domenica 11 maggio 2008

Primizie


Come giustamente mi ricorda Roberta nel commento al post precedente, in Italia è arrivata la stagione delle ciliegie (e anche quella delle fragole, che da noi arriva tutto dopo).

È frutta che adoro fin da piccola, anche se ai bei tempi, in effetti, erano un lusso. Se ne compravano poche e le consumavamo con dedita attenzione. E con due compleanni a maggio e giugno la torta alle fragole era per la festa mia e di mio fratello.

Ultimamente mia madre mi diceva che solo da quando è in pensione e deve occuparsi solo di sé stessa, comincia a concedersi il lusso di mangiar ciliege, comprarle per sé stessa. Prima le prendeva solo per noi.

È verissimo. I miei figli, specie Orso, adorano le ciliegie e tutta la frutta molle in genere (lamponi, more, mirtilli) e guai a me se andiamo al mercano e le bancarelle ne sono piene. Urlano che vogliono le fragole finché non gliele compro.

Il mio problema è che in genere tutte le fragole in offerta sanno di poco. Sono acquose, e quelle enormi (di cui diffido, che mi sembrano tanto una cosa innaturale) pure spugnose dentro. Invece ogni tanto si trovano delle fragole meno rosse, meno grandi, costosissime e meravigliose. Che sanno davvero di fragola.

Non come tutto il cibo da fabbrica al sapore di fragola, che è rosa, ma da dove gli venga lo pseudosapore di fragola resta un mistero (Beppe Grillo lo spiegava una volta, ma devo aver rimosso).

Si tratta solo di superare la barriera mentale del prezzo, perché chiaramente siamo tutti così abituati alle fragole in offerta neanche tanto buone, (non sempre perlomeno) che correre il rischio facciano schifo anche quelle care è dura.

Così anche il capo in una delle nostre esplorazioni nei negozietti vicino casa nuova:

"Ma costano € 4,95, sei pazza. Sono quasi 11.000 lire".
"Si, ma se ci compriamo un barattolo di gelato Ben & Jerry's costa di più ed è meno sano. Queste almeno ce le godiamo".

Mi ha dato ragione. Ce le siamo godute fino all'ultima. Poi il giorno dopo, quelle rosse e grosse da supermercato, sono state un paio di giorni in frigo, che non ci davano più soddisfazione.

I piccoli piaceri della vita sono una grande cosa. ti tolgono al volo le brutte abitudini (che costano anche loro) e ti riconciliano con il mondo.

Adesso aspetto che arrivino le ciliegie. Quelle buone.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

anche qui le fragole non sono ancora saporite..le ho comprate, qualche volta, ma quelle buone arrivano tra un po'.

i roberti ha detto...

forse perchè sono pugliese e lì da noi da bambina le ciliege, ma tutta la frutta in genere, costava veramente poco. Ora qui le ciliege non costano meno di 6 euro e le fragole prodotte in abruzzo vanno via e noi mangiamo quelle emiliane o spagnole...ma dove arriveremo?
baci fragolosi
roberta

Vera ha detto...

4, 95 ! dimenticavo i prezzi in Europa !
però, un lusso sano, è vero !

graz ha detto...

Epperò!!! Sicchè mi stai dicendo che quelle cose anemiche che stavano nei cestini del gioielliere, no scusa, del verduraio al mercato SONO ANCHE BUONE??????????????????????? ;-)) graz