giovedì 9 aprile 2009

Conteggi


In questi giorni ci siamo mandati intensivamente mail anche con il gruppo degli Ofenesi, la maggior parte oltreoceano ma con radici Ofenesi/Carrufesi. Per loro, che a volte faticano a leggere in italiano, ho ricominciato ad aggiornare il mio blog delle vacanze che poi in realtà non aggiorno mai, perché in vacanza l'attimo fugge mentre la connessione zoppica.

Questa foto di zia Vittoria sul suo terrazzo me l'ha mandata il mio cuginone canadese Dan Emanuele, nipote della sorella maggiore Mariannina, che molto presto
emigrò a Vancouver per raggiungere il marito emigrato lì.

Per il resto, buone (relativamente alla situazione) notizie: un sacco delle persone che tenevo in cuore hanno preso alla lettera le raccomandazioni del nostro presidente del consiglio e sono andati al mare (alla TV tedesca stanotte ho visto il video della signora anziana che gli spiegava come e qualmente se ne poteva fare di certi consigli). Vic e famiglia, Marianna Sansone, alessandro Ortenzi e i suoi. Vic ha anche rintracciato la famiglia di Maria Grazia Papola, che vivono ad Onna.

Dei nostri amici del gruppo Accademia Belle Arti e dintorni rimasti a vivere in zona, Silvia si è accertata che Massimo Piunti e Marcello Salvatore stanno bene, grazie Silvia, mi hai davvero tolto un peso.

La casa di Ofena invece con la seconda scossa è stata dichiarata inagibile, mi sono appena accorta che un altro mio cugino legge questo blog, quindi mi dispiace dirglielo così, che magari lo legge prima che riesca a telefonargli, ma oggi chiamo i vicini e il muratore che l'ha vista per saperne di più.

Che dire? Ieri parlavo con Claudia, una ragazza nata in Olanda ma originaria di Tornimparte, che è fuori di sé dall'ansia per quel testone del padre che rifiuta di andare altrove dai parenti, ma rimane al paese. Come non capirlo? E come non capire ancora di più lei?

"Venerdi mi sa tanto che prendo la macchina e scendo, mi ha detto".
"Ma no, aspetta, e poi non ti conviene andare in aereo? e stai tranquilla, ho letto da qualche parte che vogliono evacuare, e Tornimparte non è poi vicinissima all'epicentro e senti, se diventa davvero pericoloso mandano l'esercito a portarli via, fanno sempre così".
"Dici davvero che li evacuano?"
"L'ho letto sul web, ma non so dirti più dove, quindi prendila poer quello che è. e poi andar lì con le scosse ancora in atto, non è un'idea delle migliori".

Siamo d'accordo che aspettiamo fino a fine mese e poi forse andiamo insieme. Oggi sempre più forte mi viene la tentazione di scendere con un furgone carico e risalire con un carico opposto. Almeno riporto a mamma le sue tazzine sopravvissute, che magari si rasserena anche lei.

4 commenti:

tanaka ha detto...

Forse il blog si è mangiato il commento che avevo lasciato in uno dei post precedenti... volevo semplicemente lasciarti un pensiero, con molto ritardo e per quel poco che conta. Inizialmente pensavo di non conoscere nessuno della zona colpita, poi man mano sto scoprendo che alcune delle "conoscenze virtuali" provenivano da lì o ci abitavano... anche l'abbraccio che mando a tutte loro è "solo" virtuale, ma non per questo è meno sentito.

MammaNatura ha detto...

ma sei origninaria dell'Abruzzo?
che devastazione, siamo tutti addolorati.

Pythya ha detto...

Altra scossa forte stanotte. Ad Ofena comunque puoi arrivare dalla A25. Per l'Aquila non si transita, se non in uscita. In questi giorni anche qui c'è molta gente che viene da l'Aquila ospitata nelle case e negli alberghi. Se non altro stanno più tranquilli, che qui oltreché ballare un po' non succede niente.

ZiaCris ha detto...

Ci si sente impotenti, si vorrebbe fare tanto, ma per non "disturbare" si rimane in disparte, si legge, si tifa per chi è del posto, per chi è rimasto sul posto e rimane attaccato a quel mucchio di pietre che è stata la loro casa, il loro unico punto di riferimento attuale