domenica 8 febbraio 2009

TunFun, istruzioni per l'uso

Cosa deve fare una povera madre, dopo che ha fatto la domatrice di un branco di mostri resi iperattivi dal glucosio di frittelline, limonata e torta, con il gelato che attende, tutti i pargoli altrui inscarpati e ingiacchettati pronti ad uscire, quando proprio i pargoli suoi da 20 minuti non fanno altro che sparire a turno costringendola ogni volta a farsi mezzo km. di tunnel in su e in giù, schivando altri mostri in macchinine, genitori stressati, ingorghi di passeggini, il tutto dominato dalle urla di almeno 300 gole infantili?

E che al terzo tentativo nel bagno dei maschi, apre la porta e vede il suo ultimogenito a culo nudo, i jeans buttati per terra, i piedi in calzini che schivano le pozzette d'acqua (convinciamoci che sia acqua quella per terra)?

Che nei 3 secondi in cui mette giù un paio di borsone dell'Ikea piene di giacche, scarpe, regali e due ghiaccioli che si stanno sciogliendo nella carta, il mostro si chiude a chiave in un cubicolo, e mentre lei ne scuote la porta, gridando:
"Orso, fammi entrare immediatamente", senza risultato, alle sue spalle un padre, o comunque un energumeno pisellodotato, senza scomporsi si accosta all'urinatoio e si libera, beh, a quel punto la madre batte in ritirata fuori dal bagno dei maschi, che c'è un limite a tutto, e quelle che erano già prima delle ambizioni infanticide ("se li trovo li passo nel tritacarne") cominciano ad assumere colori molto concreti.

Se non che il reprobo si presenta quel paio di minuti dopo annunciando:
"Io stavo facendo la cacca"
e a quel punto qualunque pulsione infanticida si scioglie come neve al sole, che le fissazioni anali fanno molta più paura, dioneliberi.

Il tutto per dire che Ennio ha voluto festeggiare il compleanno al TunFun. Che adesso spiego cos'è.
Ad Amsterdam c'è un aborto di superstrada che dalla stazione Amstel cerca di arrivare in centro e muore sulla rotatoria vicino a Waterlooplein. Una rotatoria che nelle ore di punta si ingolfa mostruosamente e guai a finirci dentro, diventa un ingorgo infernale benniano che ci mancano solo i diavoli travestiti da agenti della stradale.

Però, come diceva Johan Cruyff, ogni svantaggio cià il suo vantaggio, e una rotatoria del genere, triangolata tra sinagoga portoghese, museo storico ebraico e chiesa di Mosé ed Aronne, con dietro l'ex mercatino delle pulci di waterlooplein, originariamente prevedeva un complicatissimo tunnel pedonale per attraversarla senza farsi male.

Sappiamo cosa diventano i sottopassaggi pedonali, a me comunque l'ha raccontato l'amico G. che negli anni ottanta ci si andava a fare le pere. Poi l'hanno murato. Poi una discesa l'hanno trasformata in officina/noleggio bici, poi l'altra un imprenditore lungimirante ne ha fatto questo parco giochi al coperto per bambini da 0 a 12 anni.

Ecco, siamo stati lì. Abbiamo prenotato la festa, che prevede per € 10 a cranio infantile (i genitori entrano gratis) ingresso (che da solo sono € 7,50), frittelline tonde, un ghiacciolo e limonata per tutti nel vagone riservato per 45 minuti, in cui scartare con calma i regali. Loro son durati forse 15 minuti. Si sono precipitati sulle frittelle, e sono scomparsi, lasciando me e Gina lì, con la borsona ikea per le scarpe, quella per le giacche e un'altra per i regali (portatevi sempre una bustona, che torna tanto utile).

Hanno giocato, saltato, corso, litigato, pianto, si sono riappacificati, arrampicati. Ogni tanto un touch base per rimpinzarsi di sciroppo rosa alla plastica, poi ricominicavano.

