sabato 2 agosto 2008

Gay Pride e Uitmarkt


E pure quest'anno sono riuscita a perdermi la parata in barca del Gay Pride. Peccato, ci tenevo tanto, soprattutto a quella dei pompieri.

Mi sa che è una di quelle assuefazioni amsterdammesi: dei miei amici diretti interessati non ce n'è uno che non sia in vacanza altrove questo weekend. Il fatto è che con tutto quello che succede qui e che vorresti vedere, poi va a finire che la vita quotidiana ti assorbe e decidi piuttosto di andare a fare la spesa o a dormire presto.

Pensavo al discorso telefonico ieri con la redattrice di Living: mi vogliono per una loro rubrica di 4 ritratti a tema, e questa volta il tema è: la mamma, visto che il numero è dedicato all'Italia. Vogliono parlare di cucina. e certo, io sono una professionista italiana in Olanda, una giornalista italiana in Olanda, un'imprenditrice italiana in Olanda, un'attrice italiana in Olanda. Ma chissà perché, devono parlare di cosa cucino ai figli.

Ma perché non parliamo per una volta di altro, perché dovete sempre intervistare il solito ristoratore. L'Olanda è piena di italiani che fanno i ricercatori, che stanno meglio qui perché si possono sposare anche se omosessuali, che lavorano in campo culturale, nei media. Pare l'abbia convinta una cosa sola: un italiano omosex per il tema la mamma. La vede come un rifugiato per motivi politici. Be, che se lo trovi lei, uno che le viene a dire che è scappato in Olanda per vivere la sua gaytudine in libertà e che adesso spignatta felice. Poi mi dico io, i pregiudizi.

E allora lasciamo perdere i gay e pensiamo ai figli. Adesso devo vedere se riesco a smistarli per l'ultimo weekend di agosto, l'Uitmarkt, che è la vetrina di tutte le manifestazioni culturali della stagione entrante: concerti, teatro, film, happening, tutto gratis. Ti prendi il programma, decidi cosa vuoi vedere (ed è moltissimo) e ti metti in fila.

L'anno scorso allo Stadsschouwburg con Ruvy ci siamo visti una parte delle Tragedie romane (da Shakespeare) del TCA. Una produzione teatral-multimediale spaventosamente complessa, bellissima (ma noi l'avevamo già fatto, nel nostro piccolo, 4 anni prima con Giochi di Mano).

Insomma, salto il Gay pride ma mi tengo pronta per l'Uitmarkt, di cui dirò ancora a suo tempo. Per l'ultima volta che ce l'ho davanti casa, prima del trasloco.

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