giovedì 29 maggio 2008

La maestra si sposa (dei matrimoni olandesi)

A Orso è arrivata la sua prima partecipazione di matrimonio, bella, quadrata, in cartoncino testurato. La sua maestra si sposa. Un tot di genitori (leggi: madri) alcune settimane fa aveva proposto di organizzarci per farle un bell'album ricordo, con i disegni e le foto dei bambini. Le foto le faremo fra una settimana, davanti alla scuola, con tutti i bambini in tenuta "sposalizio" con bouquet, cappelli a cilindro, cravattini ecc. Gli ammennicoli li stanno fabbricando con la maestra Anne.

Quello che mi ha sorpreso è che Lizette e il suo futuro davvero invitano i bambini: un pullman verrà a prelevarli sabato alle 13:45 davanti alla scuola, insieme alle altre maestre, e li riconsegnerà verso le 17:30. Ci saranno sorprese, giochi e roba che noi genitori non ce ne deve importare, ce la racconteranno dopo (mi sa che metterò un microfono nascosto, perché se devo contare sulla loquacità e affidabilità di Orso, sto fresca. Al massimo mi racconterà del pullman).

La maestra di Ennio farà da maestra delle cerimonie. Quella del "cerimoniemeester" è una figura tipica dei matrimoni olandesi. Nella partecipazione vengono indicati i suoi dati, perché chiunque abbia domande, sorprese, cosine da organizzare si rivolge al maestro delle cerimonie, non agli sposi. Costui o costei coordina gli eventuali contributi degli ospiti all'intrattenimento e la lista nozze, dirige i regali degli indecisi in una direzione collettiva gradita dagli sposi, accompagna a tavola le vecchie zie confuse, cerca vasi per i fiori, ecc.

Perché i matrimoni olandesi non sono quella maratona chiesastico/mangereccia come da noi. A parte che non essendoci concordato, il matrimonio legale è quello in comune, e poi, chi ha voglia, si fa pure benedire dal prelato di sua scelta. Una volta si faceva un matrimonio in comune in tono minore, in un giorno lavoratvo, tanto per adempiere alle formalità di legge. Poi gli sposi tornavano ognuno dalla rispettiva mamma, per poi ri-sposarsi sul serio coram populo religiosamente, a cui finalmente seguiva festona. Adesso si sposa religiosamente solo chi ci crede tanto, in genere i protestanti, e i membri della famiglia reale (protestanti anche loro, in fondo). il resto si sposa dove gli pare e fa venire ufficiale e cancelliere per la parte burocratica.

In genere il pranzo o cena si fa con i parenti stretti e gli amici/testimoni più vicini. Per gli altri c'è una cerimonia, magari un po' più curata, seguita da torta e champagne, o daun giretto in barca (questo ad Amsterdam è un classico) o da un sito speciale per la celebrazione del matrimonio. Infatti ognuno può scegliere dove e come dirsi di si legalmente.

Il comune di Amsterdam ha addirittura una serie di ufficiali dello stato civile part-time che fanno solo matrimoni, o quasi, e se tu decidi di volerti sposare sull'obelisco del Dam (quello magari no), arrivano l'ufficiale dello stato civile e il cancelliere in uniforme e ti sposano dove vuoi. Le possibilità sono infinite, mi pare che il comune una volta abbia messo un limite solo per chi si vuole dire di si saltando in due da un bungee jumping, perché la cosa non poteva garantire al 100% una situazione lavorativa comoda per l'ufficiale. Ma mi pare ci sia stato qualcuno che si è sposato sott'acqua, avendo trovato un ufficiale munito di brevetto e disposto.

Mettendo da parte la scenografia del matrimonio in cattedrale, è chiaro che la festa si fa in location che possano compensare. Io finito ho partecipato a matrimoni presso:

A) Una chiesetta sconsacrata in legno bianco, su una diga ad Amsterdam West, di fronte al palazzone del servizio imposte, chiesetta che affittano come sala. La passatoia rosso fuoco stonava con i vestiti bianchi degli sposi (anche lui, con qualche ascendenza coloniale e abbronzata, in doppiopetto bianco).

La mamma della sposa aveva allora preso al mercato dei panni un rotolone di raso da 20 mt, che ci ha messo due giorni a stirare, per corpirci la passatoia, cosparso di petali di rose. che agli olandesi si possono rimproverare tante cose, ma il senso della decorazione d'interni ce l'hanno buono.

Sui vestiti è tutto un altro discorso: la mia amica Anna, veneziana e curatissima, si è ritrovata al matrimonio amici dello sposo in bermuda e ciabatte di plastica. Se li è tenuti.

