venerdì 10 aprile 2009

Funerali, pompini e schedature

E meno male che non mi è venuto in mente di nominare la Carfagna, stasera in radio, sennò ero rovinata. Che i pompini politicizzati, anche gli olandesi sono capaci.

Insomma, cercavano qualcuno stasera per il programma radio Standpunt Café, una mezz'ora imperniata su due argomenti con tre ospiti, seduti a tavolino al baretto della radio. E gli amici hanno segnalato me, che ormai ci ho preso gusto e ci sono andata di corsa.

Cioè, era relativamente presto, dalle 18:30 alle 19. Mi potevo portare i bambini, che si sono poi divertiti tantissimo a guardarmi in tv (non ho idea di cosa gli abbiano propinato) e a giocare ad acchiapparella con Peter, un ragazzo carinissimo della redazione.

Eravamo comunque già vicino alla stazione, perché alle 15 eravamo alla via crucis nella chiesa di san Nicola, ma alla terza caduta dalla croce ci siamo eclissati discretamente, prima che me la realizzassero i miei figli, la via crucis, a me.

Siamo stati a mangiare il gelato, al luna park sul Dam e ci siamo fatti un giro di ruota panorami della la città da così in alto, poi in un pomeriggio di sole quasi estivo, che non so quanti sandali birkenstock non ho visto, in prevalenza argento.

Ma divago. Comunque dopo un paio di altri giri di giostra e prima dello zuccherone filato rosa e giallo ("Ma quello piccolo è questo?", "Si") che me ne hanno lasciato metà e potevano almeno offrirlo a tutti quei turisti che me li fotografavano o se li indicavano, due palle di zucchero filato con un bambino invisibile dietro, e Orso che annunciava, tenendo un'estremità del bastone per mano
"Mamma, guarda, lo mangio come un arrosticino" e chiudiamo la parentesi abruzzese, mi chiamano per confermare e via in stazione, che sono mesi che mi angosciano per farsi un viaggetto in treno, e quindi stavolta ce li ho portati. Con la scusa della radio, che noi m,adri multitasking, come riuniamo noi l'utile con il dilettevole.

Il programma aveva tre ospiti: Paul Depla, assessore laburista a Nimega, Anneke Verwijs, assessore a Rotterdam per la sinistra verde (il partito che voterei, se avessi diritto di voto, che amo la loro segretaria generale) e moi meme, più il presentatore.

Gli argomenti: la criminalità tra i giovani antilliani è un tale problema che alcune città avevano inserito la schedatura etnica. adesso, siccome è anticostituzionale ed illegale devono smettere, Rotterdam vorrebbe prosguire e il partito della signora Verwijs è prevedibilmente contro, a Nimega il Depla sosteneva che ha aiutato moltissimo perché a quel punto subentravano tutta una serie di iniziative per rimettere in formazione e al lavoro questa gioventù sbandata. Io sono contro per principio e visto che la prova l'hanno fatta, mi dimostrino prima che ha avuto effetti positivi.

Altro argomento: le note polarizzazioni in Italia riescono a tacere in questa giornata di lutto nazionale? Come vivono il lutto gli italiani? (o almeno credo fosse questo che volevano sapere, che io mica l'ho capita bene la domanda, infatti ho risposto meglio all'altra).

Hanno aperto con me: signora Summa, se cominciassero a schedare i suoi figli com mezzi italiani, cosa direbbe? A parte che si fa fatica, che hanno un cognome olandese e due facce da patatari, ma sono contro a prescindere, come lo sarei se in Italia me li schedassero come olandesi. E non ci scordiamo dove ci ha portati questa cosa durante la seconda guerra mondiale (che per via della registrazione della religione gli ebrei sono stati deportati con grande senso del dovere senza manco porsi un problema, il che è un po' la vergogna nazionale e punto debole dei batavi, e io che sono bastarda dentro lo so e l'ho detto apposta).

Poi la solita manfrina prevedibile, il Depla che chiedeva alla Verwijs allora perché la discriminazione positiva si e quella negativa no? e lei che diceva, perché in quella positiva non si applica l'Indice per ragazzi a rischio in cui li valutano per supposta pericolosità, e allora come si fa ad aiutarli se non li schediamo, aiutateli come persone e non come gruppo, che stigmatizzi un gruppo inutilmente, dicevo io.

In fondo qual'è il problema? Il comportamento criminale o l'etnicità? se è il primo, scheda il criminale, così lo segui anche se trasloca continuamente per tutta l'Olanda da un parente all'altro e vedi che lo ritrovi, e non schedare un gruppo di cui, il comico antilliano citato in apertura dice: il 13% criminale? E allora, che mi dite dell'onesto 77% che sta tranquillo a casa sul divano a non fare un cazzo grazie al sussidio di disoccupazione?.

Il Depla, poi mi sono ricordata che una volta ho fatto un programma radio con suo fratello, politico anche lui e che hanno lo stesso modo superassertivo e deciso di interrompere la gente e parlare solo loro ed esporre le loro teorie del cazzo (oooh, ma sarebbero di sinistra 'sti due) come se fosse la verità rivelata e chi non la capisce troppo stupido.

Comunque l'ho trovato stimolante e sono passata anch'io al mode "adesso testa di cavolo mi stai a sentire", che sarò fuori esercizio ma se mi ci metto viene bene pure a me.

