lunedì 12 maggio 2008

Al mare, al mare (versione famiglie)

(Vi avverto che questo è un post davvero lungo, però ci sono diverse foto e secondo me comunque è interessante per chi si vuole fare con il bel tempo anche un po'di mare e di dune e riserve naturali vicino Amsterdam. E poi è uno spaccato socio-antropologico sugli olandesi, che non guasta manco quello).


Supero faticosamente la terza e ultima duna, quella tutta di sabbia che è meglio camminarci senza scarpe, se la sabbia non scottasse, trascinandomi avanti un Orso esausto dalla camminatona. Gli altri sono andati tutti avanti, che Orso per l'ennesima volta mi ha chiesto di togliersi i sandali per spazzolar via tutti i sassolini e stecchi che ci si sono infilati.

Improvvisamente, alzo la testa stracca e vedo un sacco di mare blu tutto intorno davanti a me. E dietro, tutte le dune della riserva ricoperte di erba dura a ciuffi e mirti.

"Orso", faccio, "guarda c'è il mare"

Alza la testa, sbalordisce e si avvia per la discesa cantando:
"C'è il mare. Mare. Mare. Mare."

Ecco, solo per quello la scarpinata la rifarei (mi tocca comunque al ritorno).

Perché è così, uno fa figli e la vita cambia. Dovendo prenotare la babysitter, col cavolo che uno dopo il lavoro fa la botta di vita di andarsene al mare. Però ci sono altri vantaggi. al mare ci vai con i bambini.

Il cuginopreferito, dopo essersi lasciato con l'ex-fidanzata fatua, ha sofferto un paio d'anni e poi ha conosciuto Ilse, che è una santissima donna e un tipo completamente diverso dalla ex. Fanno sempre la coppia dorata che se la spassa, escono spessissimo, fanno sport, non c'è mai un weeekend in cui siano reperibili, vanno tutti gli inverni a sciare e in estate da qualche altra parte, in zaino e sacco a pelo, ma vanno in luoghi lontani.

Abbiamo tentato di vederci per fare giochi da tavolo insieme, lo scorso annno, contando sul fatto che erano incinti e forse un pelo più stanziali, macché. Il primo buco era dopo settimane, e lo abbiamo acchiappato al volo. Poi all'ultimo momento ci veniva pure male, ma non abbiamo osato disdire. che gli appuntamenti, anche tra amici carissimi, qui vanno così e bisogna abituarsi (sarà per questo che a un certo punto mi ero coltivata un gruppetto di amici italiani simpatici con cui improvvisare cene last-minute almeno 3 volte alla settimana. Poi dicono che gli stranieri non sono capaci di integrarsi).

E così quest'anno, che c'è anche la gnoccola di 8 mesi, vediamo che nonostante tutto sono bravissimi a mantenere il lifestyle di sempre. La gnoccola va al nido un paio di giorni alla settimana, un giorno papà lavora da casa (e diventa sempre più difficile lavorare, adesso che dorme di meno e interagisce di più) un giorno ce l'ha libero mamma con il part-time e gli altri due giorni ci pensano i vari nonni e la zia a turno. Grazie alla grande consuetudine con i nonni, i disgraziati quest'anno sono di nuovo andati a farsi la settimana bianca da soli, affidando la gnoccola alla nonna materna.

Pare che la gnoccola sia stata benissimo, la mamma ha patito molto più di quanto pensasse (meno male, ero divisa tra invidia e critica costruttiva non richiesta a tale notizia). Però ci sono andati e a differenza mia che affido da sempre i figli ad altri per poter lavorare, loro lo fanno anche per divertirsi, e alla lunga secondo me premia di più. Sono meno stanchi e sempre entusiasti di stare con lei e farci cose carine.

Comunque quest'anno, anche da parte loro è saltato fuori il nome magico: Bakkum. Hanno ottenuto una piazzola a Bakkum, il campeggio al mare di mezza Amsterdam.



Ora, c'è da dire che io sono due anni che sento parlare di Bakkum. Bakkum non è semplicemente un posto, è un luogo dello spirito. Nato dietro le dune della riserva naturale del Noord Holland, era inizialmente un luogo per far respirare aria buona ai poveri, poi è cambiato diventando il campeggio dei poveri e poi è cambiato ancora diventando il campeggio misto, di chi va lì che altre vacanze non se le può permettere, e di tutti i fighetti che prima andavano in sacco a pelo a farsi la Ruta Maya in America centrale, poi fanno figli e scoprono il piacere del campeggio a tutta stagione.

