martedì 2 giugno 2009

Kafka: puro, non adulterato

Una visita all' ufficio tecnico e due chiacciere con la protezione civile sono molto formativi per una che si è sempre rifiutata di leggere Kafka.

Lo sguardo: ho notato che chi è qui per compiti di sostegno, hanno anche loro uno sguardo, ma diverso da quelli direttamente coiunvolti. Direi che è lo stesso sguardo del capo della polizia di Amsterdam, ospite come me una vita fa da Pauw e Witteman, il programma TV in Olanda in cui raccontavo del terremoto, quando, durante la pubblicità io non ruscivo a metter giù il bicchiere d' acqua perché mi tremava la mano.

In quel momento mandavano immagini del Tg che gli avevo sottotitolato e mi sono detta: io non so se ce la faccio.

E lui mi ha guardato come uno zio buono, che non può porre un artgine a tutto il male del mondo, ma ci porva sapendo che anche il provarci è una dichiarazione di impotenza, che però aiuta tanto i singoli. non materialmente, ma perché il tuo sguardo in quel momento li prende per mano e gli fa superare quel paio di metri di strada pericolante. Poi passa e ce la fanno da soli.

Ecco, così ieri la protezione civile. Mi guardavano come chi vorrebbe fare molto di più per te, ma può solo guardarti. e basta già così.

Buongiorno, ho una casa inagibile e domenica torno in Olanda.
Mi trova la pratica, il numero, classe E.
Come si procede?
Trovi un tecnico che faccia una perizia giurata, fai la documentazione fotografica e riempi il modulo.
Come si fa tecicamente a portare il tecnico nella casa inagibile?
Fai domanda e vegono i vigili.
Ci sta piovendo dentro.
Questo è un guaio, bisognerebbe fare subito una copertura anche provvisoria.
Come si manda tecnicamente un' impresa in una casa inagibile?
Non ci sono direttive.
Come faccio a metterla in sicurezza?
Non ci sono direttive.

E lo sguardo. Roibadisco siamo a due mesi dopo, il maltempo che ha fatto in questi due mesi lo sapiamo, le case che potevano essere riparate si scioglonbo sotto la pioggia come neve a sole, i tecnici patiscono. E non ci sono direttive.

2 commenti:

Byte64 ha detto...

Mah, non capisco, le direttive, mica dovranno inventarsi delle direttive nuove ogni volta, in italia c'è un terremoto di una certa entità ogni 10 anni e qua tutte le volte è come se fosse la prima, mi sembra di sognare!

Una casa inagibile è inagibile sia in Friuli, sia in Irpinia, sia in Umbria, sia in Abruzzo, cosa devo inventarsi di nuovo?

Ma tu che sei lì, Barbara, stanno cominciando a fare qualcosa di concreto o siamo ancora ai sopralluoghi e alle verifiche?

Oppure sono tutti presi dai preparativi per il G8?

MarinaV ha detto...

Odio Kafka.
2 giugno ore 10.05 a Bologna, Via de' Pignattari, stradina sul fianco destro di San Petronio.
Per uscire di lì bisogna per forza passare per Piazza Maggiore, transennata dall'alba in attesa dei "festeggiamenti" con inizio ore 10.30.
'No, signora, non può passare, è tutto transennato' 'Che è transennato lo vedo, ma io devo uscire da Bologna, mica posso aspettare qui fino a mezzogiorno. E perché quelle altre due macchine le avete fatte passare e noi no? Perché abbiamo la targa straniera?' 'Mi dispiace, deve chiedere a un vigile urbano, io non mi prendo la responsabilità' 'E come lo riconosco un vigile urbano?' 'Ha il cappello bianco'.
In Piazza Maggiore c'erano una gran quantità di cappelli bianchi, ma manco mezzo vigile. C'erano poliziotti, artificieri, carabinieri, altri militari non meglio identificati, ma vigili manco l'ombra!
Secondo drappello a difesa di altre transenne dalla parte di Via IV Novembre.
'C'è un vigile urbano?' 'No, non c'è' 'Mi hanno detto che devo chiedere l'autorizzazione ad un vigile per passare ora su questo tratto di piazza' 'No, signora, mi dispiace, non può passare' 'Sentite, io devo uscire da Bologna adesso, non posso aspettare la fine della cerimonia, e se continuiamo ad argomentare così diventano le 10 e mezzo e non passo più davvero. Qualcuno per favore vuole spostare queste transenne?'
Ogni tanto incazzarsi serve a spostare transenne.