domenica 25 maggio 2008

Grazie (e non cito Pennac)

"Papà? Grazie che ho mangiato l'uovo e grazie che siamo andati nel negozio" attacca Orso mentre il capo lo attacca al seggiolino.

Ci siamo guardati straniti.

"E grazie anche per la pallina".
"Chi sei?" chiede il capo "cosa ne hai fatto di Orso?"

Ci siamo commossi. Grazie a te Orso, che stai diventando un bambino grande e responsabile e sei anche una meraviglia. E pure educato, mi impressiona questa cosa (ma perché, poi?)

Siamo stati una mattinata con Orso figlio unico per commissioni. Il capo ha avuto l'idea geniale di portarsi un barattolone di lego. Mentre noi discutevamo della cucina nuova lui ha costruiti aerei e motoscafi supersonici con tante lucine colorate, e mangiato due banane.

In macchina si è addormentato, poi al negozio delle piastrelle portoghesi si è svegliato ed è di nuovo stato angelico per tutta la faticosa discussione su colori, modelli e abbinamenti. Solo un paio di volte ci ha detto che aveva fame.

Siamo arrivati a Loenen, ridente paesino del Gooi attraversato dal fiume Vecht (quello delle ville sul Vecht) e in mancanza di altro siamo approdati al caffé De Heren.

Abbiamo pranzato (ottima la zuppa di cipolle, che è vero che è stata una calda giornata, ma sotto l'ombrellone e con la brezza freschettina ci stava proprio bene) e l'insalata di patate, acciughe, pomodorini e salmone, che quest'ultimo mi chiedevo: ma che ce l'hanno messo a fare, però me lo sono mangiata sul pane e burro salatino della zuppa di cipolle e sono stata felice.

Orso ha insistito fino allo sfinimento per avere una coca, ma alla fine si è rassegnato al chocomel. Poi ha ordinato un uovo con sopra il pane e gli abbiamo preso un uitsmijter senza formaggio e prosciutto. Si tratta di una fetta di pane sottile, tostato o meno, su cui in genere mettono due uova all'occhio di bue e l'eventuale prosciutto, formaggio o altro sulle uova, bello fuso. Gli è arrivata una cosa enorme con 4 uova, lui si è lamentato che il pane fosse sotto e non sopra e ne ha lasciate, per fortuna, due, e poi come promesso siamo andati io e lui a fare una spesina al volo e a mettere 20 centesimi nel distributore delle palline di gomma.

Poi siamo tornati in macchina e ci ha ringraziati. Ci ha detto che Ennio è carino, ma dov'è? (era al mare con gli amici, la cui madre mi ha chiamato usciti dalle cucine, che mentre loro uscivano, la porta per disabili ad apertura automatica del loro palazzo gli è sbattuta contro la testa, gli ha causato un bernoccolo a forma di uovo enorme sulla fronte e lei voleva sapere come regolarsi. Era vivo e sono andati al mare e si è divertito).

Insomma, a Orso ha fatto un gran bene la giornata da figlio unico ed è stato esemplare, a Ennio ha fatto bene la giornata al mare ("Se lo merita proprio il suo cognome, ha detto l'amica G. riportandomelo, non hanno fatto altro che costruire dighe e mi spiegava mano a mano tutta la relativa gestione delle acque").

Anche l'amica G. ha un figlio con l'animo da ingegnere e ogni volta i due stanno interi pomeriggi a costruire basi spaziali, svincoli ferroviari, ponti. Oggi erano al mare, e da bravi bambini olandesi (uno in due, ma vabbé) invece di fare castelli hanno fatto dighe.

Allora dico grazie anch'io: all'amica G. che mi ha davvero tolta da un impiccio (col cavolo che avremmo risolto tutte queste cose se fossero stati in due) e ai miei figli che sono meravigliosi. E anche al capo, che sta reggendo abbastanza bene lo stress da ristrutturazione, un po' meno a quello da iperlavoro, e a parte uno scazzetto di pragmatica ci stiamo tanto divertendo a metter su casa. Domani andiamo a tirar fuori le ortiche dal giardino, e forse ne tengo un po' per la frittata e la minestra.

E faremo un Wigwam di cannucce per piantarci e farci arrampicare i piselli.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

vista la passione di Ennio, se quest'estate riusciamo a venire su (ammesso e non concesso) dovreste proprio venirci a trovare a Zutphen, ché sull'Ijsselkade c'è una roba che è una specie di fontana con tutto un sistema di dighe, chiuse e altre robe per far scorrere o trattenere l'acqua nei modi più diversi, e ci possono giocare i bambini. il Tessitore Persiano l'ha ribattezzata "piccoli olandesi crescono".
e lì accanto c'è un chiosco-eetcafé dove l'uitsmijter te lo servono con tre uova, ma se lo chiedi te lo fanno con due.

Anonimo ha detto...

Beh, senza dubbio un figlio alla volta è più gestibile come situazione...anche se devo ammettere che certe volte trovo difficoltà ad organizzarmi anche con una sola figlia! In bocca al lupo per la ristrutturazione!

Mammamsterdam ha detto...

@Farouche: si grazie, fammi un fischio quando ci sei, che io Olanda e Italia se ho semre visitate per caso e vergognosamente poco, Zutphen è sulla mia lista da una vita.

@barbara: in realtà, nonnostante la mia incoscienza nel fare Orso quuando ancora non mi ero ripresa da Ennio, ha pagato, perché in due, così vicini di età, si divertono, hanno meno bisogno di noi e sono più autosufficienti.

È vero anche che sono meno gestibili in casi del genere, che si provocano a vicenda e sono più difficili da tenere d'occhio. Dipende.

Roberta Filava ha detto...

ho una bimba molto brava da quando è nata eppure non me la sono sentita di fare il secondo perchè soli e senza servizi comunali a sostegno la vita si complica inutilmente...e si rovinano equilibri costruiti dedicandosi completamente...ma per due non ci riusciremmo...ma vederli giocare insieme deve essere una bella esperienza..peccato...in altra vita lo farò!!
roberta