mercoledì 19 gennaio 2011

Santa maestra

Post scriptum: che poi se proprio oggi la mia prof perduta di vista di storia e filosofia al liceo mi scrive per farmi i complimenti per Statale 17 rintracciandomi su facebook, oltre che commuovermi mi conferma tutta l'importanza dei bravi insegnanti che si preoccupano per te indipendentemente dal programma.
Ieri colloquio preventivo con la maestra di Orso che da qualche settimana trova che non sia più lo stesso bambino entusiasta della scuola e delle nuove cose che stava imparando che era all' inizio dell' anno. Non fa niente.

Per carità, per tutto il resto va bene, non dà problemi di disciplina, non risponde male, non è maleducato, solo non fa niente. E non si capisce perchè.

In queste settimane la maestra gli ha chiesto di volta in volta se si annoiasse, se trovava il lavoro troppo difficile, se aveva bisticciato con qualcuno (bisticciare, tipica parola scolastica come lavagna e cancellino, la si usa ancora?). Nulla, muro di gomma, nessuna indicazione.

Io ho pensato che fosse una richiesta di attenzione, in fondo lo scorso anno eravamo io e il capo a tentare di capire come risolverci la vita e infatti io ho iniziato a vedere la psicologa. Poi all' inizio dell' anno quello con le sofferenze era Ennio che adesso porto ogni lunedi in campagna dalla terapeuta. Magari ha semplicemente sentito che adesso è il turno suo di avere qualche attenzione extra.
" Ma questa sarebbe un atteggiamento estremamente da adulto" mi rispondono. Embè? Perchè, non è capace?

Anche perchè indipendentemente da quello che ho scritto ieri, Orso non dà problemi di sorta, è un bambino felice, introspettivo quando serve, sereno. Affettuosissimo, quando non si arrabbia, che poi sono episodi sporadici e identificabilissimi, sempre tenero, affettuosissimo, grato di ogni piccola cosa, sicuro di sè. Tutta una serie di cose che lo scorso anno costavano fatica e litigi (mettersi le scarpe, per esempio) vanno da sè nel frattempo. A domanda risponde, a richiesta (prenditelo tu il formaggino in frigo, metti il tuo piatto in lavastoviglie, ecco le forchette, apparecchia) sempre più spesso ottempera, a divieto talvolta ascolta senza troppe discussioni.

La mia idea è che lui da sempre ha questo sviluppo ad ondate e adesso sta nell' onda bassa. non ha voglia, ma se penso a cosa ha fatto finora: prima inizia la scuola e impara a leggere e scrivere, e legge tutt' ora con sempre maggior interesse, tutti i cartelli, le scritte e i numeri di Topolino che gli capitano in mano.

Poi ha iniziato il coro e ci è voluta un po' di fatica per adeguarsi a quella disciplina lì.

Poi Sinterklaas con tutta la tensione, regalo o non regalo, sono buono abbastanza, e anche quella nei bambini non la voglio sottovalutare.

Poi due settimane di vacanza dai nonni, bellissime, ma pur sempre un altro ambiente e altri ritmi, e credo abbia detto che gli siamo mancati. inoltre in queste due settimane il corso intensivo di nuoto e tutte le conquiste, la fatica e anche la pressione da prestazione per il maledetto diploma A, che spero prenda al più presto e non ci si pensa più.

Che adesso abbia sbracato e deciso di prendersela calma non mi sorprende neanche, purchè poi se la faccia passare come gli è venuta. La maestra pensa inoltre che adesso anche come programma si comincia a fare un pochino più di fatica perchè il gruppo 3 in fondo è tutto centrato su leggere, scrivere e calcoli, cose nuove e impegnative che però vanno fatte bene adesso. e magari dopo tutto il primo entusiasmo della novità adesso lui si scontra con il lavoro serio e la fatica.

Abbiamo parlato degli altri bambini, dei suoi amici, dei suoi rapporti di amore-odio con un amichetto in particolare, quello che mi sta simpatica la madre, e che anche lui è il tipo che si rinforzano reciprocamente tutte le proprie spigolosità. Del suo amore che è l' unica persona che riesce a fargli fare le cose che non vuole e lì è venuto da ridere anche alla maestra che conoscendo i tipi sa benissimo come funziona.

A me questa maestra Laura, che era stata anche la maestra di Ennio e che adesso due giorni alla settimana fa la vicedirettrice e tiene un po' le fila pedagogiche della scuola, visto che la direttrice invece è una brava amministratrice, comunicatrice e organizzatrice, ma cosa sarebbe meglio per i bambini manco lo sa, piace moltissimo e sono contenta di aver suggerito lo scorso anno che forse per Orso, che allora era la disperazione delle maestre, sarebbe stato meglio finire in classe con lei invece che con Irma, dove sta il grosso della sua ex-classe, che è dolcissima e anche brava, ma forse per Orso ci voleva un pelino di approccio meno morbido.

(No, per dire, un paio di settimane fa ho provato a ricordarmi chi fossero le maestre di Ennio lo scorso anno e nulla, vuoto totale, manco i nomi mi ricordo, per non dire le facce. Laura ha un tale carisma e affetto per questi bambini che me la ricordo finchè campo).

"In conclusione, se magari a voi lo dice qual è la possibile soluzione per farsi tornar voglia, a me va bene tutto. Se preferisce stare in corridoio per concentrarsi meglio e non essere distratto dagli altri, ottimo, se deve stare seduto vicino a me ce lo metto, se il lavoro è troppo gliene diamo la metà purchè faccia le cose essenziali, basta che si metta a fare qualcosa."

Ora toccherà lavorare alla comunicazione ellittica di questo ragazzo, che le cose che gli stanno a cuore te le fa pure sapere, ma con dei codici di cifratura che manco il servizio segreto.post-scriptum: che Po

4 commenti:

ziacris ha detto...

Ma dai, povero piccolo, è solamente stanco, è saturo di impegni e la sua mente ha chiesto un po' di relax, farei un minimo di attenzione senza opprimerlo più di tanto, e poi vedere come evolve la situazione

emily ha detto...

io nn do consigli, devo ancora capire cosa frulla nella testa di questi maschietti....

Lalaura ha detto...

la "comunicazione ellittica" mi piace. La mia bimba grande, anche lei con onde basse, si sfoga arrabbiandosi, urlando. Che poi a due anni che altro dovrebbe fare? E io qui, come mamma, ho avuto un momento di difficoltà: non mi sono sentita all'altezza (vuoi perché avevo - e ho- paura che si senta trascurata dall'arrivo della sorella, vuoi perché a volte sono davvero troppo stanca). Siamo stati da una psicologa, specializzata in consulenza familiare, che ci ha dato qualche dritta e ci ha aiutato molto. A me, particolarmente, che mi ha rincuorato sulle mie capacità e sulla mia possibilità di crescere per bene la bimba, le bimbe.
Ecco, c'entra col tuo post? :-)
Io semplicemente credo che i bimbi vadano ascoltati, e mi pare che tu lo faccia davvero egregiamente. Anche nel sapere cosa sarebbe meglio per lui, lo accompagni bene.

Mammamsterdam ha detto...

Ecco, dillo a mia suocera che ha commentato: sisi, se uno vuol mettersi a cercarle tutte le scuse. EW= io mi dico/: hai 4 figli e sei pediatra, ci sei o ci fa? Giuro che ancora non l' ho capito dopo tanti anni.