giovedì 1 ottobre 2009

Requiem

Quando è troppo è troppo. Se ne è andata via piano, senza intervenire, e poco dopo che il capo era passata a vederla, ma già lei non riconosceva più nessuno.

Ciao Truus.

Nota informativa:
In Olanda i funerali si fanno in genere dopo 5 giorni in modo da poter mettere l'annuncio sui giornali e mandare una lettera di partecipazione a parenti e amici. Prima della privatizzazione la posta imbucata entro le 18 veniva consegnata il giorno dopo.

Adesso a volte non funziona, per questo ti consigliano, la posta da lutto, come la chiamano loro, di consegnarla direttamente a un ufficio o agenzia postale che la mettono da parte e la fanno partire subito. I manifesti in strada invece non si usano.

L'altra nonna del capo è stata cremata, una cosa che qui, anche per questioni di spazio, si usa molto e infatti ho visto passare dei funerali con una semplice bara di legno a cui tutti avevano appiccicato una cartolina, un disegno, una lettera d'addio, dei fiori. Bellissime, altro che quei catafalchi, è il caso di dirlo, imbottiti di zinco e accumulabili in omnia saecula saeculorm a fare volume.

Alcune foto potete vederle, ma non riprodurle, qui, a me piace molto anche quella in vimini. Sono trtte dal sito di De Ode, in Levantkade, un negozio che mi piace moltissimo e che le prime volte che ci passavo davanti non capivo bene cosa fosse, avevano degli oggetti esposti in uno spazio vuoto bellissimi, design, ma non ne capivo l'uso, finché non ho visto, guardando meglio, che era una lapide in vetro con un albero, delle bare completamente diverse da quelle a cui sono abituata io.

Hanno persino una sezione a parte per i bambini, lo dico tremando, ma non ci scordiamo che è una cosa che esiste. Guardate che bello l'uovo di legno (Ok, ammesso che si possa dire una cosa del genere, sto facendomi mentalmente gli scongiuri).

In Olanda queste attività le definiscono non tanto onoranze funebri come da noi, quanto Guida al funerale, dove per la parola per "guida" ha anche un sottotono di counseling. Mi sa che solo questo ti dà un'idea della differenza (a parte che poi qui cercano tutti di venderti - e in molto comprano, per non dover essere di peso a nessuno - l'assicurazione per coprire le spese del funerale, rimpatrio salma ecc.

Solo che poi i nonni del capo con questa preferenza espressa per la cremazione non hanno avuto una tomba presso cui andare a trovarli, cosa che il capo ha sempre patito molto, specie dopo aver visto come mia madre si consoli coccolando la tomba di mio padre (e compra le piante, ci pianta i bulbi, la zappetta, compra dei fiori bellissimi artificiali quando non ci va per periodi lunghi perché viene da me, cose del genere. Cavolo, lei e le sorelle fanno le riunioni di famiglia alla tomba di mia nonna, ci si fanno le foto e ce le mandano, a me questa cosa di farsi le foto accanto alla tomba la prima volta mi ha stranita non poco, ma ho capito che per lei è come se andasse a trovarli da vivi. Manca solo che porti i pasticcini).

E quindi forse questa nonna qui le facciamo lasciare un memento tangibile, che i riti funebri sono sempre una cosa da non sottovalutare per l'effetto consolatorio che hanno sui vivi. Sono curiosa di sapere cosa faranno.

Un'altra cosa carina l'ho imparata a un corso per imprenditori cui partecipava una signora che fa decorazioni con piante e fiori, preferibilmente le sculture vive di piante per uffici (come paretina di separazione tra scrivanie e cose simili). E si era inventata una specie di cippo funebre di piante varie, da mettere per il funerale e lasciarlo finché non è pronta la lapide definitiva, che a volte può durare parecchio farla fare, ma almeno per il funerale, chi viene seppellito, che qui non usano i loculi, ha una cippo ed è pure già verde e fiorito.

Comunque io ricordo ancora con affetto la mattina della morte di mio padre, dopo averlo vestito in ospedale siamo andati con mia madre e mio fratello a fare shopping e per strada, sulla discesa di Giulianova Paese, ci è venuta la ridarella nervosa con mio fratello che raccontava una serie di barzellette cretine a sfondo funebre.

Ma non so se posso proporle a mia suocera stamattina, meglio che stia zitta.

8 commenti:

strega reticente valverde ha detto...

un abbraccio...
****
( per quanto riguarda la cremazione non c'è l'opzione di collocare l'urna in un posto adeguato,così da poter eventualmente andare a "visitare" quel luogo?qua se si vuole c'è il posto al cimitero per le urne oppure,ma ci vogliono "richieste scritte ", si possono portare a casa (solo parenti stretti e con consenso degli eredi legittimi) o disperdere (sempre previa autorizzazione a seconda del luogo)...anche se le leggi variano da Comune a Comune - ne so qualcosa per diretta esperienza.)
val

thecatisonthetable ha detto...

