domenica 25 settembre 2011

A mollo nel Wad



Ieri ho scoperto il trucco di Gesù che camminava sulle, acque, lo deve aver fatto nel Wad. Il wad è il tratto di mare tra la terraferma a nord dei Paesi Bassi e le isole frisoni. È una zona soggetta alle maree, dove nel corso dei secoli, costruendo prima delle dighe di pali e fascine, che si riempivano del limo trascinato dalle maree, che si innalzava e ci cominicavano a crescere alghe ed erbe acquatiche e lo strato si faceva sempre più alto ecc, pezzo pezzo hanno bonificato interi pascoli. Il tutto dopo la diga alta di protezione definitiva, una diga su cui adesso pascolano le pecore.


Se non vi distraete con il sorriso del maschio, lo vedete tutto sullo sfondo, il paesaggio in questione.

Chi è del Nord o ha studiato a Groningen una passeggiata durante la bassa marea per camminare con una guida dalla terraferma all' isola l' ha sicuramente fatta. Io no, e sapevo solo che bisogna prenotare per tempo, che si marcia nel fango e che l' acqua potrebbe pure arrivarti alle ascelle e che con la mia fortuna mi sarei ritrovata ad avere le megamestruazioni giusto quel giorno lì.

Quindi quando a febbraio è arrivato l' invito a partecipare alla riunione dei 15 anni del primissimo lavoro serio del capo, quello per cui siamo ritornati a Groningen per un annetto (prima che lui lavorasse 80 ore alla settimana e io non trovassi ulla e andassi in depressione dormendo 18 ore al giorno per cui a un certo punto gli ho detto: bimbo, comincia a cercarti un lavoro ad Amsterdam che si torna lì e il resto è storia, ma se avessi trovato un cencio di lavoro qualsiasi, persino la commessa supplente nel negozio di taglie forti non ho potuto fare perchè volevano la disponibilità totale tutta la settimana per lavorare 8 ore e a quella sinceramente ho detto di no, mica posso passare le giornate a casa in attesa che si ammali una collega. Ed è un peccato, perchè se avessi rimediato la qualsiasi io a Groningen ci stavo bene, avevamo una casettina adorabile in Oosterpoort e quasi tutti i colleghi del maschio all' epoca erano ex-colleghi della facoltà di lettere e mi piacevano loro, e le loro mogli e fidanzate, era come un prolungamento di vita studentesca) ecco, quando l' ho sentita ho detto: si di corsa.

Quando ho sentito che come attività si poteva scegliere tra la passeggiata sul Wad e un corso di cucina, ho scelto il corso di cucina per i motivi sopraesposti, era febbraio, faceva un freddo cane, non potevo assolutamente immaginarmi con l' acqua fino alle ascelle a camminare per 12 km. E tutta la pioggia e il freddissimo di quest' estate non mi ha incoraggiata a cambiare idea.

Poi il corso di cucina non si è fatto per sfighe del cuoco, i posti per la passeggiata erano finiti, io mi sono detta che avrei accompagnato il capo alla partenza, mi sarei offerta una grassa gita da sola con pranzo e shopping e mostra fotografica a Groningen e li avrei raggiunti la sera per cena in questo posto bellissimo qui.

Però arrivati lì e riviste un mucchio di persone che conoscevo e strafocandoci di cappuccini in questo giardino bellissimo, e al sole, e faceva caldo, e l' ex capo del maschio che non è cambiato un grammo in questi 15 nni, sempre caruccio, simpatico ed entusiasta che mi fa: ma perchè non vieni anche tu che mancano due persone e io mi sono detta: se non lo faccio ora, non lo faccio mai più. E in macchina, premonizione, mi ero lasciata un paio di scarpe alla caviglia allacciate che tra le mie infinite scsrpe sono ;le uniche che avrei scelto per andare a fare una cosa del genere, e il capo del capo ha detto che in barca aveva un mucchio di vestiti asciutti di scorta, perchè al ritorno in barca si che fa freddo, e il capo con quel caldo ha deciso che mi poteva cedere un suo strato di pantaloni lunghi, maglietta e giacca antispifferi e io nel negozietto della magione ho comprato due pere e una mela e un sacchetto di semi, che una bottiglia d' acqua in più e una banana le avevamo in macchina, e senza zaino e così alla bruttocane sono partita.

