Quest'anno per la prima volta è arrivata la Befana a casa degli orsi. Habemus Befanam. Si, perché per la prima volta in quasi 6 anni di figli, sono riuscita a impormi di spiegare cosa fosse e far mettere le calze (ed alzarmi alle 3 di notte per riempirle, che ovviamente le madri schiantano presto e la mattina arriva prima che noi ne siamo consapevoli).
Qui in Olanda con tutta la cosa enorme per san Nicola il 5 dicembre di cui ho parlato a suo tempo, poi Natale, poi tra gennaio e marzo 6 compleanni tra figli, marito e cognati finora la Befana era proprio la goccia che fa traboccare il mio vaso di lacrime e rinunciavo a priori.
Quest'anno, basta. Ho scritto persino le lettere da parte della Befana, e secondo me hanno colpito il segno.
Ieri pomeriggio, infatti, Ennio (quasi 6 anni) si chiedeva in macchina: Mamma, ma la Befana come fa a saperlo quando mi ciuccio il dito?
Gli ho spiegato nel suo pollice c'è un microchip e ogni volta che se la mette in bocca il computer della Befana fa Beep!
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