giovedì 1 ottobre 2009

Solo per i neo-genitori: LePam

La mia amica Lori, laureata in economia e appassionata di India, in quel periodo magico che il mondo è ai tuoi piedi e potresti scegliere qualsiasi carriera tu voglia, decise per amore di mettersi a lavorare con i suoi che hanno un ingrosso di biancheria ed abbigliamento.

Per amore perché con il moroso all'Aquila e lei sulla costa bisognava prendere decisioni rapide per avvicinarci e sappiamo tutti che se ti scegli la carriera fuori casa e nella grnde azienda, poi la tua vita privata per un po'va in stand-by.

In realtà è stata una scelta ottima, perché entrandoci lei, e sua sorella Paola e suo fratello, e poi ci si sposa tutti e tre a intervalli regolari, e si figlia e che altro vi devo dire, lo spin-off dell'azienda di famiglia è diventato un enorme e fornitissimo negozio per la prima infanzia con giochi, vestiti, attrezzature varie. Si chiama LePam, che mi sembrava una di quelle cose da taglie francesi, ma è solo l'acronimo di tutte le iniziali dei nomi di Lori, i genitori e la sorella e il fratello. E adesso ha persino un blog.

Io d'estate vado sempre a farci scorte per gli gnorpoli, comprarci i costumi da bagno, gli strofinacci simpatici, i tappetini carini e in un momento di nostalgia canaglia ho persino comprato a entrambi un grembiulino bianco, che qui i grembiulini non si usano, ma, mi dicevo, tornerà utile per il corso di disegno, per giocare al dottore in camice bianco. Mai messi, quindi ancora bellissimi.

E quest'estate con la scusa di un regalo a una bimba, ovviamente mi sono scatenata con un vestitino rosa stile Grace Kelly ma taglia 12 mesi, che se non mi sfogo con le figlie degli altri, mica posso continuare a vestire i miei in modo ambiguo?

Finalmente anche Lori e Stefano hanno aperto un blog per il negozio e la cosa comoda è che lo usano anche per spiegare i dettagli tecnici di quelle cose complicate che sono i passeggini. (Madò, non ci posso pensare al periodo in cui sceglievamo noi passeggini, sdraiette e ovetti, mi dicevo sempre se ci voleva una laurea in ingegneria dei trasporti per fare una scelta ragionata).

Sempre meglio dei siti asettici delle aziende, qui, anche se è un blog recente, capisci che loro valutano quello che comprano per il negozio e il modo di comunicarlo soprattutto con l'occhio del genitore.

Scommetto che in fiera quel passeggino lì hanno fatto le prove con il loro portabagagli per capire se ci entrava senza prendersi tutto lo spazio.

Insomma, aspetto sviluppi, così la prossima volta mi faccio la lista della spesa online prima di scendere. E, lori, com'è che si chiamava quella marca di vestiti che ti arriverà pensata per i bambini che crescono troppo in fretta? Quella con i risvolti colorati e gli elastici in vita per rendere regolabili i pantaloni per le mezze taglie? che qui c'è un gran bisogno.

6 commenti:

Francesco Matias ha detto...

ciao, mi chiamo Francesco Matias, non sapevo dove scriverti spero che qui tu lo legga. quello che volevo chiederti è come poter fare per trovare un lavoro ad amsterdam ed eventualmente anche una casa o qualcosa di simile. grazie della disponibilità, ti lascio la mia mail nel caso in cui tu riesca a darmi qualche informazione: francesco.matias@gmail.com

Mammamsterdam ha detto...

Francesco, è un momento un po'disgraziato per risponderti con qualcosa di sensato, ma sempre generico.

Prova a vedere il sito di Undutchables, poi sai, se non so chi sei, cosa sai fare, cosa vuoi fare e quanti risparmi ti sei messo da parte per investirli in un cambiamento di vita, carriera e paese, più che un paio di banalità generiche non te le posso dire. Soprattutto se non sai l'olandese per leggerti ed iscriverti ai siti.

buona fortuna e se ho un po'di tempo prima o poi ci faccio un post ad hoc.

ckf ha detto...

Signora mammamsterdam, m'è piaciuto il passaggio del vestitino "Grace Kelly"... comincerò anch'io a fare così per dare un piccolo sfogo ai miei crescenti (anche se insensati e prematuri) istinti paterni

Mammamsterdam ha detto...

eeeh, sospiro, pure io ho passato gli anni preparentali a sfogarmi gli istintimterni con gli amici maggiorenni e vaccinati e comprando cacchietti e vestitini ai figli altrui.
però un vestitino Grace Kelly io non me lo metterei, sono ipocrita in questo, ma quanto mi piacciono.

MammaInItaly ha detto...

Grazie Ba per il bel post! L'ho detto io che c'hai l'occhio lungo e riesci a captare ciò che gli altri non vedono (vedi moroso e carriera in stand-by). Comunque i vestitini bellissimi ed economicissimi e coloratissimi in arrivo si chiamano Name-it! Non vedo l'ora soprattutto di metterli on line! In quanto ai vestitini Grace Kelly sai che ne sono una scelta infinita però una cosa mi è venuta in mente mentre leggevo: diventa sempre più difficile vestire le bimbe da bambine e non da bambole sexy... È una cosa a cui tengo tanto e nel nostro negozio ci sono solo abiti da Bambini! C'è una stilista che adoro: Agatha Ruiz de la Prada, la cui filosofia che io abbraccio in pieno è che i bambini sono un inno alla gioia e che devono vestirsi coloratissimi con abiti a misura di bimbo... Naturalmente il negozio è pieno dei suoi capi!!;-) un bacio! Lori

Mammamsterdam ha detto...

Agatha Ruiz de la prada l'ho scoperta senza manco sapere che era una stilista perché nella nostra catena di profumeria cérano sul banco dei suoi lucidalabbra colorati e profumatissimi in scatoline di latta decorate e bellissime. Con molta fatica ne ho scelto uno, che poi ho scoperto che Elianto dueenne si era mangiato a ditate. Cioè, 3 cucchiai da minstra di vaselina o chi per essa, che grazie al profumo fantastico di frutta, lui si è sbafato!

Adesso mi vado a vedere i suoi vestiti, va.

E concordo pienamente con te sui vestiti delle bambine, certe volte viene di vestirle da maschi.