Sono partita male perchè i primi due kilometri sono i più duri, si cammina nel fango e si affonda e a ogni passo portare su il piede senza perdere l' equilibrio e affondare l' altro sono una pratica che mi riusciva solo china in avanti, così che entro il primo minuto avevo un mal di schiena spaventoso all' altezza dei reni (c' è da aggiungere che proprio due giorni prima avevo iniziato in palestra il corso di Swiss Ball che è una cosa meravigliosa, ma la mia schiena e caviglie erano già provate dallo sforzo di abituarsi a lavorare in equilibrio su un piede solo?)

Ero l' ultima, la guida a un certo punto mi ha preso sottobraccio per aiutarmi e mi ha ceduto il bastone per tenermi meglio in equilibrio. Dopo la prima sota come da consiglio sono partita per prima così non mi scoraggiavo dallo stare per ultima e farmi fretta e sono finita penultima accanto a un collega del capo che mi ha raccontato tutto del suo divorzio, per fortuna nelf rattempo ha una morosa ucraina e sta studiando russo e giovedì scorso ha finito con i processi del divorzio e affido figli.

Presa dalle disgrazie di costui ho dovuto aspettare che me lo dicesse lui che il capo dietro di noi si era infortunato, perchè a quel punto l' acqua era salita e sopra al fango c' era della sabbia più solida e si camminava molto, ma molto meglio, non mi chinavo più in avanti e la mia schiena era rinata. A quel punto il poveretto si scassa il ginocchio e parlando di articolazioni m,i sono resa conto che le mie caviglie avevano smesso di storcersi nel fango al momento giusto.

"Lo vogliamo bendare" faccio io disposta a sacrificare la mia sciarpa bellissima per la giornatina di shopping in città che mi ero portata, una robina in seta doppiata velluto, ma per l' amore della mia vita ero pronta ad affondarla nel fango.

Ma la guida decide che non si fida, perchè è vero che la parte difficile è finita, ma non sai mai cosa trovi dopo e abbiamo una finestra di tre ore prima che la marea si alzi e seppellisca i banchi di sabbia su cui camminiamo e su cui in lontananza le foche stanno sdraiate al sole. Le ho viste solo a distanza le foche, ma le ho viste. Niente, il capo deve tornare indietro adesso che siamo ancora vicini alla terraferma.

La mia prima dichiarazione piena di amore è che va bene, io continuo. Poi ci ripenso, è da irresponsabile mandarlo via così da solo, e con la morte non cuore, non tanto per le foche e la parte bella della camminata, che si concluderà con un bagno vestiti per toglierci di dosso sudore e fango e mal di schiena, ma perchè per rientrare ci tocca rifare del tutto la prima parte di percorso, quella più dura, quella che ho bestemmiato il mal di schiena tutto il tempo e che sta lì, con le nostre impronte ancora visibili ma già piene da un sottile strato d' acqua perchè la marea appunto non sta lì ad aspettare a noi.

Io mi carico lo zaino con i vestiti del capo e l' acqua, per alleggerire lui, ma anche la mia schiena.

Ci abbiamo messo il doppio del tempo per rientrare, toglierci i vestiti più infangati per rispetto al tassista che ci veniva a riprendere. E intanto abbiamo scoperto che anche la guida, che fa tutt' altro mestiere ma che come un sacco di gente che abita in zona come hobby va quelle 5-6 volte a stagione a guidare i gruppi, ha studiato storia nella stessa facoltà di lettere negli anni del capo.

E poi visto che siamo rientrati prima, abbiamo pranzato al sole e poi siamo andati a trovare un suo amico d' infanzia che abita in zona, e ci hanno raccontato che anche il maestro del figlio a scuola fa la guida per il Wad e in quinta si porta tutti i bambini in gita, per un tratto fangoso molto più breve e con rientro a piedi e non in barca, ma sufficiente per la parte finale migliore della gita: la rincorsa con scivolata di pancia sul fango prima di rientrare. Che è una cosa che me la avrebbero dovuta dire la mattina e l' avrei fatta pure io.

