venerdì 27 maggio 2011

Guerra alle droghe e la tolleranza olandese

Mi sono ritrovata in mano questo appello di Avaaz su una petizione per porre fine alla guerra alla droga e favorire un regime di depenalizzazione e regolamentazione.

Per quanto mi ritrovi in tutte le argomentazioni poste, mi resta il grosso dubbio: ma se depenalizziamo le droghe, che pure sono un mercato grossissimo, chi ci guadagna poi sopra? Se in questo momento tutto il traffico, dalla produzione al mercato, è sotto il controllo della criminalità organizzata che ci guadagna talmente tanto da reinvestire poi gli utili in imprese perfettamente legali e chi li tocca più, poi continuo a finanziarli semplicemente perchè devo fare la spesa o vivere normalmente (da Gomorra in poi, per esempio, io non ho toccato più una mozzarella di bufala tranne un paio di casi isolati) ma secondo voi nel momento in cui si dice: bene, basta, chi vuole drogarsi è liberissimo di farlo, poi chi continua a rifornire? E secondo voi chi detiene il mercato bello bello si fa da parte e dice, massì, prego, tanto adesso che non c' è il brivido del proibito non ci divertiamo più?

Insomma, prima di dire basta alla guerra alle droghe, mi spiegate come facciamo a decriminalizzare il settore? Non ci vorrà una guerra ancora più grossa?

Il dubbio me lo fa venire l' esempio che fanno di stati come anche l' Olanda:
Nel frattempo i paesi che non usano il pugno duro, come la Svizzera, il Portogallo, l'Olanda e l'Australia, non hanno registrato l'esplosione nell'uso di droghe che i promotori della guerra alle stesse avevano predetto. Al contrario, hanno visto un declino significativo dei crimini legati alla droga, delle dipendenze e delle morti, e sono in grado di focalizzarsi esclusivamente sulla lotta contro gli imperi del crimine.

A parte che pur focalizzandosi a me non sembra che tutta questa lotta al crimine abbia successo. Ma poi sfatiamo anche il mito della famosa tolleranza olandese nei confronti delle droghe. Le droghe leggere nei Paesi Bassi non sono legali, sono tollerate. Possono cioè essere consumate nei luoghi appositi- vedasi coffee shop - ma se al poliziotto non piace la tua faccia, ti perquisisce e ti trova addosso qualcosa, non è che ti da una stretta di mano e ti fa andare, è a sua discrezione agire contro di te o no.

Poi parliamo dei famosi coffee shop. mito di tutti gli scoppiatoni che vengono in vacanza in Olanda. Perchè secondo voi non vendono alcol? Perchè stanno appesi a un filo, basta mezza lite tra ubriachi e li fanno chiudere. Perchè la legge ha regolamentato perfettamente perchè e percome possono vendere, ma ha volutamente (e colpevolmente, dico io) lasciato nel vago la questione del rifornimento.

E secondo voi, nei paesi Bassi, paese che sull' innovazione agricola e delle biotecnologie ha basato mezza economia se non di più, un coltivatore di tulipani che si vuole riconvertire, può togliere i bulbi e mettersi un paio di serre piene di piantine di mariuana? Certo che no. Ma allora, le gare mondiali che fanno sulla qualità migliore di fumo? I negozi che vendono apertamente semi e attrezzature per crescersi in casa il necessario? Le retate di cui si legge continuamente sul giornale, in cui la polizia scopre, sequestra e distrugge piantagioni clandestine di canapa indiana? Come la mettiamo con la tolleranza olandese?

Funziona così, è permesso crescersi massimo 5 piantine per uso proprio. Se ti viene un controllo, e in genere ti viene perchè se i vicini hanno fastidio per via dell' odore ti denunciano, tutto quello che hai di troppo lo devi eliminare, non so se ci sono automaticamente multe. Ora succede così, che per avere 5 piante produttive in realtà te ne occorrono 10, quelle maschio e quelle femmina (prego gli agrari che passino da queste parti di chiarire in modo più tecnico il concetto, io sono un po' terra terra sull' agricolo).

Allora, tu hai dieci piante in casa perchè vuoi produrre con le cinque che la legge ti consente. Il poliziotto che ti viene a controllare può a sua discrezione accettare o meno il ragionamento delle 10 piante e eliminarti quelle in eccesso. A questo punto tu hai due piante che producono e se ti basta per te grasso che cola. Intendiamoci, c' è un sacco di gente che fa così per motivi medici, mi sembra alcuni pazienti di sclerosi multipla o chi soffre di dolori cronici e preferisce farsi una canna autoprodotta che imbottirsi di antidolorifici, un po' come quelli che si comprano la macchina per il pane, azzeccano la ricetta giusta e non li vedi mai più in panetteria.

