mercoledì 21 maggio 2008

Sportivi: la sera leoni...


... la mattina dormiglioni. È il mio mantra per gli gnorpoli, quando la mattina non vogliono svegliarsi. Specie che stamattina hanno la giornata sportiva con tutta la scuola all'Oosterpark. Li accompagna il capo, che ha deciso di combattere lo stress al lavoro e per la missione casa facendo il padre attivo a scuola. Ha fatto benissimo, si divertirà. Già che c'era si è pure iscritto per acompagnare la gita scolastica, il tutto alle mie spalle che non ne sapevo mezza (però ha detto che alla gita posso prendere il suo posto, se voglio).

Ma il risveglio, che fatica: cercano di infilare la testa sotto il cuscino, di nascondersi sotto il piumino (che dopo un po' gli tolgo).

"Nooo", miagola Orso, che è quello che ha le mattine difficili.

Ennio per fortuna, se si scopre la parola magica che lo riesce ad interessare e motivare, in frazioni di secondo, come l'orso polare, passa dallo stato di catalessi a quello di azione. Salta dal letto e va a vedere il computer, o la vasca da bagno, o si dirige verso la cucina per il caffé d'orzo con il latte che gli ho promesso o verso qualsiasi sia la cosa che gli ha schiacciato il pulsante sveglia.

Intanto Orso protesta: "Io non voglio bacetti. Gnnngn!".

Che da quando io e il capo ci siamo risicati un weekend di workshop di yoga demenziale ad Alcatraz un paio di anni fa, io faccio tesoro di quello che ci diceva Jacopo Fo: il modo con cui ti poni davanti alla vita la mattina appena sveglio ha a che fare con il modo in cui ti svegliavano da piccolo.

E allora io opto per le coccole, le promesse di una splendida giornata che ti si sta per spalancare davanti, con il suo carico di bellissime sorprese ed esperienze, la colazione che ti aspetta, il sole che splende, gli uccellini che cantano (quest'ultima era di mia madre, mica ci sono arrivata solo con Jacopo a queste conclusioni).

Irritante, lo ammetto, quando hai solo voglia di dormire e che non ti scoccino. Fare la Madre è fare cose irritanti. Però una promessa di caffé per bambini, di pappa di cereali, di cornetti al forno, le volte che ci sono e la vita ci sorride.

Quando sono contenta quando li porta a scuola il padre. E sarei ancora più contenta se riuscissero a fare a meno di me, in quelle mattine. Perché anch'io a volte, mi piacerebbe svegliarmi con calma e senza alzatacce. Che io invece lo sprint sonno-allerta dell'orso polare non ce l'ho, tutt'altro. A meno che non sia costretta.



PS: comunque l'Oosterpark, vicino al Tropenmuseum che vedete sopra, è un bel posto per andarci, ad Amsterdam, specie con i bambini. Il museo dei tropici ha un sacco di mostre e iniziative interessanti per i bambini e i grandi, incentrati sulle popolazioni he vivono ai tropici. Era nato come museo etnografico, ma ha anche un cinema in cui fanno cose interessanti, organizza la festa del fuoco a cui sono andata con la mia amica iraniana, zoroastriana in fondo anche lei, a saltare su delle fiamme per propiziarci l'anno nuovo, e cose del genere. E nella sala dei Marmi, che è splendida, si fanno concerti, feste, matrimoni, ricevimenti, insomma si può affittare.

Il parco invece è relativamente piccino, ha una bella area giochi attrezzata all'estremità opposta alla Linneusstraat, proprio dal lato dell'ospedale, just in case. Di notte non andateci con i bambini, ma andateci da soli se siete maschi omofili in cerca di compagnia. Tanto, le cose fatte con discrezione, a chi vuoi che diano fastidio?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao! questa mattina mi hai fatto sorridere con questo post, nel dolce ricordo di me e mio fratello, esattamente come i tuoi "gnorpoli". Io ero dello stile sonno-allerta, mio fratello invece neanche con le cannonate! Molto interessante la teoria di Jacopo Fo, mi spiega molte cose! :-) Buona giornata da una mamma che si sveglia alle 5:30 :-( per andare a lavorare! Meno male che ho dormito di più quando ero piccola!