mercoledì 10 agosto 2011

Focaccia


Quest' estate di degustazioni di vini per l' Istituto italiano di cuktura hanno dato al mio inizio di settimana un ritmo. Il venerd`^mi arrivano o vado a prendere i vini. Lunedi penso al menu e metto tutto sull' altro blog in olandese, e mando una mail ai corsisti perchè si possano preparare spiritualmente. Quelli già dotati di un brevetto olandese di vinologo ripassano gli appunti ("Quando hai scritto che ci facevi la pasta con il finocchietto e i carciofi, che sono impossibili da abbinare non sapevamo che pensare, ma ci sta benissimo" e sono grandi soddisfazioni pure queste).

Si tratta di un esperimento e come tutti gli esperimenti io esagero sempre, mi sdo, come dice Cinzia. A un gruppo avevo fatto l' insalata di polpo e patate e le cozze. A un altro lo stifatino di agnello, ad altri la pasta con le sarde. Una cosa è interessante, op per anni ho cercato di organizzare corsi di cucina e anche se l' interesse in teoria c' è, in pratica gli olandesi per mangiare non sono preparati a spendere. Per bere invece si, il prezzo è lo stesso, ma li faccio anche mangiare. Misteri dell' alcol.

Comunque il martedi mattina mi metto ad impastare per pani e focacce da servire al corso e li faccio lievitare 24 ore o più. Ieri è partita male ma è finita bene.

Ingredienti

1 kg. di farina 0
600 ml di acqua tiepida
1 gr. di lievito di birra secco sciolto prima nell' acqua
i cucchiaio grande raso (e scarso) di sale
6 cucchiai di olio di oliva extravergine, quello più vecchio

Ho impastato tutto con la funzione pulse della macchinetta. Poi mi sono messa a disegnare il nuovo scaffale che dobbiamo costruire in soggiorno cercando di riciclare lo scaffale Molteni comprato di seconda mano un paio di anni fa, facendo un ponte sopra la porta ecc. ecc. Ho esposto al capo il progetto scaffale compresa risistemazione mobili e divano, e gli è piaciuta un sacco, io che temevo resistenze e storie, che gli uomini sono abitudinari e il mio qualsiasi cosa io proponga vede subito raddoppiata la quantità di lavoro che c' è per lui nella cosa. Io la vedo dimezzata e non so cosa sia peggio ai fini dei processi decisionali e operativi.

Insomma, mi sono ricordata forse più di un' ora dopo che la macchinetta continuava a impastare. L' impasto era caldo, ahi, mi muore il lievito e non cresce più

Divido l' impasto su una placca da forno ricoperta di foderina al silicone e in una casseruolina ammaccata rivestita in tefal, unta precedentemente. Metto tutto in forno spento coperto da telo bagnato. Dopo tre ore vedo che sta crescendo e ce la lascio piena di fiducia tutta la notte.

Stamane tiro fuori e metto il forno a scaldare con la funzione ricircolo aria a 175 gradi.

Copro di olio la focaccia e con la punta delle dita ci faccio i buchi. Ahi di nuovo, è molto soffice ma non è che sia cresciuta moltissimo.

Inforno per 50 mintui più un extra dopo aver controllato ed è venuta benissimo. Quella piccola è finita nel pranzo dei bambini, una al salame e una al formaggio. I ritagli meno altti me li sono mangiati io.

Adesso gli preparo una millefoglie di polenta alla fontina da infornare stasera, dei tramezzini con crema di ricotta perchè una dei partecipanti non può mangiare uovo crudo neanche nella mayonese, ho affettati affettabili e farò una cremina con il pesto che ha fatto l' altroieri Orso da spalmare sulla focaccia e stapperò un sacco di bollicine.

Come dice sempre la mia amica Paoletta: ma che ci vuoi di più, un panino con la porchetta? per indicare le pretese esose dela gente. Secondo me si riferisce al fatto che in certe zone dell' Abruzzo, dopo quei megapranzi di nozze che la gente sta a tavola 6-7 ore, si va tutti insieme a visitare la casa nuova e lì ti offrono ancora la porchetta. Ecco, io vengo da quella scuola l`^, non sopporto di far bere la gente senza darglici un sacco da mangiare.

5 commenti:

mamikazen ha detto...

Anche qui si dice. Porchetta mensura rerum!!!!!!!

lorma ha detto...

Una curiosità: devi spiegarmi perchè vai a prendere i vini all'Istituto di cultura...
Proverò a fare la focaccia per sabato sera che abbiamo la festa dei saluti per la figlia che parte... Io ho però solo vini tranquilli da abbinare.
Potrei al limite fare una crema con i fegatini da spalmare e abbinarci un Verduzzo. Che dici? Solo che il resto delle pietanze è una ricca grigliata di maiale! Che i parenti, almeno alcuni sono voraci...
Ciao e buona serata
Lorma

Byte64 ha detto...

Ottimo Barbara!
Se vuoi che cresca un po' di più devi dare un aiutino al lievito aggiungendo un cucchiaino di zucchero o di miele, perché se no i poveri saccaromyces cerevisiae son constretti a fabbricarselo a partire dagli zuccheri contenuti nella farina e questo spiega perché ci mettono più tempo a produrre l'anadride carbonica che fa lievitare l'impasto :-)

Mammamsterdam ha detto...

Facile, all' istituto italiano di cultura tengono delle lezioni sui vini italiani e io sono l' insegnante, quindi i vini che farò assaggiare stasera stanno già lì a prendere il fresco.

Siiii, la crema di fegatini e il maiale, che goduria. Tieni però presente che il fegato ha un retrogusto amaro e non so il Verduzzo quanto ci stia. In genere ci vuole un vino molto morbido, persino dolce. Prova a cercare su internet, sono sicura che ci sono molte dritte basate su vini della tua zona (che sarebbe? se me lo dici magari mi viene in mente qualcosa.)

lorma ha detto...

Friuli. Il mio verduzzo è un vino molto dolce perchè deriva da uve lasciate passire.
Lorma