Poi siamo passati alla questione come affrontiamo il lutto. Con la solidarietà, ho detto io, tutti gli italiani di riffa o di raffa un ricordo personale da terremoto lo hanno, la partecipazione è totale e sentita come ho avuto modo di constatare in questi giorno, l'ho detto e lo ripeto, grazie, già che ci sono.

Se trovo che anche gli olandesi stiano pian piano a diventare più emotivi negli ultimi anni? Se cominciano ad aggredire i poliziotti, sicuramente c'è dell'emotività in gioco, ma i funerali io non saprei, gli altri due giurano di si, che ci stiamo scaldando un pelino anche noi olandesi.

Comunque anni fa avevo fatto una ricerchina sui rituali funebri ed avevo trovato quest'articolo che diceva come nelle civiltà postmoderne il lutto avesse preso il posto del sesso come tabù sociale, quello che se entra nella conversazione imbarazza e la uccide. Invece mi tranquillizzano che sicuramente era così ma che è cambiato. Benone.

Ma la cosa interessante, ho detto, è come (a proposito del fatto che il lutto nazionale è stato molto collegato al discorso venerdì santo, giornata di passione e morte) questo funerale di stato sia stato tanto, ma tanto politico. Dio bonino, ma proprio il cardinal Bertone ci dovevano mandare? O che l'Aquila non ce l'ha un arcivescovo e un paio di monsignori vice, che intervistando uno di loro anni fa, sotto pasqua, ho iniziato la mia carriera di rompicoglioni radiofonico-religiosa?

No, ditemi se è una pippa mia, perché io quando hanno detto Bertone ho fatto questo cortocircuito qui.

Proprio ora che tanti italiani ne hanno un po' le scatole piene di come la religione faccia le politiche in casa nostra, e allora ribadiamolo, questo primato della chiesa, mandiamo Bertone a fare le PR alla caserma della guardia di finanza.

Poi è scaduto il tempo e siamo tornati a casa, per scoprire, una stazione prima della nostra, che il capo ci aspettava ad Hilversum per prelevarci dalla radio ma non si era capito.

E la Carfagna, mi direte? Beh, poi il capo a casa mi ha ricordato che il Depla è quello dello scandalo del pompino sotto la tettoia delle biciclette al termine di un combattuto consiglio comunale, ripreso a insaputa dei protagonisti dalle telecamere della sicurezza. Ecchessarà mai, mi direte voi. Beh, che glielo ha fatto la collega del partito liberale, avversaria politica.

"Ti sei persa un'occasione" mi fa il capo.

Che non solo le schedature e i funerali riuniscono gli opposti, ma gli olandesi ci comincio a credere che stanno diventandomi tutti emotivi e caldi: pure il sesso per le convergenze parallele.

7 commenti:

mamikazen ha detto...

E' singolare, quest'analisi demoetnoantropologica dell'emotività misurata in base alle aggressioni ai poliziotti e agli scambi pompineschi tra avversari politici. Bello.
Quanto al funerale non saprei, ho visto sono una piazza di bare che pareva la scena alla stazione della guerra di secessione di via col vento, e fini con la faccia molto più lunga del solito, poi mi hanno detto che c'era la bara di una mamma con la bara del suo bambino appoggiata sopra e, siccome sono emotiva, ho cambiato canale.
Buona Pasqua.

MarinaV ha detto...

Comunque mi sei tanto piaciuta, soprattutto all'inizio quanto te li sei "magnati e rifatti", come diciamo noi a Roma, con la storia della schedatura degli ebrei (in effetti, ancora un sassolino molto fastidioso nelle scarpe olandesi).
Comunque complimenti alla Verwijs, se ha fatto carriera politica lei con quella vocina lì, tu sei candidata a succedere a Balkenende!!!!

cecile ha detto...

aaiiii!!! ao bastarda :) mi son piegatissima dalle risate!

Mammamsterdam ha detto...

eh, lo so, sto imparando. Ma se avessi saputo quello che ho letto poi la sera con calma sul conteggio vittime, feriti e quelli che muoiono in altri ospedali, ne approfittavo.

poi non mi hanno fatto parlare della nostra azione raccolta fondi e la cosa francamente mi sta in culo (cielo, come sto diventando fine).

Extramamma ha detto...

Bello il titolo con l'abbinamento funerali/pompini, sei molto brava! Bella anche la storia di Depla e della tettoia. Bertone invece lo odio.
Stanotte mi sei apparsa in sogno (giuro!) che sia un segno della tua santità, debutto religioso a Pasqua?
Ero a casa tua e dovevamo cucinare frittelle, ma magari erano ostie e non l'ho capito.
Buona Pasqua!!!

Anonimo ha detto...

Avrei sottolineato come pero` maa Carfagna e` (era...) una bella donna, mentre Jolanda van Veluw e`, oggettivamente, un pochetto cessa ...con tutte le belle olandesi che ci sono! :)))

foto di Jolanda: http://www.heumen.nl/websites/common/download.asp?PropId=387

Mammamsterdam ha detto...

Pastapippo, non cominciamo a fare le classifiche da maschio italiano sulle bonazze per piacere, se il Depla, che bonazzo un po'lo è, c'è stato avrà avuto i suoi bravi motivi e a me non me ne importa.

Mami, bello il paragone con la scena di via col vento, mi sa che me lo devo guardare con attenzione, io ho solo letto il romanzo in tre volumi un'infinità di volte saltando le descrizioni troppo storiche.