Ci sta persino Femke Halsema con i gemelli, la segretaria del partito che il capo vota da sempre (Femke ha la nostra età ed ha avuto questi due gemelli che avranno l'età di Orso o giù di lì, ed è stata la prima parlamentare a non fare mistero di quanto fosse stroncante coniugare due bambini piccoli che non dormono e stanno spesso male, con un lavoro pesante come quello del politico. Per fortuna il marito ha un lavoro che può gestirsi meglio e la vita quotidiana dei gemelli la organizza lui, li porta all'asilo e sta a casa i giorni che non ci vanno. Solo per questo la amo e la voterei, se potessi, perché ha una famiglia da gestire insieme al lavoro, come tutti, e sa quindi benissimo come vive il resto del paese figliomunito).

L'anno scorso poi sono state contagiate dal virus Bakkum anche Elly e Monique, che avevano superato varie liste d'attesa e ottenuto una piazzola su cui mettere un caravan. Come molte cose in Olanda, non basta avere la possibilità di pagarsele, devi anche superare la lista d'attesa. Perché poi, chi una volta ha passato un'estate a Bakkum con i bambini non si schioda più.

Funziona così: verso Pasqua il campeggio apre: ci sono un tot di giorni per piazzare il proprio alloggio: chi pianta una tendona militare del negozio di residuati bellici e poi se la decora, chi compra uno chalet in legno da giardino e ci piazza un rinfozo in telo impermeabile sul tetto, chi parcheggia un caravan o una roulotte, magari con annessa tenda davanti. A fine stagione si sgombra tutto e chi intende tornare affitta un rimessaggio dal contadino nei paraggi che, compreso nel prezzo, ti viene a tirare il caravan o roulotte con il trattore e te lo riporta la primavera dopo, prima di mandare le mucche al pascolo.

Allora è dall'anno scorso che si parla di andare una settimana o anche un paio di weekend a Bakkum a trovare Elly e Monique, i bambini giocano insieme, le madri arrivano il venerdì sera e passano tutta la notte a giocare ai Colonisti di Catan, i padri arrivano il sabato mattina con la prole e si va al mare, si cazzeggia e si fanno barbecue. Mai fatto.

Poi nel corso dell'anno scolastico si scopre che metà scuola ha una piazzola a Bakkum, magari in società con degli amici e si va a turno. Ora, la nostra è una scuola piccola, ma rende l'idea. Poi appare, sempre la scorsa primavera, un articolo su un paio di campeggi storici in vari punti di Olanda, quelli frequentati dai burini che stanno giorno e notte con lo stereo a palla e che ci vanno da generazioni e si seccano se arrivano persone diverse, e quelli frequentato dagli intellettuali che siccome approfittano delle vacanze per leggere, sono un po' più silenziosi e quelli misti dove gli intellettuali cercano di creare comitati autogestiti che stabiliscano regole contro i decibel dei burini. E alla voce Bakkum c'è la foto del caravan decoratissimo di una che abita nel nostro quartiere, e che a figli nel nostro asilo e scuola.

Poi quest'anno salta fuori che anche cuginopreferito e Ilse hanno conquistato una piazzola e ci hanno messo un rimorchietto con tenda dei genitori di lei. Non si scappa, ieri ci siamo andati nel pomeriggio.

La mattina io e i mostri allo zoo, che è il penultimo giorno di vacanza e manco li ho visti. Allo zoo spuntino di patatine fritte e Chocomel (Orso insiste per una Pepsi, va bene, cedo per la prima volta, altrimenti si frega la mia).

Papà ci preleva e senza code, che ci sono già state la mattina, verso le 2 andiamo a Bakkum. Il parcheggio visitatori del campeggio è stracolmo, attendamo pazienti mentre papà va a percheggiare altrove. La strada per arrivare era piena di alberi e circondata dal verde. Anche il campeggio è così. Poi con zio andiamo verso la tenda e incontriamo per caso Monique.

Ennio si guarda intorno per vedere se c'è qualche suo amico e comincia a fare la lista: c'è Anna, c'è Ella, c'è Yael, c'è Tjeerd. Anche Ramses e Ismael, gli ricordo io. Ah già, è vero.

La tenda degli zii sta sotto un alberone, davanti un plaid coloratissimo con cuscinoni per la gnoccola che ci gattona sopra. Di fronte il caravan di 2 o 3 bimbe, con tanti giocattoli carini che gli gnorpi si precipitano ad esaminare, mentre il padre delle bimbe tenta di avvitare un tavolino.

