venerdì 10 aprile 2009

Il merlot mediatico

Per Pasqua (meno male che andiamo dai suoceri e devo organizzare poco) farò bella figura con il pater familias grazie ai vini che mi hanno regalato TV e Radio.

Pauw & Witteman un San Huberto Crianza, Merlot argentino del 2007, in un elegante sacchettino di carta argento con lo sticker del logo sopra.

NCRV, al cui programma radio ho partecipato stasera, un Libertas 2008, merlot sudafricano Western Cape.

Ci faremo un analisi comparativa dei due al pranzo di Pasqua, và.

Comunque, lo dico ai produttori ed altri interessati, il merlot che costa poco evidentemente tira da queste parti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

cara mammamsterdam, scusa se non commento il tuo post,ma non so in che altro modo contattarti...essendo io una negata di internet! già altre volte mi hai dato saggi consigli direttamente o solo leggendo i tuoi personali commenti sulla tua vita quotidiana, mi sono rinfrancata. Scusa quindi sin d'ora se ti scambio un momento per la rubrica del cuore!ur
Sto in un mare di guai con mio marito...ahi ahi ahi. Mi sento stanca e stufa di essere il perno della vita della mia famiglia, mio marito infatti non lavora da quasi due anni e, più volte sollecitato, risponde che lui sa solo fare quello che faceva (scrivere) e che quindi non riesce ad immaginare nessun altro lavoro per lui. Nel frattempo smanetta su internet, e ogni tanto produce qualche scritto (non remunerato e raramente completo quindi invendibile), ma con molta moltissima fatica. Direi che la sua atavica pigrizia contribuisce a soffocare quegli slanci produttivi che a volte lo animano. Insomma evidentemente per lui non è un problema NON lavorare, anche se è paralizzato dalla paura di non lavorare mai più. In pratica non fa nulla per procacciarsi il lavoro, ma sta lì ad aspettare che qlcn si ricordi di lui e lo chiami per affidargliene uno! Lui dice che chiedere lo metterebbe nella posizione dello sfigato e che in quel modo non riuscirebbe più a risalire la china e sarebbe marcato a vita...e su questo posso anche essere d'accordo, ma personalmente credo che ci sia modo e maniera di chiedere senza dover necessariamente apparire sfigato! Vabbè che poi di fatto se non lavori da 2 anni forse sarebbe costruttivo accettare che sei uno sfigato e cercare di capire perchè sei finito in quel girone. Resta però un incrollabile dato e cioè che lui è davvero molto bravo, solo che a questo mondo, come sappiamo, la bravura conta abbastanza poco. Metà della nostre professioni è costruita su tutt'altro: carattere, fortuna, raccomandazioni (si pure quelle) e poi forse capacità. Lui c'ha solo l'ultima e quanto a carattere è negato.
Nel frattempo io lavoro, e sono precaria (da anni mi rinnovano un contratto ma potrebbero pure smettere un giorno) mi ingegno per trovare un piano B che ci salvi in caso di licenziamento, organizzo la casa (quindi spesa, cibo, tata, figlia e quant'altro conoscerai benissimo)e, per ottenere un momento di pace e farmi i fattacci miei, devo andare in ufficio all'alba o non dormire la notte. Basta.Siccome che questa situazione in cui io lo cazzio e lui che si difende si protrae appunto da tempo e che il nostro matrimonio per mia stanchezza sta per andare all'aria, io, dico io, ho deciso di tornare in analisi per capire se potevo fare qlcs per arrestare l'inesorabile allontanamento. Poi ho duramente, con ferite e sangue, convinto lui a provare l'analisi (siamo 2 sedute e già apprezza dopo aver remato contro per anni e anni!?!). Ora qlcn gli ha elemosinato un lavoro, ma io ,non so perchè sono irascibile più di prima...proprio ora che lui sembra aver fatto un passo avanti (sull'analisi, non sul lavoro visto che non ha fatto NULLA per procacciarselo!). Litighiamo come due che non si sono MAI CAPITI. Io mi sento sola a tirare la carretta da tempo e ora più che mai. Sento che lui non capisce nemmeno quello che io intendo per condivisione delle responsabilità della famiglia. Infatti quando chiedo che accadrebbe se io non ci fossi più, come farebbe a campare con nostra figlia a carico, lui dice che non lo sa e che io sono una terrorista. Vero, verissimo, ma lo divento perchè cerco sempre nuovi elementi che finalmente gli aprano gli occhi
Il mio obbiettivo non è un guadagno extra, grazie a Dio il mio guadagno è sufficiente, ma non voglio questo ruolo, mi sento sua madre, che lo controlla, che ha paura che lui non ce la faccia quando gli arriva un lavoretto, che gli chiedo se per favore mi lascia qlc ora libera dalla bimba perchè devo finire di fare una cosa di lavoro, ecc. Lasciamo perdere il capitolo sesso che dopo la nascita è argomento quadi chiuso. E ci manca, ce lo diciamo ma non riusciamo a venirne fuori.
Il senso di tutto questo è che ho la sensazione che sarà difficle uscirne senza una separazione, cosa che io non voglio. E non chiedermi ti prego se lo amo, perchè è tale il rancore che in questo momento direi una cazzata.
Che per caso ce l'hai un consiglio da darmi?
mmmciù