domenica 4 maggio 2008

Commemorazione dei defunti



In questa immagine, tratta dal sito della famiglia reale www.koninklijkhuis.nl, si vedono la regina Beatrice e la principessa Màxima sua nuora dietro di lei, deporre le corone al monumento di piazza Dam per l'annuale commemorazione dei caduti in guerra. La foto è del 2005 ma non prevedo che stasera ci siano state modifiche sostanziali rispetto ad allora.

Il monumento ai caduti lo conoscono tutti, è l'obelisco coperto di travertino in piazza Dam, di fronte al palazzo reale, proprio quello dove nelle foto degli anni '60si vedono i fricchettoni che andavano ad Amsterdam accampati in sacco a pelo.

La commemorzione dei caduti la conoscono in meno, ma è un ricorrenza molto sentita. Tutti gli anni, il 4 maggio, alle 20 si osservano 5 minuti di silenzio. I tram e i mezzi pubblici si fermano, gli automobilisti pure (infatti è una settimana che le scritte luminose in autostrada ricordano: "vuoi osservare la commemorazione dei defunti? Cerca un parcheggio" che altrimenti si fermano tutti alla cavolo per 5 minuti sulla corsia di emergenza con i casini che si possono immaginare).

In svariati posti, almeno in tutti i comuni, c'è una commemorazione ufficiale dove si depongono fiori e corone, i notabili fanno un discorsetto, se c'è la banda suona l'inno nazionale, le solite cose.

Un paio di anni fa destò scandalo enorme la ragazzata di alcuni balordi forse quindicenni in un quartiere etnico: avevano usato le corone per giocarci a pallone. Sacrilegio. Introspezioni: tutta la seconda guerra mondiale in fondo è un trauma in via di risoluzione degli olandesi (sono stati occupati, pur essendosi dichiarati neutrali), Anna Frank e il relativo spin-off, il trauma ebraico rimosso per decenni e a un certo punto andato in suppurazione, cose così.

Allora la discussione si incentrò su una domanda: non siamo riusciti a trasmettere l'importanza simbolica di questa commemorazione ai nuovi olandesi, che infatti non gliene frega niente e le corone le prendono a calci. abbiamo sbagliato noi o sono brutti, sporchi, cattivi e irrecuperabili loro?

Ora, a parte che in quei quartieri lì di solito i ragazzacci fanno a botte con la polizia e quindi che per una volta abbiano preso a calci le corone invece che una vecchietta, lo trovo già uno sviluppo positivo. Che nel clima attuale prendano a calci i simboli del trauma storico olandese, lo trovo un segno che a scuola in fondo glielo hanno spiegato bene, cos'è quasta commemorazione, infatti sono stati per mesi sui media. Avessero dato fuoco a una macchina, un trafiletto e poi non se li cagava più nessuno.

Invece così eserciti di storici, assistenti sociali, antropologi, sociologi, pedagoghi, assessori e altra gente hanno avuto un bel daffare per parecchi mesi ad analizzare, studiare, definire ed azzardare ipotesi di lavoro. Per uscirsene con la conclusione: è vero, questa è sempre stata una guerra tutta nostra e un trauma tutto nostro, come facciamo a farglielo sentire anche un po' loro, così saranno perfettamente integrati?

Detto fatto, dal dimenticatoio è stato tirato fuori un battaglione, anzi no, forse una mezza centuria di soldati marocchini appiccicati a suo tempo all'esercito credo francese (e su con che gioia i colonizzati partecipino alle guerre dei propri colonizzatori l'ho già detto il 25 aprile e quindi evito di ripetermi) e li hanno bombardati a simbolo della partecipazione allottona alla ricorrenza nazionale. Tutti felici. Non so se abbia funzionato ma stasera ho visto un bel po'di allottoni all'ora X, cioè verso le 19:15, dirigersi al traghetto verso il centro. Siccome in centro di lunedi sera dopo le 19 non c'è un tubo da fare, che i magazzini Bijenkorf chiudono, suppongo andassero anche loro alla commemorazione.

Perché la commemorazione importante, quella che danno in diretta su tutte le reti, è quella di Amsterdam, dove la regina con i parenti e i veterani va a deporre le corone. C'è gente che ci va apposta e credo che la visione generale sia di doverci essere almeno alle 4 di pomeriggio per trovare posto. Ma la cugina acquisita, che era pronta per andarci, stasera ci ha assicurati che basta esserci mezz'ora, quaranta minuti prima.

I cugini ci sarebbero andati dopo un intero pomeriggione in giro in bici con la cucciola di otto mesi, che a mio avviso già alle sette era bella cotta. Non so se poi ha retto, o se il padre se l'è portata a casa.

Ma è stato grazie ai cugini che oggi siamo usciti di casa, che essendo in giro in bici volevano venire a vedere casa nuova (i primi visitatori, urrà). Ci siamo allora portati dietro la copertona imbottita da pic nic per sdraiarci la belva, un paio di cose da bere e abbiamo ricevuto in giardino i primi ospiti.

Evidentemente la mia tendenza per le feste comandate è quella di ficcarmi in casa, nonostante il sole bellissimo, restare a letto in pigiama e cercare sanitari e cucine su Internet (qualcuno mi trova monotematica, ultimamente?)

Invece così siamo usciti, abbiamo trovato un bigliettino della Gigi che domani viene ad esaminare con occhio esperto e professionale i lavori da fare, ma che essendosi persa il mio numero non sapeva come avvertirmi che arriva più tardi.

E poi siamo andati a cenare al caffé del traghetto, De Pont, vicino a dove stanno costruendo un nuovo quartiere residenziale fighetto, dove i cugini andranno ad abitare fra un paio d'anni. Così li avremo come vicini.

E ci siamo ricordati della commemorazione dei defunti, che è una di quelle cose che a casa nostra non sono poi tanto sentite. Infatti al traghetto ci siamo goduti, sbaciucchiati, spupazzati, spalpazzati la piccola, che è allegra, bellissima, ridolona e ha ben due incisivi inferiori, perchè la mia teoria è che è sempre meglio celebrare il futuro che piangere sul passato.

1 commento:

i roberti ha detto...

non smetto di leggere il tuo blog..ogni giorno! sei veramente in gamba, e simpatica...mi diverto mi rilasso e imparo.
vorrei rispondere ai tuoi dubbi fra arte e design ma sono certa che e il fai-da-tè per la tua casa ti spiegherà tante cose...
ma il travertino dove vuoi metterlo?
a presto
roberta