venerdì 13 febbraio 2009

Abbiamo perso l'aereo

Un po' per sfiga, un po' per il maltempo, un po' per le code, che anche se di venerdi ci sono e lo sappiamo, questo venerdi sono state straordinariamente noiose. Anche il controllo di sicurezza ci ha messo del suo, ce l'avevamo quasi fatta, il capo vergognandosi come un ladro è persino passato davanti a tutta la fila e la tipa ha chiamato per avvertire che stavamo ancora arrivando, ma arrivati dentro, non c'era nessuno che sapesse dirci qualcosa e intanto che facevamo mente locale, l'aereo ha cominicato a muoversi.

Bon, basta, abbiamo fatto la pipì (che Orso si è tenuta in modo eroico, cioè, si è lamentato un'ora che non ne poteva più ma l'ha tenuta) ci siamo attaccati a un computer, abbiamo riprenotato per lunedi, senza capo, ma che ci riaccompagna volentieri adesso che la strada la sappiamo e prendendoci più tempo.

E poi ho detto: ragazzi abbiamo perso l'aereo, ma siamo sempre in vacanza, per cui andiamo a visitare Nimega.

Nimega, la città più antica d'Olanda, fondata dai romani, fortificata da Carlomagno, in un'ansa del fiume Waal. Fiume che all'andata abbiamo attraversato sul ponte più sfigato d'Olanda, una coda che ci stava rendendo isterici.

Ma dal ponte Orso aveva già notato all'andata una "pannenkoekenboot", una barca dove servono le scrippellone tipiche olandesi. Siamo andati, abbiamo parcheggiato sul tetto del Casino di fronte al fiume e al famigerato ponte e proprio sopra la barca delle scrippelle, abbiamo visitato un pezzetto di centro e chiesa di Santo Stefano, e mura vecchie di 400 anni, e un comune rustico e una pesa pubblica, il tutto condito da un Orso piangente che insisteva:

"A me non me ne importaaaa, io voglio andare alla barca delle scrippelleeee, che altrimenti salpa e ci lascia a terraaaa".

E spiegaglielo che quella barca lì non salpa, che è ancora giorno e non può essere aperta, che ci facciamo un giretto e ci andiamo subito. Ci siamo arresi. Siamo arrivati alla chiesa di Santo Stefano, l'abbiamo riconosciuta come quella in cui si sono sposati Bas e Iveta tanti anni fa e siamo scesi per una discesa verso il fiume costeggiata di case moderne e semplici, ma con tutti gli infissi e dei piccoli bovindi parallepipeidali tutti colorati in arancione, azzurro, verde, giallo, rosso, dei colori bellissimi e allegri.

La barcona era chiusa, ma un'altra di fianco che prometteva un mixed grill a € 14 (una notizia che in genere mi ci fa ripensare tanto, ma poi tanto) su spiedoni alla portoghese era apert e quasi piena, si sarebbe visto lo stesso il fiume e il ponte, non dovevamo camminare ulteriormente e vuoi mettere l'atmosfera e la vista, insomma, ci siamo andati.

Ci hanno fotografati e da domani ci trovate sul loro sito , ci siamo fotografati noi, abbiamo ammirato un barcone fluviale enorme tutto carico di automobili, il capo ha spiegato la corrente del fiume (fortissima, proprio sull'ansa), e per consolare Ennio dalla delusione di aver perso l'aereo, che lui le vive molto queste cose, ha bisogno di ordine e pianificazione e gli imprevisti lo stressano (mannaggia, e proprio io sono sua madre, a me mi stressano l'ordine e la pianificazione) abbiamo proposto di fare qualcosa di bello insieme nel weekend.

Lui non voleva, preferiva stare a casa a vedere un film. allora ho proposto un cinema. Che tutti e 4 insieme al cinema non ci siamo mai andti, loro un sacco con il doposcuola e la nonna, ma con noi mai.

