domenica 13 aprile 2008

Habemus casam (comprare casa ad Amsterdam in 10 anni)


Dopo 10 anni di ricerche, a fasi alterne di grande impegno e pelandrite, abbiamo comprato la nostra prima casa. Amsterdam è abbastanza difficile come mercato: prima di tutto perché c'è una richiesta enorme di case in vedita, ma solo un 30% scarso ha tale destinazione. Il grosso sono abitazioni appartenenti alle grandi corporazioni edilizie, che con un concetto paragonabile a quello dell'edilizia popolare affitta case agli aventi diritto. Questo è un settore completamente intasato: è vero che è sempre possibile affittare case carine e in belle zone a prezzi favorevoli dopo 20 anni di lista d'attesa (e nel frattempo bisogna pur vivere da qualche parte), ma è anche vero che chi ha una casa del genere non la molla più.

Anche perché, arrivati al punto in cui si guadagna di più e si vorrebbe comprare, non c'è più proporzione o offerta, e quindi si resta dove si sta, bloccando tutto. Il fatto è che le corporazioni edilizie hanno come scopo quello di provvedere a un numero sufficiente di abitazioni, costruendo e ristrutturando, ma non sempre ci riescono. Inoltre sono legate a ogni sorta di regole arcaiche: una per esempio è che a una famiglia si possono allocare al massimo 90m2. L'altro è che non si possono eliminare abitazioni, accorpando per esempio due piani piccoli per creare una casa più grande. Neanche i privati possono o farlo, o, se del caso, devono seuire un iter sfiancante.

Inoltre, se io mi compro una cosa che fino a un paio di anni fa ancora si trovava, ora non più, cioè uno stabile con primo e secondo piano affittati, e terzo e sottotetto libero (le uniche possibilità di avere case più grandi è ai piani alti accorpando le soffitte), poi non necessariamente, una volta partito l'inquilino a tasso bassissimo, potevo mettermi in casa chi volevo io: mia madre, un amico. No, l'inquilino nuovo me lo assegnava l'ufficio preposto in base alle loro liste e precedenze e sistema a punti. Non ci ho neanche mai provato ad entrare in questo circuito di affitto, sono semplicemente arrivata troppo tardi.

Io in realtà sono arrivata l'anno in cui si è scatenata la febbre dell'acquisto. In pochi anni i prezzi delle case sono quasi raddoppiato, poi è arrivato l'euro e la cosa si è ripetuta, complici tassi di interesse al minimo storico e sgravi fiscali per chi acquistava. C'è chi comprando al momento giusto e lasciando la città si è davvero fatto i soldi. Anche i quartieri più sfigati sono diventati richiestissimi.

Insomma, negli ultimi 10 anni il mercato era dei venditori. La gente si scannava alle visite alle case per poter fare un'offerta per primi. Anche a noi, a una seconda visita alla casa dei miei sogni (un piano alto con due inquilini sconosciuti sotto) con il capo sottratto al lavoro, ci siamo visti l'altra visitatrice in preda al panico fare un'offerta prima che arrivasse suo marito e prima che il mio potesse dire buongiorno all'agente. Per paura che la facessimo prima noi.

Ma è da anni che è risaputo che per i prezzi medi si riesce a comprare solo se si conosce qualcuno o affidandosi a un agente. E anche lì è una jungla. per le case dai 3 milioni in su, il giro forse è diverso.

10 anni fa, appena capito come giravano le cose, mi rivolsi al signor Versteeg della Galman en Versteeg, su raccomandazione di un conoscente. All'epoca il signor Galman si era già ritirato ma sostituiva il socio durante le vacanze. Versteeg avrà avuto sui 70 anni, di cui 40 trascorsi a insegnare il mestiere alla scuola per agenti immobiliari. Gli bastava guardare una casa per fargli la radiografia. Ci siamo piaciuti al primo appuntamento, gli spiegai le nostre esigenze e possibilità economiche e, memore di quanto mi aveva detto un precedente immobiliarista rampante, che all'epoca imperversavano, gli chiesi se dovevo firmargli una delega. Il rampante mi aveva spiegato che anche se alla fine avessi trovato e comprato una casa per conto mio, che so, comprandola da un parente, comunque la percentuale gli toccava in virtu del pizzino che voleva farmi firmare.

Il Versteeg mi guardò bene, sorrise e disse: "Signora, in quarant' anni di professione lei sarebbe davvero la prima a firmarmi una cosa del genere." E ci demmo la mano. Da allora la Janny dell'ufficio mi mandava ogni giorno dei fax con le case che corrispondevano alle mie caratteristiche.

Ne ho viste un sacco di case con lui, ed è così che ho imparato un sacco di vie di Amsterdam. Ogi volta le esaminava, mi portava dall'altro lato della strada, mi indicava la facciata e mi spiegava: "La vede quella crepa lì? (non vedevo un accidente) Significa che in quel punto stanno cedendo le fondamenta. Tempo tre anni (o cinque, o 10) e le dovrete rifare ed è una cosa lunga, costosa e rognosa. Lasci stare, mi creda, non fa per voi."

