lunedì 5 maggio 2008

I misteri della procreazione

Questa è successa un po'di tempo fa, ma devo riportarla (evidentemente mi mancano i bambini).

Orso ci raggiunge in bagno e quindi ha sentito solo il commento del fratello, a cui risponde pontificale:

"Si, ma anch'io quando bevo un succo rosso poi faccio la cacca rossa".
Scientifico, questo mio figlio, scientifio. Tesi, antitesi e sintesi.

Visto che fino a che non traslochiamo e io non realizzo il mio desiderato bagno delle femmine, separato dal bagno dei maschi, la privacy resta un'opinione. Il che vuol dire che gli gnorpoli mi sorprendono in ogni tipo di condizione umana e divina, in bagno e fuori. Così anche Ennio oggi, che non solo deve farmi l'assistenza spirituale mentre faccio pipì, ma anche ispezionare il luogo del delitto, mentre Orso che è un tiratardi sta arrivando solo ora.

Adesso basta cincischiare, è ora di dare le spiegazioni scientifiche, prima che pensino che mi faccio male o peggio (tipo: che io beva succhi rossi a gogò di nascosto, e soprattutto non li dò anche a loro).

"Ennio, vai a prendere il tuo libro su come nascono i bambini e andiamo nel lettone a leggere".

Questo libro è bellissimo, con illustrazioni carine e comincia dai fiori e dal polline per finire con i bambini passando per i cagnolini e le galline. Ce lo siamo letti un po' di volte, di solito nei momenti difficili della prima colazione o della cena. Apro alla pagina con il disegno delle ovaie e dei semini che cercano di nuotarci dentro e piena di sacro fuoco pedagogico attacco.

"Bene, questo è l'uovo della mamma. Tu sai che per fare un bambino ci deve arrivare il semino. Ma se non ci arriva l'uovo esce via ed è proprio quello che tu hai visto, l'uovo che stava andando via".

Ennio si studia il disegno. Mi pare sia d'accordo. Poi ci guardiamo il Wil Coyote su Youtube, che fra un po' è ora di dormire, così, per elaborare.

Però quando un paio di giorni dopo sta per andare dai nonni per le vacanze di maggio e ci salutiamo, si informa:

"Ma voi le avete le vacanze?"
"No, noi abbiamo un sacco di lavoro da fare".
Si illumina:
"Allora fate anche il bambino?"

Mannaggia a me quando gli ho detto che forse ci sarebbe piaciuto fare un altro bambino. Da allora ogni tanto mi schiede scocciato quando è che viene.
"Io voglio il bambino ADESSO".
Gli ho spiegato che non è una cosa tanto semplice, che ci vuole tempo e un sacco di lavoro. Poi gli ho comprato il libro.

Adesso tra la mamma che fa l'uovo che va via nel bagno, il nostro gioco delle uova (e Don Stalin che mi chiama la Chioccia), il lavoro e il bambino che non viene, spero di non avergli confuso troppo le idee.

Male che va fra un paio di anni gli mollo i Monty Python.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

è parecchio sveglio!!! e voi, datevi da fare...!!

Anonimo ha detto...

Io voglio il bambino ADESSO... stupendo! :D
Il mio qualche giorno fa mi ha detto: "Mamma, io vorrei avere in casa TRE o QUATTRO bambini della mia età!"
"Io no", gli ho risposto laconica.
Gli avrò causato un trauma ?____?

Mammamsterdam ha detto...

@M: meglio causare a lui un trauma, che traumatizzarti tu con 3-4 bambini extra della sua età.

Questo è stato il caso di mia nipote, che tra i 4 e i 6 anni voleva tanto un fratellino o sorellina. A nove anni si è trovata tra i piedi il cuginetto, e le ho chiesto se le sarebbe piaciuto averne adesso uno così anche lei. Ha risposto che le faceva un po' paura l'idea.

Per poi esplodere con il cri de coeur: "Io lo volevo allora che ci potevo giocare, ma adesso cosa ci faccio? Sono grande, lui è piccolo".