E così ne approfitto per ricomprare un giubbotto invernale a Orso, che gli serve proprio.
Perché, ricordiamocelo, avremo perso l'aereo, ma siamo in vacanza da oggi.

13 commenti:

graz ha detto...

Mannaggia che sfiga!!! Però bravi a trasformarla in un'occasione speciale (che in genere la tentazione di lasciarsi andare all'incazzatura è troppo forte e si finisce cornuti e mazziati)!!! (e quanto siete bellini tutti e quattro!!!) (ah i due piezz'e'core hanno l'aria piuttosto .. ehm .. frizzantella!!) /graz

Anonimo ha detto...

Beccati al volo :)
http://www.quirins.nl/quirins/Fotos/090213/IM090213-01.jpg

Ma toglimi una curiosita` che non mi hai mai tolto :P :
Ma con i tuoi figli parli in olandese o in italiano...o misto? Perche` Aidan, un mio amico inglese, tende a parlare sempre in olandese con loro (e l'insegnante, dato il suo terribile accento e i suoi continui errori grammaticali, llo ha invitato a non farlo piu`...LOL).
Io con brigitte parlo inglese e olandese (olandese...vebbe`.), con i gatti italiano e inglese. Che confusione.

Mammamsterdam ha detto...

Allora io e il capo abbiamo sempre parlato inglese tra di noi, per colpa mia, che lui ci provava a cambiare. Il massimo era un code switching da barzelletta 2 parole in una e tre parole nell'altra e conclusione in inglese nella stessa frase. questo con i figli non va MAI fatto.

Nel momento in cui abbiamo deciso di voler figli (cioè, ho smesso la pillola) abbiamo cominicato a sforzarci di parlare almeno una lingua per frase e siamo tanto migliorati.

Con i figli bisogn parlare dal primo momento, e forse anche prima, la propri a lingua. cob cerenza e senza cedimenti mai, neanche quando sono piccoli. E quando provano, perché ci provano, a risponderti nell'atra lingua o addirittua a fartici parlare a te, gli dici: amore, ma mi pali italiano sennó non ti capisco?

Poi andranno a scuola e lì ti tocca un ulteriore giro di vite. Ormai noi che ci siamo messi di buzzo buono a rinforzargli l'italiano siamo al punto che ceti giorni, a casa, anche il padre gli parla in italiano e insiste perché gli rispondano così.

È l'unica, e neanche così tiri su un bilingue perfetto, perché è la lingua scolastica quella prevalente (ho amici italiani qui con figli alla British school, beh i fratellini tra loro si parlano inglese anche in casa).

Insomma, bisogna decidere prima e applicare il tutto senza cedimenti.

Poi le vacanze e gli amichetti in Italia (ci vuole forza e coerenza anche in quello, ma lo sviluppo linguistico passa per i cotanei, non illuderti), a casa facciamo un sacco di cose sul computer in italiano (le ossa, gli animali ecc.) io spero che prima o poi la cosa migliori.

che per adesso parlano con la struttura delle frasi olandese e le parole in italiano. Ma sanno un sacco di participi passati irregolari, a forza di ripeterli, e anche con i pronomi personali cominicamo a metterci mano.

però fallo, è faticoso ma è il regalo migliore che puoi fare ai figli. Te lo dico da linguista e da madre.

E te lo ribadisco, perche quasi sempre sono i padri con la lingua minoritaria a mandare tutto a puttane. sono i padri che fanno fatica a fare lo switching. (E sono le madri olandesi che negli anni arrivano da me per far fare i corsi di lingua paterna ai bambini).

Il tuo amico h=avrà tante buone intenzioni, ma deve piantarla. si inventi un po'di sano male bonding con il figlio in inglese, o fa la fine di un mio stagista anglimilanese diplomato interprete, che per lo stesso motivo sto grande accento native non ce l'ha per niente (ma ha delle gran belle strutture linguistiche, quelle si).