Ho imparato un sacco da lui, ma trovavo che le sue valutazioni del prezzo degli immobili fossero troppo conservatrici. Si rende conto quest'uomo che dopo 40 anni di immobilismo il settore sta esplodendo? Che i prezzi salgono di giorno in giorno? Che devo trovare in fretta qualcosa? Che con quello che costano gli affitti ogni giorno che passa perdo dei soldi? No, lui aveva le sue idee su cosa valessero le case e se c'erano dei pazzi pronti a far levitare i prezzi pur di aggiudicarsi la casa dei loro sogni peggio per loro. Lui doveva proteggere i suoi clienti dalle cazzate emotive.

"Pensi, dio ne liberi, che lei magari dopo un paio d'anni si trova costretta a vendere per qualsiasi motivo. E ha pagato la casa eccessivamente, per cui o non riesce a rivenderla, o nel frattempo il mercato ha subito una flessione? Sul lungo termine importa poco, ma nella vita non si sa mai".

A un certo punto abbiamo trovato da affittare con contratto minimo di un anno nel cosiddettto vrije sector o settore libero: paghi prezzi conformi al mercato e affitti una casa per un minimo di un anno. Puoi anche restarci tutta la vita. Smisi di farmi mandare le offerte, tanto per un po' restavo lì.

Nel frattempo venne Internet e su www.funda.nl gli immobiliaristi associati mettevano le loro offerte. Siccome per evitare conflitti di interessi (quanto avremmo da imparare in proposito) in questo paese esistono un agente che rappresenta il compratore e uno che rappresenta il veditore (a meno che non si scelga per il fai da te, (ma, ripeto, ad Amsterdam è una pia illusione), se si trovava qualcosa di interessante contattavo l'agente che vendeva, andavo a visitare l'immobile, cercavo di convincere il capo, quanto mai recalcitrante sull'argomento, che davvero dovevamo comprare e ora. Lui non ci sentiva, trovava tutto esageratamente costoso, e nonostante il settore libero il nostro affitto, di proprietà di un fondo pensioni, non aumentava esageratamente e ci costava meno dei soli interessi sul valore della casa.

Facciamola breve: da quando ho figli una casa spalmata su 5 piani è un incubo. Mi sono rovinata la schiena a portarli su e giù. Pago tanti metri sfruttati male perché anche se bellissima la nostra casa è poco pratica. L'ho messo con le spalle al muro ricordandogli che abbiamo due figli a cui pensare e non ci siamo mai assicurati, che io non ho una pensione e che comunque avevo le palle cosi girate che niente niente divorziavo se non si decideva, che io dovevo traslocare e subito, porca puttana. A costo di riaffittare, volevo una casa su un solo piano (altra pia illusione in questo paese). Secondo me l'ha convinto la pensione.

Abbiamo cercato un po' rendendoci conto che il mercato è sempre peggio, lui vuole la casa grande e ha cercato di convincermi ad andare a vivere in un paesino, io gli ho spiegato che se vivo in Olanda è perché sto ad Amsterdam e nel suo paesino, con lui tutto il giorno fuori per lavoro io da sola con i bambini e l'isolamento sociale mi suicido in tre settimane, risultato: abbiamo capito che avevamo bisogno di un agente.

Richiamo la Galman en Versteeg, ritrovo la Janny al telefono che mi dice che l'agenzia l'hanno rilevata lei e l'altro ex-dipendente, ma che lavorano sempre secondo lo steso metodo. Di nuovo ci hanno pazientemente portato a veder case, anche se i nostri gusti non coincidevano, anche lí ci sconsigliava le cazzate (tipo una casetta bellissima TUTTA da rifare dalle fondamenta in su in un punto idilliaco di Amsterdam, tra le dighe, le mucche e i prati, sembrava di stare nel paesino del cavolo, ma in centro in 20 minuti di bici e traghetto. "Questa casa, con due bambini, il lavoro che fate e tutto il resto ti costa il tuo matrimonio, dammi retta").

E adesso l'abbiamo trovat. è bastato che il capo ci credesse. Certo, era la terza per cui eravamo davvero convinti, ma le altre due una ce l'hanno soffiata sotto il naso e l'altra, offerta in busta chiusa, l'hanno venduta a € 104.000 più del prezzo di base, un tetto e 4 pareti in cui fare tutto. Per dire, il mercato congestionato.

Anche qui, offerta in busta chiusa, Qui il capo mi ha sorpeso:

"Senti, questa la vogliamo e per come la vedo io è la nostra ultima occasione di trovar casa ad Amsterdam, è inutile che stiamo lì a calcolare se offrire 10 o 20mila euro in più, vediamo cosa riusciamo a rimediare tra mutuo e facendoci prestare soldi dai nostri. Dal totale togliamo i € 50.000 che ci costa la ristrutturazione e offriamo quello, punto".