Io e la mia famiglia abbiamo uno strano modo di vivere i funerali... di solito finisce a grasse risate, e (chiedo scusa) ci si diverte un mondo...

In generale, e credo d'averlo detto all'infinito, l'ironia è il mio personalissimo modo di affrontare/vivere/gestire i lutti... ahimè, questa cosa non sempre viene capita.

Quando al "business funerario" (triste definizione, ma è di questo che si tratta, alla fine) ne sono interessata da sempre, e vorrei in qualche modo entrarci, ma qui da me, purtroppo, è una specie di casta inavvicinabile...

Sono per altro magneticamente incuriosita sia da tutto quello che è il mercato relativo (tipo che oggi ho visto una cassa fatta di foglie di banano.. bellissima...) che dalle usanze locali (ad esempio: quest'estate in Norvegia ho visto cimiteri mozzafiato, e sono tutti intorno alle chiese, senza muri di cinta o cancelli, e le lapidi senza foto, e le distnaza strane...)

Vabbeh, ognuno ha le proprie devianze...

Un abbraccio a voi, e buon viaggio a Truus...

mammaemigrata ha detto...

sono favorevolissima alla cremazione, e quando vado "al Paese", pur andando sulla tomba di mio padre ogni giorno, sento che è un "rito" che mi sta stretto, provo una specie di avversione a vedere il suo loculo, certo fioritissimo grazie a mia madre, ma insomma, quella foto messa lì, insieme a quelle di tantissime persone che nemmeno conosco, ecco, mi ci sento scomoda. E mi piacciono i popoli che affrontano la morte senza quel riserbo tipico nostrano, perchè quando muore qualcuno da noi è sempre un vociare sottomesso, una cosa che quasi quasi ti chiedi se devi vergognarti. Prima e dopo il funerale di mio padre c'erano almeno 50 persone in casa, era tutto un viavai, ma di gente che anche rideva, parlava, come se si trattasse di un aperitivo. A me è piaciuto. Non ho dovuto sopportare gli sguardi di pietà, la gente che parla solo con frasi di circostanza... e la sera, tutti i vicini che venivano a portarci da mangiare, poi sulla terrazza fino alle ore piccole a ridere come matti sui vari aneddoti... a un certo punto ci siam detti che ci avrebbero preso per matti, e questo ci ha fatti ancora più ridere. Tutti i funerali dovrebbero essere così. Non fa passare il male, ma almeno lo addolcisce un po'.

Silvia gc ha detto...

L'uovo è il mio preferito, che mi verrebbe da prenotarmelo e lasciarlo pagato, che è anche un gesto carino per chi resta.

Quella storia dei biglietti d'invito al funerale è un po' ferraginosa... alla fine meglio qui che tutti i parenti e amici si prestano al tam-tam telefonico l'un con l'altro e la famiglia si trova tutti già avvisati.

(ora nella cronologia di explorer ho anche un sito di un cassamortaro olandese... se il mio portatile va in mani sbagliate son dolori!)

Buon viaggio alla nonna. Che le nonne son sempre belle anche quando non sono più qui.

farouchegrande ha detto...

un pensiero a Truus, un abbraccio al Capo e a tutta la famiglia Diga.

le notizie sulle usanze funebri olandesi mi hanno fatto pensare molto, ma te ne parlerò magari un'altra volta. un bacio.

monica - pontitibetani ha detto...

grazie
grazie
grazie
grazie

è liberatorio sapere che siamo in più d'uno a vedere nella morte una possibilità, una dignità, una leggerezza, una dicibilità.
non dico che c'è da goderne, no.
ma relativizzarne la portata ad un luogo umano, dove alcune cose ancora ci stanno mi piace.

grazie anche per il delicato ritratto della ridarella nervosa, fa parte di quelle cose che lasciano dolcezza anche in morti importanti ...

monica

monica - pontitibetani ha detto...

p.s.
ho visitato il sito, com'è ovvio non ho capito nulla data l'ignoranza della lingua.
sono davvero commossa per i colori, per la bare decorate con i bimbi, per i bambini chiamati a partecipare al lutto ... ecco è un modo e un mondo in cui potrei vivere.

mamikazen ha detto...

Ma io mi ricordo il mio babbo, che ha portato suo fratello in braccio al cimitero, in una bella urna verde scuro, e l'ha appoggiato sulla tomba di mio cugino, che son lì che si fanno compagnia in eterno. E' stato quella volta che ho deciso di farmi cremare, che poi mi piazzano in un angolino di un cimitero tutto verde, con gli scoiattoli, magari.