E un altro anglopadre che con le figlie invece ci parla solo inglese, ma nota che crescendo in Olanda gli hanno perso la pronuncia precisa della "eouh" come andrebbe fatta alla stanlio e ollio. che per un inglese e fondamentale.

(Ma può essere che non ci ho mai fatto un post dettagliato? Ma se ne parlo sempre e ovunque?)

graz ha detto...

Bingo!! Io che non sono linguista sottolineo che il sistema dicoerenza che tu dici andrebbe applicato con qualsiasi cosa valga la pena di insegnare ai figli. Ed è - nella mia esperienza - la vera cosa difficile del parenting (A) sapere cosa fare b) sapere come farlo c) farlo d) sempre) /graz

i roberti ha detto...

ma dai!! ti immaginavo già a Piazza del Popolo. Vabbè l'importante è che sei in vacanza, ovunque tu sia...
baci
roberta

Tenedle ha detto...

Che banda!! Siete forti!! Buone vancanze...

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

Tanta, ma tanta invidia per la tranquillità che hai mostrato dopo aver perso l'aereo...da prednere come esempio, davvero! Cmq ti auguro di fare in ogni caso buone vacanze.
PS: io ho provato a parlare per i primi 3 anni SOLO in tedesco con Scritch, ma poi, a un certo punto, mi ha detto di smetterla perchè era troppo difficile capirmi. Non potendo avere la sua PIENA comprensione quando lo riprendevo o gli spiegavo le cose, con il tempo ho dovuto cedere passando completamente all'italiano. Risultato: intuisce la lingua, ma guai a parlarla...

Raperonzolo ha detto...

Se avessi perso l'aereo... altro che orlo... la crisi di nervi sarebbe stata assicurata. Sei una forza!

Anonimo ha detto...

Grazie Mamma, sei stata illuminante.
Quello che noto e` che ovviamente, i figli prendono l'accento dei genitori. I figli di Aidan parlano con il suo accendo inglese della campagna a nord di Londra (quell'accento che in pratica ottieni parlando con la lingua tra i denti ed emettendo continui tc-tc alla Bombolo), un olandese, figlio di emigrati sardi, pensa di parlare italiano, in realta` sembra che fino a ieri abbia vissuto nella Barbagia e al suo confronto Puddu sembra un insgegner milaneis...
Comunque mi sforzero`, perche` in effetti l'italiano qui non lo pratico. Questo sara` argomento per un mio post riflessivo...
Brigitte sopporta, ma ovviamente non puo` comprendere, questo mio svisceramento di emozioni da emigrante...ma tu, cara Mamma, mi capisci: dopo 8 ore di lavoro in inglese+ un paio di ore in olandese, il cervello come continua a funzionare? Passare all'italiano e` dura e di fatto, a parte scrivere sul blog e qui, in italiano comunico solo con i miei un paio di volte a settimana circa 60 minuti in tutto...

Mammamsterdam ha detto...

il bello dei low cost, è che a perdere l'aereo almeno non ti disperi troppo per i soldi persi.

(e forse per questo te la prend calma ad andare all'aeroporto).

Anonimo ha detto...

complimenti per la calma, comunque! Io avrei dato di matto.
Il post sui bambini poliglotti a me interesserebbe tantissimo: ancora non abbiamo figli, ma mio marito è russo e probabilmente andremo a vivere in Francia... un casino. Fra noi stiamo cercando di eliminare l'inglese, è stata una faticaccia ma man mano che migliora il mio russo e il suo italiano ci stiamo riuscendo.
Luisa

LGO ha detto...

Davvero, come fai? Io, se avessi perso l'aereo, mi sarebbe venuta una supercrisi isterica!

Sui padri minoritari, hai ragione e mi fa una rabbia! Mio fratello coi figli non parla italiano, e così è un casino. Per ora i bambini si capiscono perché son piccoli e fanno brum brum e bye bye, ma quando saranno un po' più grandi :-(((

Anonimo ha detto...

Ma voi credete tutto che Bax vi scrive? Ecco mia moglie dopo aver perso l'aereo.