intera ora di pace per cucinare, fare e disfare e piegare un paio di lavatrici e asciugatrici, quelle cose odiose che le madri però, basta che le possano fare senza interruzioni e senza deadline, manco un pomeriggio alla beauty farm, che noi madri è così che siamo, delle povere fesse.

Poi decido che posso anche fare pasta e broccoli e vado a comprare il broccolo. E rientro e vedo arrivare Ennio sul marciapiede, da solo.
"Dov'è Orso?"
"È andato al giardinetto della pizzeria di ieri, io gliel'ho detto".

Vorrei dire che sono balzata come una furia sulla bici per recuperarlo, che questa è una fuga vera e propria, stiamo parlando di un altro isolato, di uno stradone da attraversare, anche di un bel pezzo di strada da fare, insomma, se Ennio non me lo avesse detto lo avrei tranquillamente cercato un paio d'pore da tuttaltra parte.

Invece lui è lì. Lo chiamo, parcheggio la bici, mi tolgo le scarpe e gli vado incontro sulla sabbia con il passo e tutto il body-language della madre che non ti ammazza, ma solo perché ciai culo.

Con calma gli spiego che doveva tornare alle 18 insieme al fratello, che nessuno gli ha detto che poteva stare lì e che attraversare lo stradone è pericolosissimo. A letto subito e niente computer fino a domenica. Con altrettanta calma non si manco impressiona.

Pi a casa lo ignoro e mi metto a cucinare, lui decide di piangere e ci accordiamo che se va subito sopra a mettersi il pigiama può mangiare, prima di andare a letto.

Poi lui rivolta la situazione decidendo che deve mettersi il pigiama da Batman de fratello e si spoglia da solo (questo si) e me lo porta giù, e non riesce a metterlo e lo aiuto, e sta con me in corridoio mentre gli aprlo dalla cucina, purché non vada a vedere i cartoni di Tom 7 Jerry, perché è in castigo.

"E allora devono multati, mamma sai? Se fai così ti multano".

Poi gli spiego che davero quella strada è pericolosa, se ha attraversato sulle strisce (col cavolo e lo so, so che strada ha fatto e so che arrivare alle strisce è tutta una deviazione che ti eviti se puoi attraversare dritto).

"Ma io ho guardato bene e non c'era niente macchine".

Poi gli chiedo di aiutarmi ad apparecchiare, e comincio con le posate, e non lo rivedo più, ma si mette da tavola a guardare il csrtone sul computer, come se la dstanza annulli un attimo la trasgressione al castigo.

Poi mangiamo e mangia bene, nonostante insista che il verde nella pasta non gli piace. Ennio invece dichiara di amarlo moltissimo, ma mi lascia mezzo piatto, che comunque era un piattone.

Io non mi illudo neanche per un secondo che questa sia l'ultima fuga di Orso, tutt'altro. Mi ha appena rotto un dogma, con cui mi consolavo finora: che a lui piace andarsene per spirito di indipendenza, ma mai troppo lontano per prudenza. Adesso so che devo cominicare a cercarlo più in là.

Ma se almeno ci mettiamo d'accordo che la prossima volta prima passa da casa se vuole cambire giardino e poi ce lo porto e lo vado a riprendere io, questo secondo me è già un passo avanti.

D'altronde, mi sento più tranquilla qui con gli stradoni, le giornate lunghe che tutti sono in strada o in giardino, con tanti bambini che stanno da soli in strada e Ors che n fondo conosce queste due strade e a casa ci sa tornare, che sull'isola, con tutte le barche e i canali.

Perché una chip con GPS sottopelle non posso fargliela impiantare, anche se vorrei, ed è meglio allora che mi diventi lui un po' street-wise, che in fondo lo so da quando ha 7 mesi ed è andato al nido la prima volta, che questo mio figlio alla fine se la sa tanto cavare da sé. solo, ecco, preferirei mi avvertisse su quale parte di mondo intende andare ad esplorare di volta in volta.

8 commenti:

strega reticente valverde ha detto...

Come ti capisco cara, pur non avendo figli... perchè da piccola ero come il tuo Orso! Nei racconti familiari si tramanda (fra i tanti episodi)la storia di una fuga epica : avevo 4 anni, si era al mare a San Giuliano (vicino Rimini)era appena nata la mia sorellina e con i miei c'era pure una cugina di 16anni, ebbene io riuscii a scappare dall'attenzione di 3 adulti!e mi cercarono una giornata intera, allertando pure polizia e bagnini...si credeva che fossi annegata! Macchè: da vera esploratrice ero svicolata via e mi trovarono 3 km. più lontano, in mezzo alla campagna incolume e affamata! Non oso pensare come feci ad attrversare strade ecc... io non ricordo nulla, ma capisco perchè mia madre aveva i capelli bianchi se pur giovane!;))
ti auguro che Orso sia meno avventuroso...
un abbraccio solidale , val

EricaML ha detto...

oh mamma sti bimbi ci fanno perdere 10 anni di vita alla volta

PaolaFrancy ha detto...

aiuto ... !!!
conosco un pochino amsterdam e ho presente le strade che hai nominato ...
stradone o no, il pensiero che i nostri figli comincino a vagare da soli per la città fa trooooppa paura! e poi a 9 anni è proprio troppo presto. però mi piace il suo spirito, così avventueriero e poco mammone ...
dai, che l' estate prossima va a fare l' inter-rail e tra due anni parte per il classico anno sabbatico in gio per il mondo del dopo università ... solo che lui lo farà dopo le elemetari ... cambia poco, nooooo??????
paola ( la margherita e il lappio )

orma ha detto...

Che bello poterli lasciare ai giardini da soli!
Qui è ormai solo un ricordo della mia infanzia a Milano.

Mammamsterdam ha detto...

Paola, la cosa peggiore è che ne ha 5 di anni. A nove, pur avventuroso, spero sia più furbo e meno testone.

Comunque le strade che dico non erano quelle in centro, ma ad Amsterdam Noord, in fondo un paesone, dove abitiamo.

alleg67 ha detto...

che fortuna, cioé che puoi lasciarli giocare nei giardinetti, io non posso lasciarla sola neppure un secondo, e nemmeno fuori casa, per cui..
certo pero' che é temerario, sei una grande!!

Rabb-it ha detto...

Tosto il piccolo!

Ah... la tua parrucchiera sa già di quale nuance deve farti il colore?

(Lo so è infima la battuta, ma pensando ai capelli bianche che le creature fan venire, anche leggendo gli altrui commenti, non ho resistito)

^_^

Un solidale abbraccio da una che non ha bimbi, ma che quando ne deve sorvegliare qualcuno suda freddo finché non sono di nuovo sotto la tutela genitoriale, Eh sì...non potrei proprio far la baby sitter, proprio no.

^_^

extramamma ha detto...

Il pezzo sulla lavatrice/asciugatrice sembrava la mia domenica di ieri. Anche quello" gli chiedo di apparecchiare e poi non lo vedo più" e pure "niente computer/cartoni per una settimana!"
Unica differenza che le mie non scappano ma fanno un sacco di altre cagate!
Baci xxxxp
qui cmq streetwiseness zero, speriamo imaprino un pochino!