mercoledì 8 aprile 2009

Ordinaria amministrazione familiare

Il cerchio alla testa continua, oggi mi hanno telefonato da Radio Noord-Holland e poi nel pomeriggio sono venuti a filmare per il notiziario delle 18. volevano sapere della nostra azione di raccolta fondi, che ci stiamo sbattendo da paura, ma ancora nulla di fatto.

Manca una sala che ci ospiti e una data, per il resto si sono offerti in molti, anche il Toneelgroep Amsterdam, la migliore compagnia teatrale del paese verrebbe a recitare dei brani dal loro spettacolo Rocco e i suoi fratelli.

Ma con due bambini in casa continua anche la vita quotidiana. stamattina, all'ultimo momento salta fuori che dovervano portare a scuola due coperti sani per la colazione di Pasqua che fanno domani nelle classi.

A parte che noi stessi mangiamo in servizi arrabbattati, che per comodità ancora non apro le scatole che andranno in cucina. Ma lo scorso anno avevano fatto delle cose bellissime e decorative e mie ro vergognata e non avevo neanche un tovagliolino carino, mica potevo dare quello dei pirati?

Alla fine ho riesumato una tovaglia gialla che avevo comprato e l'ho ritagliata in due tovagliette e due tovaglioli che ho sfrangiato. on i timbri ho fatto scrivere a Ennio sul suo, orso ha rifiutato e suo padre ha completato l'opera aggiungendo gli adesivi in gommaschiuma.

Poi oggi, colloqui con la maestra interrotto 18 volte, non era giornata, ma ho visto le decorazione da tavolo pasquali che hanno fatto i bambini e se domani ritrovo una tovaglia gialla gliela faccio decorare da portare per la colazione pasquale domenica dai nonni, lo facciamo venerdi, che la scuola è chiusa e mi devo inventare qualcosa per la mattina. Pomeriggio, via crucis educativa alla chiesa di San Nicola.

Poi pomriggio dietro al computer mentre io rispondevo a telefonate e e-mail, mi facevo filmare. Alle 16 ho chiuso tutti i boccaporti, il cerchio alla testa era feroce, li ho mollati davanti ai cartoni e sono andata a dormire.

Alle 19, quando comunque avevano già sbafato tutti i ghiaccioli in frigo, lo yogurth da bere e non so cos'altro, li ho ingozzacchiati di minestra solida di cicerchie, orzo e pomodoro, siamo andati a letto, ci siamo guardati da youtube tre versioni del barbiere di Siviglia bravobravissimo, l'ouverture della gazza ladra diretta da Abbado e poi nanna, in ritardissimo.

Poi mi ha chiamato mia madre depressissima: con la seconda scossa la casa del vicino è scesa nella stanza dei miei zii, quella dove lei per comodità aveva messo gli archivi di famiglia e alcune cose a cui teneva e che voleva avere vicino all'ingresso. I vigili hanno dichiarato inagibile la casa.

"Per la seconda volta in vita mia ho perso tutto". Era depressissima, per fortuna ha parlato con le sorelle, ha potuto piangere, e si è un pelo rasserenata.

Io invece ancora non riesco a piangere, anche se c'ero molto vicina al telefono con Carla Regina.

Carla è stata la prima che in chat, in piena notte di lunedi mi ha chiesto di fare qualcosa. Da allora il paio di cose sporadiche che ci diciamo ci fanno rendere conto di essere in maniera spaventosa sulla stessa linea, è come se pensassimo contemporaneamente. Lei un terremoto lo ha già vissuto, e per questo la cosa la tocca.

E mentre pensavo che mi piacerebbe chiudere lo spettacolo, in qualsiasi modo lo struttureremo, con un girotondo di Rocca di Mezzo musicato dai Discanto, facendo fare il girotondo a pubblico, attori, musicisti e partecipanti vari, mi è venuto da piangere. Ma a metà.

Se fosse sesso, lo potrei chiamare coito interrotto.

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