B) Un altro matrimonio di amici è stato celebrato e festeggiato alla West-Indisch huis, una palazzina antica con cortile, che in effetti affittano per matrimoni, simposi, presentazioni e congressi. Il catering interno, lo so da un paio di altre occasioni in cui ci ho fatto da interprete, lasciatelo perdere, ma la cornice è bella.

A quel matrimonio lì, sposo italiano e sposa russa, ho fatto da Maestra delle cerimonie. Durante la celebrazione avevo messo insieme le quattro voci del coro slavo dell'università di mio cognato, di cui avevo fatto parte per qualche mese. La sposa, e la sua durissima madre, si sono commosse. che la madre sembra tanto una di quelle direttrici d'acciaio, ma sotto sotto è un tesoro. Solo che intimidisce.

Era quindi un matrimonio enormemente multiculturale, con tanti amici, facoltosi e modesti. Gli amici olandesi giovani, hanno fatto un regalo spiritosissimo, con un pallone trasparente pieno di coriandoli a forma di cuore e decorazioni varie, in cui era contenuto il vero regalo, che non ricordo più coa fosse, ma con cartoline affettuose, foto, una meraviglia, ci sono stati dei giorni a lavorarci.

Poi è passato anche un collega di lavoro con la moglie, due tipi sciccosissimi, tanto per capirci, lui lavora in finanza e ogni anno prenderà dei bonus con cui potrei pagare mezzo mutuo. Quesato ospite, secondo l'ottima tradizione olandese, ha consegnato una busta con dentro 10 euro.

Cosa che ha sconvolto la sposa, proprio un clash culturale di quelli clamorosi, ma ho scoperto io a suo tempo che in effetti si usa così. Gli amici e i parenti possono anche farti regali più importanti, ma chi ti conosce poco, proprio perché c'è la divisione tra festa informale per tutti e cena con il gruppo ristretto, si regola così.

C) Un altro matrimonio bellissimo è stato celebrato nella sala matrimoni dell'hotel The Grand, il posto più chic di amsterdam. questa sala è tuutta affrescata e arredata in stile Art Nouveau. Poi siamo andati in battello, e poi siamo stati caricati su pullman che ci hanno portato in un alberghetto tra le dune, in cui Sissy (si, propri quella con la faccia di romy Schneider) veniva a respirare iodio con i figli. Lì abbiamo pranzato e cenato enormemente, ma che dire, gli sposi erano anche loro italiani.

D) Altri nostri amici hanno fatto questa bellissima festa all'Orto Botanico, che dopo l'orario di chiusura mette a disposizione i giardini (era estate) e abbiamo passeggiato tra le varie serre. Ennio era piccolissimo e piagnoso, quindi siamo rimasti relativamente poco. La sposa aveva questo meraviglioso vestito rosso, che le stava benissimo.

E) Ho persino partecipato a un matrimonio in comune, nella relativa sala matrimoni. c'è un giorno la settimana, mi pare il lunedi, in cui ci si sposa gratis in comune. tutti gli altri giorni si paga, a seconda della desiderabilità del giorno. Venerdi e sabato sono i più richiesti. Questo perché molti palazzi comunali sono davvero bellissimi, che siano classici o moderni, e quello di Amsterdam, ovviamente è richiestissimo. Poi ti mettono a disposizione uscieri e cancellieri in uniforme e un sacco di altre cose.

Questi amici italiani dovevano sposarsi velocemente per risolvere delle questioni burocratiche e mi hanno chiesto di fargli da traduttrice, in una minicerimonoi con noi e la sorella di lei arrivata da Londra. Così un tot di altri amici si sono presi la mattina libera per fargli la sorpresa, e alla fine, inaspettatamente, siamo andati tutti al caffé a fianco a festeggiare con caffé e torta di mele. Per poi tornare tutti al lavoro. (Tanto poi il matrimonione lo hanno fatto più tardi in Sardegna).

F) ancora più informale l'amica Astrid. Aveva da un paio d'anni questo fidanzato americano, avevano tentato di vedere se poteva venire lui qui, o lei lì, e intanto che non aveva un lavoro fisso, lei ogni tanto se ne andava un paio di mesi in America.

Così, come ci ha riferito il padre, nel suo discorso: "Astrid ha questo vizio, che intorno a fine novembre, quando le giornate si fanno corte e scure, comincia ad accendere candele colorate, mette fiori in giro per casa, tira fuori le decorazioni di Natale. Per cui, quando mi ha annunciato che sarebbe andata un mesetto da Mike, ma che tornava ai primi di dicembre, già sapevo che l'avrebbe fatto appositamente per venire a decorare casa ed accendere candele. E ha detto anche che se ce la facevano con le carte, si sarebbero sposati, ma che era una cosa molto incerta e il biglietto di ritorno ce l'aveva già, per cui siamo rimasti d'accordo che se ce la faceva a darmi una settimana di prevviso saremmo andati anche io e sua madre".