Prima telefonata: non ce la vendono. Qualcuno ha offerto un € 5.000 più di noi (bene, stiamo cominciando a capire come va il mondo). Ma dopo tre giorni ci hanno ripensato.

Ci richiamano, io sono in Italia, il capo telefona per chiedermi: siamo davvero sicuri di volerla? Si. Intanto noi da un mese stiamo rimediando soldi da tutte le parti. Abbiamo fatto due assicurazioni sulla vita. Abbiamo scelto il tasso fisso per 30 anni per stare sicuri. Ci siamo legati mani e piedi. Abbiamo passato notti insonni. Ma abbiamo una casa. A fine mese ci danno le chiavi. Assomiglia un po' a questa qui sopra, sta alcune porte più in là. Di questa vendono il pianoterra, 64m2 a 160.000, a chi può interessare. Così diventiamo vicini, che come dicono gli olandesi:

"Un buon vicino è meglio di un amico lontano". E la maggior parte dei nostri amici stanno tutti lontani. Ma cinque porte più in là abitano 3 compagne di scuola dei mostri con genitori simpatici. E tre strade più in là un'altra. Non siamo così isolati, dopotutto.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti!! deve essere una casa bellissima.... sembra la zona dei musei. ti leggo sempre, ma commento poco perchè dal lavoro non ho l'accesso ai commenti (misteri informatici)...

Unknown ha detto...

ciao, sono Laura, bella idea il blog mi piace finalmente qualcuno che ti spiega qualcosa, però non hai detto quanto l hai pagata e in che zona .....

Unknown ha detto...

Ciao, e augurissimi per la tua impresa e complimenti per la tenacia,ma quanto è venuto tutto il danno ? e che zona è...

Allo stato brodo ha detto...

Io ormai ho prenotato il volo, a metà gennaio sarò lì.
Ho iniziato a spulciare funda.nl e kamernet ma per ora nessuna certezza, un mare di dubbi :D
Trovare un buco sarà proprio dura!
Eventualmente mi passi l'indirizzo dell'agenzia a cui ti rivolgi?
Non ho grandi pretese, mi bastano 30mq2 (siamo in 2) in un punto qualsiasi di Amsterdam che mi permetta di essere in centro in 15/20 min di bici...il tutto spendendo il meno possibile!
Ci riuscirò? Chissà !

Anonimo ha detto...

Salve, mi chiamo Francesco, ho 26 anni. Ho sognato ad occhi aperti nel leggere questa sua "avventura". Il sogno mio e della mia ragazza sarebbe proprio quello di vivere ad Amsterdam. Far crescere i nostri bambini nel verde, nel rispetto della persona, nella possibiltà di respirare cultura, gioia di vivere, educazione. Sono stato spesso ad amsterdam ben 3 volte (L'ultima ad Agosto), ogni soggiorno è durato dai 10 ai 15 giorni. Ho visitato anche altre zone dell'olanda. Non posso farci niente, è questo il posto dei miei sogni, passeggiare mano nella mano con la mia compagna lungo i canali, sedersi su una panchina mentre una vecchietta da da mangiare alla papere e ti sorride amichevolmente. Se penso che qui, in Italia, spesso le persone neanche si guardano in faccia....bhè! mi deprimo. Mi deprimo ancora di più perchè non ho la possibilità economica per potermi sobbarcare un "evento" del genere, ma già sò che in futuro, quando sarà, se avrò la minima possibilità di farlo...bhè..... non ci penserò 2 volte !
Complimenti per i mostriocciattoli , bellissimi!!! e complimenti per aver relizzato il suo sogno...

Francesco

Anonimo ha detto...

Ciao, ti lego spesso e mi fai morire dalle risate! Complimenti per la tua autoironia e la tanta cultura che si respire già dal tuo modo di scrivere! I piccolini sono stupendi!

Linda Genova

Anonimo ha detto...

P.S Ci sto pensando per lo scambio di case. Noi siamo esatamente a Rapallo centro. Ma lavoriamo d'esate...:( E per l'autunno???

Linda Genova

toekomst-nu ha detto...

Ciao!
Io e il mio compagno siamo in procinto di trasferirci in Olanda. E' il nostro sogno da tempo e adesso si sono create le condizioni per poterlo realizzare. Il progetto è comprare un paio di mini-appartamenti ad Amsterdam da affittare poi ai turisti e una casetta a schiera per noi due in un'altra città(forse Hoorn o Alkmaar). A Gennaio saremo ad Amsterdam per circa tre mesi e stiamo disperatamente cercando un makelaar che parli italiano, per ora senza successo. Sapresti consigliarci qualcuno?
Ti ringrazio anticipatamente, ti leggo spesso! Complimenti per il blog ;-)

Daniele ha detto...

Ciao mammamsterdam,

Anch'io comprai casa 3 anni orsono e scrissi un articolo a riguardo, potrebbe aiutare chi sta valutando di comprare una casa in Olanda:
http://www.danielebesana.com/blog/amsterdam/comprare-casa-in-olanda


Ciao!
Daniele