A cena abbiamo aspettato quasi due ore in più perchè la barca ha dovuto aspettare la marea per aggirare un banco di sabbia.

Sono felice di averlo fatto e che mi è andata bene con il tempo, sono ancora più felice per un pomeriggio a sorpresa sola soletta con il capo che ci siamo detti tante cose importanti, sulle scelte, e la vita ("In fondo siamo restati in Olanda per me e siamo andati a vivere ad Amsterdam per te") e lo stress della grande città in confronto alla vita bucolica nel paesino sulla diga degli amici, ma lo stress del lavoro che a nord non c' è e della casa piccolissima perchè con uno stipendio solo quello è e noi i libri non avremmo mai potuto metterli in quella casa e ci saremmo tirati scemi a inciamparci addosso tutto il tempo.

In fondo abbiamo fatto la parte più dura di tutti, ma abbiamo saltato quella più bella. Però adesso ho scoperto il percorso del maestro fatto apposta per i bambini e ci torniamo con i nostri al prossimo giro.

9 commenti:

graz ha detto...

Che fico! la passeggiata sul wad avrei voluto farla dalla prima volta in cui ho messo piede da quelle parti, e sono davvero parecchi anni ormai! Poi non so bene perchè non l'ho mai fatta ma una di queste volte ....

(non questa che viene però che ad Ameland ci andremo a Natale e Capodanno che non mi pare un gran periodo per andare a spasso con l'acqua alle ascelle no?) (ma non le faranno le uscite in quel periodo no? vabbè che sono olandesi ...)

/graz

Pentapata ha detto...

nella foto con il sole alle spalle e il bastone sembri la madonna del fango con pastorale. potrebbe essere un quadro.

Mammamsterdam ha detto...

Graz, tornate una volta in estate e ci andiamo insieme. Comunque chi vuole, cerchi alla voce: wadlopen.

Pen, adesso che me lo dici, si, ci devo pensare, ha una cosa molto pastorale quel bastone l`i de dal vivo è di un arancione fluo spaventoso, così se affondi definitivamente nel fango fanno a tempo a vederti e ritrovarti:-0.

Amedeo ha detto...

Taaaante impressioni.

1) Grazie per avermi di nuovo mostrato quella bellezza del maschio tuo;
2) la passeggiata mi sembra una figata - quando verrò in Olanda mi ci portate? - Oddio, basta 'na folata e io so' bello che partito! ...
3) NO, io so perfettamente chi sei nella foto: XENA !! E per questo mi piaci ancora di più!

Mammamsterdam ha detto...

Ame ti rispondo nell' ordine:
1) sappi che mi preoccupa questo tuo fare il filo a mio marito perchè che mi tradisca, passi, che mi tradisca con un uomo, passi pure, ma con uno di 20 anni più giovane di me, sappiate che vi meno a tutti e due, vedi di invecchiare un attimo per piacere che sennò non c' è gioco:-)
2) non voli via perchè il fango ti risucchia, tranquillo
3)Xena? (Mi piace, Xena, mi sa che ti perdono pure la scappatella con il maschio)

destinazioneestero ha detto...

Che bella questa passeggiata! Cercherò di farla una volta nella vita!

mamikazen ha detto...

Anche un incrocio tra Pentesilea e Mosè.
E il maschio è paciocchissimo!!!!!!

stefafra ha detto...

Mmmh, mai fatto wadlopen, anche quando stavo in Olanda, ma la combinazione di piedi a mollo e sabbia (che mi sa che nelle scarpe un po' entra comunque) potrebbe rivelarsi letale per i miei piedi. Ho un problemino genetico che mi predispone a vesciche mostruose a mani e piedi, e pensare che adoro camminare.
Devo accontentarmi delle foto.

A proposito di foto, bella la foto della "madonna delle dune", ma direi che ha anche qualcosa di primitivo, di barbaro (spero di non offenderti ;-) )

Giovanna&Roberta ha detto...

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