Invece poi si sono sposati il giorno prima che lei ripartisse. Abbiamo fatto questo pranzo carinissimo in Olanda, il fratello ha riesumato la sua band per l'intrattenimento musicale, tutti in vestito bianco stile anni 50, anche se di loro sono dei metallari (così si sono conosciuti con il capo, a un concerto, e poi per anni hanno fatto una fanzine in inglese) Astrid si è presentata in gonna lunga antracite e maglietta nera (ah, si, anche un bouquet che poi ha lanciato, ma dato l'ambiente e il tipo la mattina sua madre le ha chiesto perché si stava portando dietro quel mazzo di fiorni, avrà pensato che faceva parte delle decorazioni del ristorante o delle candele).

Sua madre, una persona semplice ed adorabile che negli anni di università ha fatto da madre putativa al capo, memore dei propri trascorsi di Rotary-wife, ha dichiarato che è stata la festa più comoda e semplice che le sia mai capitato di organizzare e che Astrid doveva solo fare lo sforzo di procurarsi un fermacapelli (da quando la conosco, Astrid ha questa massa di capelli biondi lisci che porta legati in una coda arrotolata), ma che alla fine non ha fatto manco questo e ha tirato fuori un elastico qualunque.

Ci siamo divertiti da matti e suo padre, a introduzione del discorso, ha fatto ascoltare la canzone "Op een mooie pinksterdag", in cui si parla di un padre che in una bella giornata di Pentecoste (vacanza!) va a spasso con la figlia piccola, che ancora lo vede adorante come una via di mezzo tra dio e babbo Natale, comincia a farsi il film di lei che cresce e si innamora di un imbecille e poi magari anche se lo sposa, gli viene un coccolone, e ritorna immediatamente al qui ed ora di padre e figlia piccola a spasso in primavera.

A quel punto, io, unica tra gli invitati al matrimonio, ho pianto. Che a me i matrimoni fanno sempre piangere di gioia e consolazione, e i padri ai matrimoni doppiamente, che mi fanno tenerezza e il mio è morto sei mesi prima che mi sposassi e allora la cosa si complica, ma la gioia è predominante, lo dico in caso qualcuno stia pensando di non invitarmi più al proprio matrimonio.

Insomma, queste le mie esperienze di matrimoni in Olanda, se si esclude la festa per i parenti fatta per il nostro. Ma gli elementi fondamentali:

- canzoncina ad hoc (di solito a sfottò) composta e cantata con alterne fortune dagli invitati
- intrattenimento teatral-musicale da parte degli ospiti che ci tengono
- lancio del bouquet
- torta e brindisi

ci sono sempre. Tutto il resto, a parte gli sposi e il celebrante, è facoltativo.

5 commenti:

Burde.it ha detto...

ehi conosci silvia, la weddingplanner che commenta su cavoletto e spesso anche da me? li mando questo post, le piacerà di sicuro!
http://magnoliaweddingplanner.blogspot.com/

Silvia - Magnolia Wedding Planner ha detto...

Ciao! mi ha mandato un link con questo post Andrea gori e l'ho subito ringraziato perchè è veramente molto interessante visto che io sono una wedding planner..ho solo da imparare dalle vere professioniste.
Complimenti per la descrizione che mi ha dato non pochi spunti, non ultimo quello di mettere anche il mio telefono nelle partecipazioni! :-D
complimenti per il blog. ti seguirò con interesse
Silvia

i roberti ha detto...

Ciao..ma tu dove ti sei sposata?
Italia o Olanda..chi ha vinto?
baci roberta

Anonimo ha detto...

ma che belli i matrimoni! ho letto il tuo post tutto d'un fiato! Mi sono appassionata! proprio oggi ho rivisto i fotografi del mio matrimonio e non li vedevo da allora (circa sei anni fa!). Stavano per fare il servizio fotografico ad un vicino che si è sposato oggi. "Vi ricordate?" -chiedo. La moglie (tuttofare!) risponde: "ma certo! sei quella che ha sposato l'americano!"

Ricordo che mia suocera rimase molto colpita dallo stile dei matrimoni italiani. Che peccato! mi sono persa quello di mio cognato che si è sposato 2 giorni prima della nascita di mia figlia!! Sarebbe stato bello vedere un matrimonio di puri nord-americani!
Ciao,
Ba ;-)

Chantilly ha detto...

fantastico!
interessantissimo questo post, appeno letto ho pensato a Silvia-dolce-wedding-planner, ma vedo che qualcuno è stato più veloce di me.
le tue descrizioni danno l'impressione di un matrimonio "vissuto e vivo", non come i soliti da noi (esclusi quelli organizzati da Silvia!) che seguono sempre la stessa "trama".