I vicini a fianco hanno messo fuori un tavolone gigantesco con ombrellone e ci stanno seduti in 7-8. Un po' più in là, e si ripete ad intervalli regolari, il rubinetto dell'acqua.


Ci carichiamo delle cose essenziali a andiamo in spiaggia. Per arrivarci sono un kilometro abbondante di strada trafficatissima da pedoni e ciclisti con carrettino a rimorchio e di boldercar, ovvero i carrettini di legno a quattro ruote con una stanga per tirarlo, usato per trasportare bambini e roba varia da spiaggia o da picnic. Alcuni pischelloni hanno anche uno skelter, macchinone a pedali a uno o due posti formato formula 1.



Insomma, prima siamo saliti sulla piattaforma rialzata del baretto per bere una cosa, e visto che non avevamo pranzato, per farci un paio di frittellone (pannekoek naturel con zucchero a velo e sciroppo per i mostri) panino al salmone e cozze con patatine fritte. I bambini hanno scoperto di essere capaci di saltara dalla piattaforma a oltre un metro di altezza, noi abbiamo guardato con il patema, io segretamente orgogliosa, il capo con disapprovazione che lui già prevede in quanti modi possono farsi male.

Poi abbiamo montato la tenda da spiaggia, che causa vento qui si usa al posto dell'ombrellone e pesa nulla (costa dai € 5 ai € 10 in posti tipo blokker, Xenos ecc). Ha la forma di mezzo igloo.

Siamo stati al sole, i bambini sono corsi avanti e indietro nell'acqua gelida e mucillaginosa (mai visto prima, ma quest'anno la trovo più pesante e verdastra) e hanno cstruito castelli e forti. Orso ha trovato una pozza un po' indietro di acqua poltigliosa di alghe marce e si è coperto mostruosamente di verde, per poi urlare dal freddo mentre cercavo di ripulirlo in mare.

Verso le sette di sera siamo tornati indietro, mentre proprietari di cani e alcune famiglie con adolescenti stavano giusto andando. Abbimo superato tutti i cancelli che separano i vari sentieri per escursionisti dal sentierone per la spiaggia. abbiamo scoperto che il povero Orso aveva una vescicona mostruosa sul piede e i sandali non li poteva portare, l'erba gli faceva male, l'ho portato un po' in braccio e mi ha ingiunto di camminare piano che gli veniva la nausea.

L'ho mollato al padre che se lo è preso sulle spalle fino alla stradina pavimentata dove poteva camminare.

Poi abbiamo cenato al ristorantino della piazzetta dei negozi, di fronte a un bellissimo galeone di legno munito di scivoli, palo dei pompieri e sabbia tutto intorno, pieno di bambini. ecco, i ristoranti con vista sulla piazzetta giochi, non ce ne sono mai abbastanza secondo me. Motivo in più per andare a Bakkum. E c'erano anche la pescheria in cui prendere pesce fritto, la gelateria e una serie di altre botteghine.

Poi, a buio fatto, abbiamo camminato per un sentierino tra gli alberi fino al parcheggio e per la strada il capo si è chiesto ad alta voce se una piazzola a Bakkum non fosse qualcosa per noi.

No, ho detto, perché la prendi per tutta la stagione e io in estate voglio andare in Italia. Ma quest'anno che stiamo traslocando, in Ityalia non ci andiamo e possiamo andarci una settimana o due. O possiamo fare a scambio i prossimi anni con qualcuno dei nostri amici, gli prestiamo la casa in Italia per due settimane e noi andiamo nel loro caravan. Ma ad agosto posiamo andare una settimana o un paio di weekend semplicemente in tenda e stare con i vari amici.

Che il virus di Bsakkum adesso ha preso anche me, dopo ieri, ma per me le vacanze al mare sono l'adriatico. Preferisco la mia mucillagine verdastra e calda, a quella gelida e sabbiosa del mare del nord. e c'è un limite alle patatine, pannenkoeken e pesce fritto che posso ingurgitare in una vacanza.

1 commento:

Roberta Filava ha detto...

finalmente riesco a leggere i tuoi ultimi post..una bella fotografia d'olanda come a solito, ma guardati un pò il nostro mare d'abruzzo; ho dedicato a te il mio ultimo post, non me ne volere, erano giorni che volevo postare la foto che vedrai fatta il 25 aprile!
baci
roberta