sabato 5 gennaio 2008

sforzi educativi

Oggi ho fatto il mio primo tentativo serio di farmi aiutare a pulire dagli gnorpi. Gli ho chiesto di togliere da terra tutti i giocattoli perché il legno del pvimento andava lavoato da un non meglio indentificato strato appiccicoso accumulatosi in svariate ere geologiche.

Con un po' di insistenza Ennio mi ha aiutato a riordinare, a lavare le spugne della lavapavimenti tecnologica, esaltandosi per tutti i pezzi di lego e altri ammennicoli che riemergevano da sotto i divani e il cassettone. Orso è rimasto a leggere sul divano, dicendo "non posso mettere in ordine" e solo dietro reiterate minacce di buttar via tutto ha accettato di mettere a posto l'auto della polizia e il camion dei pompieri nello scaffale.

Sarà il carattere, l'età, o il fatto che dal mio secondogenito accetto più cose?

Comunque sono tanto, ma tanto, ma tanto orgogliosa di Ennio, spero di non farne il mio schiavetto preferito (mah, non so se c'entra, ieri gli spiegavo cos'è un gatto a nove code - stava nella lista dei termini pirateschi nel libro-veliero- e stamattina gli ho spiegato l'elettricità in un prezioso momento sul divano prima che si alzssero gli altri).

Forse devo cominciare a fare discorsi seri e dare spiegazioni scientifiche anche ad Orso. Magari non si sente preso sul serio.

Ah, noi madri moderne, a gestirci il dubbio sistematico.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

arrivo daeiochemipensavo.
devi essere una bravissima mamma . a te e ai tuoi Orsi tanti auguri per un bellissimo 2008. ciao
lucetta

Mammamsterdam ha detto...

grazie Lucetta, anch'io a volte lo credo, poi ci sono sempre i maledetti dubbi, ma vabbé, evidentemente un genitore che si mette in discussione in qualche modo si risolve. Poi sono così orgogliosa dei miei bambini, ci divertiamo tanto, che quando se ne escono con una delle loro battute bellissime mi riconsolo. Avrò fatto tante stupidaggini nella vita, ma un paio di cose mi sono anche venute benissimo. (Che banalità, noi madri, quasi come i tifosi di calcio: non sappiamo parlare di altro).