Veramente prima o poi qualcuno dovrà scrivere un libro sulle domande difficili dei bambini. A parte che ultimamente Ennio nei momenti più strani vuole che gli racconti delle storie di droga dei miei ex-compagni di scuola (uno morto per overdose a meno di trentanni, un altro finito in comunità, suo padre, che era una persona molto semplice, ma gli ha veramente salvato tutto, si è venduto due pescherecci per stargli accanto quando stava male, asciugargli il sudore, abbracciarlo. L'ho incontrato anni fa era era felice, aveva appena avuto un bambino).
Non mi chiedete come ci siamo arrivati a quesi discorsi con Ennio, ma a qualche punto ci dobbiamo essere arrivati, e la cosa su cui insisto di più è che non bisogna fare le cose stupide che ti propongono gli amici solo per appartenere al gruppo, ma avere il coraggio di prendere le proprie decisione e sapere cosa può farti male. Sapendo che ci sono anche altre vie per risolvere un disagio o una sofferenza.
Questi miei due compagni di scuola erano ragazzi molto sensibili ed estremamente intelligenti, e forse anche molto buoni. Uno era cresciuto in quest'ambiente di pescatoracci machisti, e ricordo che fin da piccolo lo prendevano un sacco in giro.
L'altro ha passato 5 anni di liceo a picchiarmi e terrorizzarmi, lui si era scelto il ruolo opposto, quello del macho, ma si sentiva benissimo, in qualche modo sotterraneo, che lo faceva per difesa. Poi gli morì il padre e io che ci ero in rapporti pessimi, ricordo comunque che mi era venuta l'idea di chiedere a mio padre, che anche lui il padre l'ha perso da neonato, di parlarci lui, visto che io una cosa del genere mi rendevo conto di non poterla condividere con nessuno. Ma non c'erano proprio i rapporti reciproci per farlo, temevo che se glielo avessi proposto mi avrebbe presa ancora più in giro e ho difeso me stessa. Ragazzi fragili, e io che adesso ho dei figli mi chiedo sempre come possiamo evitarle o aiutarle queste fragilità.
Ma si diceva di sesso, percé adesso questo è un argomento interessante. Quelle cose da adulti che ai bambini sembrano vagamente disgustose e forse anche molto ridicole, ma se ne parla.
"Mamma, lo sai che oggi sul computer a scuola X e Y (due bimbe) hanno aperto il sito dei giochini sessuali e la maestra se ne è acorta? E si è arrabbiata tantissimo".
Mi sono chiesta a lungo come spiegare la differenza tra l'amore e il sesso, che io cerco di veicolare comunque come una cosa bella della vita, non sia mai mi vengano repressi come hano fatto con me, e il porno, specie su Internet, che per due bambini di quell'età trovo davvero riprovevole.
"Il punto tesoro mio, è che il sesso per i grandi è molto piacevole. È un po' come qando noi ci facciamo le coccole, ma anche diverso, e uno lo fa perché è belo e sta bene con la persona con cui lo fa, sono amici, si piacciono. Il porno invece è una cosa finta, lo mettono su Internet per gli sfigati che non sono capaci di sforzarsi un pochino e voler bene e fare le coccole a qualcuno, e allora possono solo guardare. Ma è finto ed è molto diverso dal sesso che si fa. Le persone che fanno sesso si divertono, le persone che recitano nel porno fanno finta perché le pagano, ma non si divertono. E poi è tutto esagerato, per esempio prendono apposta dei signori con un pisello molto grande o delle signore con il seno molto grande. così succede che tanti bambini un pochino piuù grandi di te, che già stanno crescendo e gli cresce il pisello o il seno, guardano quelle cose su Internet e pensano che sono loro a essere fatti male, e invece non è vero. Perché in molte famiglie le mamme e i papà no sono abituati a farsi vedere nudi in bgno, per esempio, e questi bambini non lo sanno come sono fatti davvero gli uomini e le donne adutle normali."
È difficile ogni volta, a me questa spiegazione convinceva fino a un certo punto. Poi come sempre sono gli amici che non hanno figli e non hanno la pressione della correttezza pedagogica a trovare le spiegazioni migliori.
Ne parlavo con l'antropologo bergamasco che mi ha dato una spiegazione ancora più geniale:
"Il porno lo vivi solo con un senso, la vista, il sesso lo fai con tuti i sensi".
Geniale. Ci voleva l'amico attore per spiegarmi certe cose.
"Mamma, ma i grandi che fanno sesso, sai che poi fanno i bambini, ma come fanno veramente?"
Ottima domanda, anzi, io non me la sono posta fino ai 14-15 anni. Respiro profondamente e riattacco:
"Ok, tu hai presente quando certe volte ai maschi il pisello diventa grande? Bene in questo modo possono infilarlo nella pisella delle femmine, perché è da lì che escono i semini (e lo sa gia) e bisogna mettere il semino vicino all'uovo, che nelle femmine sta circa qui" e gli tocco la pancia.
"Ah, si quello che un mese lavora una e un mese lavora l'altra". (Bravo, allora ascolti).
"Si, e quando poi un semino riesce a entrare dentro l'uovo lo feconda, ma ancora non è un bambino. Sono due cellule (breve excursus su cos'è la cellula) e ogni cellula per farne un altra si divide in due. Quindi prima sono due, poi due cellule si dividono in due e ne fanno quattro, poi quattro si dividono e ne fanno otto, poi se si dividono otto quanto fanno?"
"Sedici".
"E poi?"
"Trentadue".
"E poi?"
"Sessantaquattro e poi, aspetta centoventotto e poi duecento... cinquanta... sei".
"E poi vanno avanti, ma adesso tu ti devi vestire, io devo andare a prendere l'aereo e ne riparliamo un'altra volta".
Niente, i figli ti costringono a tenerti aggiornata. Prima o poi mi tocca ritrovare qualche mio libro della gravidanza e fargli vedere i disegnini.
Comunque per adesso il porno è scongiurato, vediamo quanto dura.
Io ve lo dico subito che se va avanti così e nessuno mi procura questo libro su come rispondere ai bambini, bisognerà che lo faccia io. Un manuale di sopravvivenza per le madri di figli maschi. Se sopravvivo, that's it.