giovedì 24 marzo 2011

Cosa cova nel nido




No, non sono incinta, che certi titoli meglio disambiguarli subito.

Ma ho deciso ufficialmente che sono uscita dai due anni di buco nero, ho deciso che da oggi sto bene e lavoro costruttivamente, e se mi rincazzo di nuovo per le stronzate, datemi un calcio (o mandatemi un fiore, a scelta).

Quindi mi sembra bello condividere con voi una delle cose che mi stanno entusiasmando e occupando la testa adesso.

Voi, nello specifico, cosa sapete dell' Europa dell' Est? E tra tutti quanti, lo sappiamo dove finisce l' Europa? A nord nel polo nord, a ovest nell' oceano atlantico, a sud in braccio a Gheddafi ("un piedino ella tiene nelle onde calde fin quasi a toccar l' Africa/ e la testa e le grandi chiome, poggiate sulle Alpi" era il testo di un dettato fatto alle elementari sul tema: guarda l' Italia).

E a est? Cosa c' è a est di paperino? Pensiamoci bene, perchè sono proprio i confini sfilacciati ad est quelli dove sono sempre siuccesse le cose più interessanti, quelle che ci hanno segnati, palesemente e segretamente, come Europa e come europei.

Allora, lo sappiamo dove finisce l' Europa? cosa c' è a est?

Voglio scrivere uno spettacolo su questi confini fluttuanti e cercare di rispondere alla domanda. All' inizio, un anno fa, quando ho avuto la scintilla, ho pensato a una storia della Polonia nel '900 come bignamino per capire cosa c' è in Europa.

Eh, ma se cominci a parlare della storia di Polonia si parte da Bona Sforza, passando per i cavalieri teutonici, le spartizioni, e la Germania e la Russia e L' Austria felix, ci entra e si esce dalle repubbliche baltiche, si ingloba e si risputano l' Ucraina e la Bielorussia. La Moldavia, diobono, la Moldavia, cosa ne sappiamo?

Non so se lo sapevate, ma a un certo punto la Polonia era uno stato enorme con confini che arrivavano al Mar Nero (e il Mar Nero, adesso che ne stiamo parlando, è Europa? Intanto ci sta Yalta).

La cortina di ferro ha avvolto per decenni come se fosse un territorio indifferenziato una grossa fetta di Europa, che noi non lo sapevamo, ma loro sempre europei si sono sentiti, che nei secoli guardavano più a Berlino, Parigi e Londra che non a Mosca. In Polonia abbiamo avuto le dinastie svedesi e quelle ungheresi.

Vi sembra ancora che la Ue sia un grosso progetto politico-commerciale astratto? è perchè non conosciamo e non abbiamo mai veramente voluto conoscere i confini a est. Cioè, scusate abbiamo tutta l' Europa davanti a noi e stiamo a dibattere sul sole delle Alpi e i crocifissi nelle scuole?

Come dice sempre l' amico Ruvy, mio fratello di sangue e teatro, tocca sprovincializzarsi.

Io comincio da qui e non lo faccio con Ruvy stavolta. Lo faccio con Kata e il suo complesso di musica ungaro-klezmer-gipsy swing. Loro il repertorio musicale ce l' hanno già, io i testi in italiano li ho e adesso me li cerco o riscrivo o traduco. Vogliono la prima ad ottobre. Toccherà muoversi, se voglio ricominciare a cantare pure io. Tanto il repertorio yiddisch me lo canta Isa.

Tutte le collaborazioni sono uscite fuori tra domenica e ieri e ho pure già fatto una prova. I testi che mi hanno ispirata finora erano " La mia Europa" di Czeslaw Milosz, i due libri di Helena Janeczek, quello di Olek Mincer, e soprattutto, riordinando lunedì la libreria, Isaac Babel che mi si è aperto tra le mani con una citazione che mi serve. I.B. Singer di cui parlavo pochi giorni fa con Giulia. Bruno Schultz, Ida Finbk, " Vedi alla voce amore". Il memoriale di deportazione di Ciocia Janeczka che andavo traducendo. mi sembra di vedere da subito che l' Europa da est parte dalla Galizia.

E siccome è un progetto allo stato magmatico, se avete testi, canzoni, spunti o idee, racconti piccoli e grandi e ricette, fatemelo sapere, come sempre, su orsovolante presso gmail.com. Visto che l' Europa è una cosa che stiamo facendoci insieme.

Aperto il concorso per un titolo, almeno un working-title, a tutto ciò.

16 commenti:

supermambanana ha detto...

dammi il cinque sister, sono contenta (mo' ti dico pure quando la devi fare la prima, il 19 ottobre! :-P ma mi accontento pure di una prova generale)

PS: pure qua le cose stanno incredibilmente ferruginosamente cominciando a girare, sara' che davvero i cicli della vita vanno di 7 anni in 7 anni?

Mammamsterdam ha detto...

Non ti do il 5 ti do i compiti per casa per un' altra cosa. Mo ti scrivo a parte.