Quindi, il mito del privato che per hobby si coltiva piantine per uso proprio e il surplus lo rivende ai coffeeshop, che in genere però ci tengono a mantenere una qualità costante del prodotto e se compri da 100 hobbysti diversi te lo scordi, e che quindi il coffeshop si approvvigiona così lo andate a raccontare alle anime belle. L' approvvigionamente resta sempre e comunque in mano alla criminalità organizzata. Anche in Olanda.

Ora, io non giudico male chi fa uso di droghe perchè ognuno è libero di distruggersi la salute come vuole e se volessimo cominciare da qui allora senza neanche scomodare il discorso dell' alcol (e ricordiamoci che ho speso migliaia di euro per diventare sommelier e ho avuto nella vita più seccature da alcolisti che da tossicodipendenti) che ce ne sarebbe tanto da dire ma è e resta legale e fornisce introiti allo stato, dico, se volessimo cominciare a sindacare su quello che la gente fa per illudersi di star bene, allora dovrei dire qualcosa pure per quelli come me che compensano le frustrazioni mangiando eccessivamente e facendo shopping compulsivo, sull' industria alimentare che ci rimbambisce di glucosio e sale e un sacco di roba che fa malissimo.

Il che ti dimostra che sui disagi della gente ci si guadagna troppo per mettersi veramente e con convinzione a fare qualcosa per togliergleli. Cioè, se io divento tutto zen, mangio vegano e mi coltivo in casa i germogli, passo il tempo libero a meditare, e riesco a fare tutto questo mantenendo un lavoro normale, beati i miei eredi. Ma non contribuisco granchè all' economia.

Se proibiamo le droghe per questioni di salute pubblica, allora dovremmo cominciare pure con la nutella e fare un processo a Nanni Moretti per come l' ha idealizzata nel suo lavoro, istigando tanti innocenti che magari la nutella manco gli piaceva, a diventarne schiavi. (Il paradosso, che grande strumento retorico).

Però a tutti quei miei amici - italiani, guarda un po' -che per motivi ludici o quant' altro a volte si fanno un giro di giostra tossico, dico che stanno solo arricchendo gente molto brutta, che con quei soldi fa cose ancora più brutte causando danni enormi che si ripercuotono nella vita quotidiana, benessere, tranquillità di milioni di persone che non c' entrano niente, creando costi agli stati che comunque, tolleranti o meno, i trafficanti li devono fermare anche per questioni di ordine pubblico.

Che l' indotto di tutto questo purtroppo influisce sulla vita quotidiana di un sacco di gente, a partire da me che vivo ad Amsterdam e mi trovo continuamente rtra i piedi gente il cui concetto di divertimento e ciondolare in giro rendendo una parte della mia città e dei sergizi che pago con le mie tasse inaccessibili a me e ad altri. Che la prossima volta che mi tocca aspettare per delle ore al pronto soccorso dell' Onze Lieve Vrouw Gasthuis che è pieno di gente in preda a deliri, che è cascata nel canale, che si è ritrovata in risse e va rappezzata mentre io sto lì con un bambino sanguinante con la testa spaccaya, guardate, ve lo dico dal profondo del mio cuore reazionario: non vi fate trovare sulla pista ciclabile a bloccarmi la strada all' ora di punta o vi passo sopra.

Il traffico di esseri umani, che secondo me ha tutto a che fare con lo spin-off da droghe di cui si diceva, manco lo cito o poi mi dite che divago, ma un sacco di gente e bambini soprattutto fa una vita di merda perch`e c' è chi che con la droga ci si deve per forza arricchire, ce lo facevano scrivere già nei temi di terza media quindi non sto dicendo nulla di originale.

Tutto questo quindi mi impedisce di firmare a cuor leggero la petizione di Avaaz, ci devo pernsare un po'. Però intanto voi andatevene a leggere il testo, perch`e come ho già detto, ci sono un mucchio di cose sensate.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedi, la differenza sostanziale tra l'olanda e a questo punto l'italia, perchè ormai tutti tollerano la coltivazione domestica è che in olanda puoi coltivare per uso personale anche 5 piante, se son 10 quelle in eccesso le tagli e ti becchi una multa, facciamo anche 1000 euro, ma son meno mi dicono amici olandesi, in italia vai in galera diretto! ti smentisco poi sul quantitativo da portare appresso che è sceso da 5 a 3 grammi, quindi se un pulotto ti ferma, se hai 3 grammi max te ne vai via libero (come mi è capitato ad amsterdam), in italia con 3 grammi ti segnalano al prefetto come assuntore, ti ritirano la patente e spendi tanti soldini per le visite e vai anche dallo psicologo....la differenza sta qui, in italia con 2 canne sei rovinato per almeno 1 anno! solo perchè giovanardi e serpelloni sono 2 chiesaiuoli democristiani tutti gli italiani devono rimetterci? dobbiamo rovinare la vita ai 20enni? se questa è democrazia!

