venerdì 24 aprile 2009

Ricapitoliamo (moi)

Allora mettiamola così, in dieci giorni molto scarsi e con l'aiuto di tutti i miei amici e compagni di mille avventure ho messo insieme un evento che a voler buttare, solo di spese vive poteva costare un 30.000 euro. E mi sto tenendo stretta. Noi l'abbiamo fatto a costo zero.

È venuto bene. Non mi sono stressata all'ultimo minuto, ho delegato quello che potevo delegare, mi sono incazzata a quattr'occhi con coloro con cui lo potevo fare per sfogarmi, mi sono presa un mare di soddisfazioni. È andato bene praticamente tutto.

Le persone che per me contano sono venute, hanno partecipato e aiutato. Ma già la sola presenza di quelli che c'erano per me vale milioni. Ho conosciuto in questa circostanza altre persone generose e spaventosamente in gamba. Ho imparato come si gestisce la Marghe (ovvero, affidandola a Ruvy), che non ha bisogno di essere gestita, ma assecondata, come tutti quelli che fanno cose bellissime.

Il capo è una meraviglia della natura. Proprio oggi ne ho tessuto un peana al mio bastardo preferito che stava impacchettando lampade e attrezzature che avrei dovuto portargli alla chiesa. Il bastardo mi ha assecondata di cuore, che anche lui pensa esattamente lo stesso di sua moglie.

E vedere come la fotografava dal balcone innamoratissimo (quanto possono raccontare gli scatti di una macchinetta), mentre lei con un repertorio di 4 canzoni gli ha suonato e cantato esattamente quello che pensa di lui, beh, sono cose belle.

Insomma, tutti loveandpeace, a parte l'incazzatura con il ristorante in cui siamo finiti, in cui ci hanno trattato a pesci in faccia, ci hanno rifiutato il dolce e fondamentalmente fatto capire che potevamo tranquillamente toglierci dai coglioni alla modica cifra di 211,50 euro.

(Si tratta, lo ricordo, di Casa di David, un posto che sono riuscita ad evitare per i 12 anni che sono vissuta ad Amsterdam e così spero anche di voi. Che se ci andate in comitiva vi spalmano su tre tavoli in tre punti diversi della sala e se ti sembra che si potrebbe fare una tavolata, ti dicono di far pure da te).

La cosa più bella sono state le benedizioni dei tre vigilantes surinamesi, che secondo me mi assolvono dai prossimi trent'anni di cattiveria. E come mi metto a piangere io mentre recito riducendo la sala in lacrime, forse dovrei brevettarlo.

Sono venute due radio a intervistarci durante la serata, le 2 TV hanno dovuto rimandare con dolore che è morto stasera Martin Bril, uno scrittore e giornalista che seguivo volentieri e mi dispiace pure che adesso la sua saga di Evelyne, un feuilleton non me la finisce nessuno.

In precedenza ne avevano parlato 2 o 3 riviste nazionali e un paio di radio e TV. persino l'ometto della copisteria, che quando ha letto il testo del cartellone che volevo stampare mi ha fatto: ma siete voi, l'avevo sentito in radio, e poi mi ha fatto lo sconto.

Una domanda sorge quindi spontanea: ma le istituzioni italiane dov'erano? Che l'istituto italiano di cultura il giorno dopo il nostro comunicato stampa battezza un concerto a fine maggio dei Solisti Veneti da tempo programmato come commemorativo per il terremoto, per poi, due giorni dopo, al volo, rimanda un mailing in cui oltre a ricordarlo di nuovo, annunciano per la stessa serata che da noi, una serata di film vecchi come il cucco raffazzonata da matti. Cosa che fanno sempre, ma plateale come stavolta mai.

Comunque il presidente dell'università c'era. Mezz'ora sola, che nessun olandese in quel tipo di funzioni ha un buco libero per i prossimi tre mesi, ma lui l'ha voluto trovare.

E quindi le soddisfazioni, anche finanziarie, ci sono tutte, il notaio ha vidimato e monitorato quello che doveva, il capo mi ha sorpreso con effetti speciali comprando all'asta un'opera di Roberto Caradonna, un artista che conosco e ammiro da tanto, e cosa posso mai voler di più?

Ha ragione Carla, qualcuno ci ha tenuto la mano sopra la testa. Praise the Lord. E io, se c'è crisi, posso sempre riciclarmi come organizzatrice di eventi. Che con le perle che mi ha prestato Marina, faccio un figurone.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

congratulazioni !! son molto contenta per te !! brava!
eli da cork

farouchegrande ha detto...

che bello.

belli voi, bella l'organizzazione, belli gli olandesi che certe cose le capiscono, magari pure che l'Italia ognuno la rappresenta come può o come deve, e chi non rappresenta così vuol dire che tanto rappresentante poi non è.

e che bella anche l'Olanda, dove se muore uno scrittore ne parlano (e ampiamente) in apertura di telegiornale, chissà mai che a qualcuno venga la curiosità di mettersi a leggerlo. non per dire, ma io ne sarei orgogliosa, di essere cittadina di un paese così.

graz ha detto...

Brava!! non avevo dubbi.

E, al solito, mi spiace non essere lì.

Per la casa della cultura, ho trovato un post stamattina che ho linkato da me. Non so chi siano questi della vostra casa della cultura ma il post di Angela descrive bene un tot di italiani che oggi vanno per la maggiore. I tuoi accenni me l'hanno ricordato. Che sconforto.

Bravi. Bravi. Bravi

/graz

Paola ha detto...

Non sono riuscita a venire (peccato!) ma mi fa molto piacere leggere questo resoconto!
Complimenti e congratulazioni, sembra proprio che siate riusciti in un miracolo organizzativo.

Continuerò a evitare quel ristorante (anche perché sono riusciti a farsi cazziare sulla preparazione del cibo dal mio fidanzato americano, che proprio purista a riguardo non è) :)

emily ha detto...

brava bravissima, nn capisco come fai a fare tutte queste cose, ma conoscendoti so che l'energia ce l'hai dentro a fiumi!!!
avete atto tanto, potete essere orgogliosi tutti.
brava bravissima!!!

mamikazen ha detto...

Brava Ba, bravo il capo, bravi tutti! :-)