Anonimo ha detto...

forse qualche spunto si troverebbe in Danubio di Claudio Magris, se hai qualche secolo a disposizione per leggertelo (è bello ma leeeeeento). Oppure negli spettacoli e libri di Moni Ovadia.
Luisa

Gallinavecchia ha detto...

Non ci crederai ma mi sono fermata al negozio (quello delle ballerine viola) ma purtroppo no, il 42 proprio non ce l'hanno... :(

TopGun ha detto...

c'è chi si da alla collezione di francobolli come "hobby" e c'è chi invece deve super attivarsi.
cazzarola ma tu, ti fermi mai???

wow.

Mammamsterdam ha detto...

Gallina, sei incredibile, grazie del tentativo.

Top, è la mia droga, evidentemente, o vado in depressione se mi fermo (per quanto, forse una volta devo provare davvero a fermarmi un po', chissà che succerde)

Grazie per le dritte luisa, in effetti a Magri non avevo pensato, anche perchè meglio se sono già tradotti in olandese, adesso controllo.

TopGun ha detto...

non è per te stare ferma :D, credo.
indi per cui, o perciò, ordunque, direi continua e non ti fermare mai.
sprovincializzarsi, un bel concetto. grande il tuo amico!

Paleomichi ha detto...

appena finito di leggere il post mi è venuto in mente i titolo "East side story". di base sarebbe il nome di una teoria scientifica sull'origine della stazione eretta nell'uomo, ma... boh, mi è venuto in mente così...

stefafra ha detto...

Musica bellissima!!
Tutta la musica est-europea, kletzmer, e anche circense, mi mette un insieme di malinconia e voglia di saltellare in giro come una deficiente.
Per me l'Europa "dell'est" parte da Venezia e passa per Vienna.
Ed é certo che é Europa, perbacco. Molto piú Europa che qua in UK, dove vorrebbero tanto che l'atlantico si restringesse, o che le isole britanniche potessero salpare come una portaerei ed andare finalmente a ricongiungersi coi cugini americani....

graz ha detto...

Che dire? suona un delirio già prima di cominciare :-)))) sto ascoltando la musica dal loro sito, debbo decidere se mi piace (ed è solo faccenda di gusti)

/graz

Mammamsterdam ha detto...

Paleomichi sei un GENIO. Adesso glielo comunico e vedo se piace pure a loro.

graz, lo so che tu sei da pizzica, dai che faremo pure quella prima o poi.

Stefafra, ma tu e Supemambanana poi ci organizzate la tournee in Albione, vero? Perchè fatta in olandese la facciamo pure in inglese (che ci vuole?)

LOLA ha detto...

cazzarola ..sei sempre avanti ... e io quì a rovellarmi quel piccolo cervello che ancora non mi sono fumata!
congratulazioni!
ah! la musica di Pietsiekata: fantastica!! alimenta la mia idea del mondo dell'Est (sai il Kusturica del Tempo dei gitani?) affascinante e misterioso, del quale ,aihme! so pochissimo . grazie ancora

silvia ha detto...

mi pungi sul vivissimo lo sai! che bel progetto. dai che voglio sentirti cantare!, ballare e leggere ti ho vista già...
"alla fine dell'est" parafrasando branduardi.
che è tornato con una ballata furba e bellina.

Anonimo ha detto...

Quando la Polonia è entrata nella comunità europea ho organizzato una festa a casa mia. Ho il mal di Polonia come certi hanno il mal d'Africa. Responsabile n° 1 la letteratura - ma niente Gombrovitz nel programma di letture? Freddydurk è un capolavoro - e un amico di mio padre espatriato in Italia che mi ha portato la prima volta con sé durante la fase uno di Solidarnosh. Scusa se la trasliterrazione dei nomi non è corretta. Ah e potreste mettere anche qualcosa di Marek Edelmann ma non so se è stato tradotto in olandese, mannaggia. E una data in italia, please.
barbara

mamikazen ha detto...

mo', che bello. Tira fuori il cassetto (i.e. mandibola) quando canti e fai sapere quando scendete a sud-ovest di paperino :)

stefafra ha detto...

Mmmh, per il Norwich&Norfolk festival é un po' tardino, magari per il prossimo anno...
Quassú (che poi sú, sono all'altezza di Amsterdam, in linea d'aria) é pieno di polacchi con la nostalgia di casa, anche se sono visti parecchio "di traverso" dagli indigeni.
Fanno i soliti lavori poco retribuiti in agricoltura e edilizia e vengono accusati di "portar via il lavoro" e "venire a riempire i nostri ospedali", peró almeno lavorano e non tirano a campare col sussidio di disoccupazione/ragazza madre come fanno in tantissimi di quelli che piú si lamentano, e che votano UKIP e altre schifezze populiste.
PS: L'hai letta la storia della "Aquilana a forum"?
http://buffa.blogautore.repubblica.it/2011/03/28/rabbrividire/?ref=HREC1-4