Erika ha detto...

nel mio recente viaggetto ad amsterdam mi sono proprio chiesta come si rifornissero i coffee shop! quello che scrivi fa davvero pensare... idealmente sono favorevole alla legalizzazione ma in pratica quali sarebbero i retroscena?

Mammamsterdam ha detto...

Anonimo, hai perfettamente ragione, io ripeto, non sono contro la legalizzazione o dovrei essere contro l' alcol e i trigliceridi venduti al supermercato, dico solo che non puoi liberalizzare senza porti il problema di arricchire i criminali e questa parte qui è quella che mi manca nell' appello di cui dicevo.

Domenico ha detto...

Concordo sulla lotta all'alcol e ai trigliceridi, aggiungerei anche i SUV, i cosmetici e in generale tutto ciò che viene pubblicizzato (generalizzo, così facciamo prima). Ormai la pubblicità è diventata una cosa subdola, ti lavora da dentro e fa leva sui tuoi equilibri più intimi, sulle tue insoddisfazioni. Non è piu' una questione di necessità, è una guerra psicologica e i deboli, i più vulnerabili, periscono e comprano. La questione che qualcuno si arricchisce la darei per assodata.
Quindi la scala è proibizione, tolleranza/liberalizzazione, legalizzazione e, nell'ordine, la criminalità dovrebbe lucrarci sempre meno, no? E' la criminalità che vogliamo colpire, giusto?

Valentina S. ha detto...

Ciao Mammamsterdam! Complimenti per l'interessante post! La petizione l'ho ricevuta anch'io e non l'ho firmata. Non mi convince per niente l'idea di poter togliere alla criminalità il colossale business della droga tramite la legalizzazione. Inoltre, non sono un'esperta, ma trovo personalmente che bisogna distinguere tra droghe leggere e droghe pesanti che, anche in piccole quantità, sono molto dannose e non possono essere paragonate ad altre sostanze come l'alcool. E' vero che la guerra alla droga non produce frutti, ma penso che la vera causa di ciò è nell'intreccio tra mercato criminale e capitalismo, che in fondo è interessato nell'avere denaro facile "sporco" da riciclare per le attività "pulite". Oggi come oggi distinguere nettamente capitalismo "legale" da capitalismo "criminale" non è che pura utopia. Un vero capitalismo non criminale (se questo concetto non è in se stesso un ossimoro!) dovrebbe mettere al centro il benessere della persona e non il profitto sopra ogni cosa.

stefafra ha detto...

Certo che se si legalizza il consumo bisognerebbe anche trovare un modo di legalizzare la produzione, altrimenti non si sfugge al controllo dei criminali sugli approvigionamenti, tipo quelle bande che in Olanda convincono gente piena di debiti a "prestare" la casa per crescere le piante, esponendosi a ogni genere di guaio, in primil il fatto che se la polizia ti becca vai a provare che le piante non sono tue, ma stavano "in affitto".

emily ha detto...

grazie del post barbarella. ho le idee molto confuse sull'argomento, però credo che sia idiota penalizzare la canna e lasciare l'alcool con vendita libera

lorenza ha detto...

Grazie per questo post così difficile. Sai, a volte a me sembra che il vero problema non sia la legalizzazione ma la "sponsorizzazione", il sottinteso che droga e alcol "tanto non fanno male sul serio" (la vicenda di Kate Moss per me è stato uno scempio, non per la vicenda in sé ma per il messaggio che dai ai ragazzi - KM pippa ma vedi quanto è figa? Ed è ancora viva, evviva). E tutti (davvero tutti) i Media sono colpevoli di sponsorizzare questi comportamenti.

Anonimo ha detto...

Ciao!
Volevo solo dire la mia riguardo all'alcool: non è un problema di risse, è semplicemente risaputo che consumare alcool e thc assieme faccia molto male (ed è verissimo, provare per credere). Il modello olandese è anche basato sul consumo responsabile, e spesso, al posto degli alcolici puoi trovare fantastiche bibite fresche che aiutano il tuo corpo (e la tua mente) ad assaporare la tua bella cannetta... Anni luce signori, anni luce. Legalize.