venerdì 11 aprile 2008

Coffee-time (che non è un coffee-shop)

Oggi ho portato a spasso un simpatico signore italiano, qui per affari conclusisi molto presto, e abbiamo bevuto due caffé in giro, con risultati contrastanti. Cosa che mi ha ricordato che anche se FrancisFrancis, Illy, Lavazza e Segafredo ormai sono parenti stretti per molti olandesi, c'e ancora tanta strada da fare.

Inauguro con questo post, quindi, l'etichetta "Guida di Amsterdam per iniziati", per condividere i miei indirizzi preferiti che non comprendano solo i sex-shop.

Che caffé sono disponibili in giro, sotto che denominazione:

Koffie
Facile, è la broda olandese a torrefazione chiara e macinatura grossa da filtro, ovunque tu vada te la tirano dietro (nei bar ti tocca pagarlo) si trova ovunque e comunque, e considerato l'amore per il risparmio dei batavi, in genere usano la qualità rossa a prezzo d'occasione e in tal caso si riconosce per un sentore acido che la pervade. Buona per le giornate di freddo umido gelido pioggia scarpe-bagnate, quando c'è bisogno di avvelenarsi con qualcosa per tirarsi su (dico, da noi c'è gente che corregge con la grappa allo stesso scopo, quasi quasi preferisco un koffie).

Koffie verkeerd
Idem come sopra, ma macchiato al latte. Tazzona di contenuto color beigeolino.

Cappuccino
Idem come sopra, ma con la schiumetta tirata fuori a forza dal bricco a scucchiaiate, che il movimento di polso del vero barista, chi l'ha mai imparato? La prima volta che venni in NL, in quel di Groningen, la pasticceria Bommen Berend che aveva il menu figo ti spacciava come cappuccino un koffie verkeerd in bicchierone di vetro spesso con schizzata generosa di panna montata sopra. Altri tempi, l'Ue ancora non c'era e per nostalgia e giovanile incoscienza ne avrò bevuti un po'.

Espresso
Si, lo so, uno si illude. In linguistica queste parole qui si chiamano i falsi amici. Pensi a una cosa e te ne danno un'altra. Ma ci ricordiamo che il batavo è sparagnino? Ci sarà anche scritta la marca italiana nell'insegna, ma se ordini una tazzina e la paghi, piena fino all'orlo ti tocca. E i baristi lo sanno e fanno traboccare.

Qui dalle mie parti, in KNSM-Eiland, c'è questo caffé Kanis e Meiland che è carino, ci si mangia, col caldo hanno i tavolini fuori a pelo d'acqua con moletto d'attracco per chi arriva in barca. Quando Ennio era in passeggino ci siamo andati un tot di volte, anche a fare colazione che nel weekend fino alle 11 è pieno di famiglie con bambini, i genitori leggono il giornale mentre i pargoli si arrangiano. Ci vado una volta con il capo e mi fanno questo ottimo Segafredo. Ci torno con la mia mamma, chiedendo apposta una tazzina a metà piena e mi arriva con l'orlo colmo. Glielo rendo dicendo: ma come, la tua collega due giorni fa mi ha fatto un caffé così buono, cos'è 'sta roba? La bimba mi guarda esterrefatta e mi fa: ma la macchina così lo fa. Cioè, spingi un pulsante e ne esce la dose predefinita. Hai capito come fanno il caffé qui al bar? (tesoro, ma il metodo coitus interruptus, cioè tirare la tazzina indietro quando è a metà, no, eh? Tutta colpa della pillola anticoncezionale di massa).

Per fortuna nel frattempo a salvarci è arrivato il

Ristretto
Anche lui preprogrammato dalla macchina, ma vivaddio meno umido, che qui già ne abbiamo troppa d'acqua, per ritrovarcela in eccesso nel caffé.

Poi nei posti ancora più fighetti siamo persino arrivati al concetto di

Macchiato
E penso di non aver nulla da spiegare.

Facciamola finita, il posto che da anni raccomando a tutti è:

Coffee Connection,
in Nieuwezijds Kolk 33 angolo Nieuwezijds Voorburgwal, praticamente in centro quasi di fronte alla prima fermata dopo la stazione dei tram 1, 2, 5, 13.

Si tratta di un localino micro, sull'angolo (ottuso, volevo dire ottuso) di una casa, con un bancone al piano rialzato, alcuni tavolini al piano superiore e un bagnetto e deposito nel sotterraneo. Non andateci in gruppo che non ci si entra, a meno che il tempo sia favorevole e i tavolini siano fuori. Fanno bagels e panini, torta di mele e brownies, e si autodefiniscono un tocco d'Italia con una manciata di Seattle. Hanno anche un sacco di caffé di quelli elaborati ed aromatizzati, per chi ama il genere, con gli sciroppi Mounin buonissimi che a casa nostra ci facciamo di tutto (ma non il caffé).

Anni fa lo aprì Leigh, un'americana simpatica che dopo un periodo in Veneto in cui scoprí il caffé italiano, si è messa a fare e torrefare le sue miscele qui. All'inizio per uso del baretto e un altro paio di locali suoi. Poi, concluso che quello che a lei piace è creare i blend di caffé, ho saputo che ora fa solo questo, e il baretto lo ha preso Dave Gelici, un ragazzo carinissimo di origine armena che non solo mi ha fatto il miglior macchiato della mia carriera oggi pomeriggio, ma parlicchia italiano e ti saluta (non me, il signor Franco simpatico) con "Ciao dottore".

Un altro posto in cui farsi confondere le idee dai tanti tipi di caffé è la catena Coffee Company, con il loghetto a spirale, ce ne sono parecchi in giro, non male. Per indirizzi guarda su: www.coffeecompany.nl.

Un altro posto carino è il Buna Bet in van Woustraat 74, un baretto etiope trendy (ci vado domani a ri-testarlo, che è un po' che latito). Per piccoli gruppi e su prenotazione organizzavano anche degli assaggi di caffé di diversi tipi, una cosa che ho sempre voluto organizzare per vedere com'è. PS. ci sono andata ieri con Nella, il caffé era ottimo e il té etiope anche. È semplicemente un té con il sacchetto, ma molto buono.

Un altro posto è il bar Girasole, dell'Hotel Jolly Cartlon di fianco al mercato dei fiori galleggiante, angolo Vijzelstraat vicino al Munt, l'unico posto dove posso ordinare il mio preferito senza stare tanto lì a spiegare. Basta dirgli un macchiato freddo, quasi tutti i baristi sono italiani DOC, che voglio di più? e hanno un pranzo caruccio al buffet, ma io in genere ci vado per un dolcino al volo prima o dopo il cinema, o per appuntamenti di lavoro in centro.

Infine, ci vado spesso e ci ho fatto girare persino un cortometraggio ("Cinque caffé", di Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, bellissimo, di un realismo surreale), il bar Issimo dell'Hotel Hilton in Apollolaan. Che bello averci da lavorare la mattina presto, che posso farci colazione. Chiuso nel weekend.

Bene, dopo tutti questi caffé di oggi si è fatta l'una di notte, mi sarà passata la botta di insonnia?

2 commenti:

Baol ha detto...

Ho la netta impressione che, se vengo ad Amsterdam, prenderò una coca cola :D

Anonimo ha detto...

Grandiosa descrizione !
Giovanni