Noi abbandonato il vagone, abbiamo trovato un tavolone da pic nic libero, ce ne siamo impossessate, e alle 14 abbiamo mangiato la torta, che crepi l'avarizia avevo anche ordinato una torta.

Alle 15 i genitori se li sono ripresi, in stato di decomposizione. Io mi sono rallegrata di aver abbandonato l'insana idea originaria di tenerli lì dalle 11 alle 16. Le 15 andavano benissimo.

Ce ne simo andati lasciandoci i picchi di decibel alle spalle. Devo dire che andarci di mattina, appena are alle 10, conviene. È ancora relativamente tranquillo, con i genitori presenti ci siamo presi con calma un caffé, e i giochi non sono troppo affollati. In genere la calca grossa cominica verso le 13-14 e a quel punto uno potrebbe nche andarsene.

Cioè, se convince i figli a farlo. Che tra la gabbia per il calcetto (regole: i gol e le palle passate tra le gambe dell'avversario vincono, i perdenti stringono la mano ai vincitori), il black box in cui T. si è incastrato e L. è dovuto andare a recuperarlo, lo scivolo a caduta libera che terrorizzava tutti i genitori solo a vederlo, salvo poi che la prima mezz'ora non si sono spiccicati di lì (all'inizio, il primo metro e mezzo completamente in verticale lo fanno appenendosi cone le mani e tirandsi giù, poi partono direttamente da seduti e via).

Nella fase di mezzo sono andati più o meno tutti a giocare nell'area da 1-4 anni, che sono tutti tappetoni e cuscinoni con cui costruire dei percorsi e scivoli piccoli da cui Orso scendeva a cavallo del cuscinone motoretta. Verso la fine tutti sul mega gonfiabile lungo 8 metri. O nella gabbia con i megalego per costruire una torre in cui rinchiudersi.

Decisamente splendido per i bambini ed un'esperienza zen per i genitori. che se non entri nell'ordine delle ide di farli fare e controllare ogni tanto, ma sei portato all'ansia, non ne esci vivo.

Secondo me non a caso hanno messo due computer accanto al bar, 10 minuti di internet a prezzo modico. Io però mi sono scordata la macchinetta fotografica e aspetto di capire come scaricare le foto dal nokia al computer.

4 commenti:

i roberti ha detto...

Avevo letto il post precedente, mi piace la tua posa mi piace sapere che provi emozioni di pancia così belle ma poi questo post...fantastico, coraggiosa tu e comunque divertentissimo. e poi mi ha fatto pensare a roberto che ieri è tornato con sveva con una pippì con fuga dicendomi: "ma come facevo a portarla nel bagno delle donne del centro commerciale?"
Grazie per le tue parole appena lasciate non immagini la stanchezza, quindi sono necessarie e importanti per me...spero di vederci presto..un bacio grande
roberta

Mammamsterdam ha detto...

Se devo dire tutta la verità, a me è piaciuto e ce li dovrei portare più spesso, solo i miei e un libro, perché si divertono troppo ed è un divertirsi fatto di socializzazione e movimento, non dietro al computer.

Solo che gli ultimi 20 minuti, da ucciderli. e a casa non avevo le chiavi, siamo andati a fare la spesa e Orso non voleva venire. Insomma, mi provano un po' queste cose.

desian ha detto...

Mi consola sapere che anche nella civilissima Zeelandia avete rotatorie che si ingolfano come qua e ancor più sapere che anche voi abbiate il famigerato "MondoBimbo": da queste parti trattasi di tendoni ipersudaticci con gonfiabili (a pagamento), giochi elettronici (a pagamento), macchinine (a pagamento), pop corn (a...). Insomma tutto quel che serve per stressare i genitori ansiosi ma far morire di divertimento i bambini liberati (a pagamento)! E se provi ad organizzarci un compleanno (fanno loro, tu paghi) ti danno quattro pizzettine e una torta mefitica...
ciao

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)