mercoledì 10 giugno 2009

Giochi di strada

Oggi pomeriggio ho dovuto prendere un'auto condivisa parcheggiata più lontano della solita, che era già occupata. mi sono così ritrovata per puro caso in van der Pekstraat, che è stata transennata per un tratto per permettere lo svolgersi dei Giochi di strada.

Il fulcro della situazione era il centro di quartiere. Sul tratto transenato hanno trovato posto un gonfiabile, un calcinculo, un campetto di badminton e uno di calcetto, una specia di bungeejump per principianti, dove con un'imbragatura elastica e un tappetone salti verso l'alto e ricali e tutta una serie di altri giochi più o meno tradizionali.

I bambini ricevevano una cartolina blu con la lista di attività (tra cui il succo di frutta, da prendere al tavolo davanti al centro, per segnare ogni attività svolta ed evitare che quelle più popolari venissero prese d'assalto per la seconda o terza volta, lasciando fuori chi ancora non ci è stato.

Ovviamente ci siamo inchiodati lì per tutto il pomeriggio, nonostante io avessi appena ricomprato pane un ferro da stiro nuovo e mi dovessi trascinare dietro pure quelli, oltre la mia borsa e le cartelle.

La cosa per me più faticosa è stato fare la coda, ma poi Orso, che ho riportato avanti e indietro da casa con la bici del capo, che è troppo alta per me (mannaggia a chi ha inventato la bici con la canna) ha deciso di rientrare per giocare al computer, io ho lasciato Ennio al Badmington, ho tentato di riposarmi anch'io.

Poi la ricefca figlio con il patema, perché è un pezzo di quartiere che veramente non conoscono e ci siamo putre arrivati in macchina, e stavano già smontando, ma proprio mentre chiedevo a uno dei volontari in gilé fluorescente a chi potevo lasciare il mio numero in caso si fosse deciso ad andare a chiedere aiuto, l'ho visto che stava aiutando a smontare il coso con gli elastici.

Insomma, vivere in questi quartieri non proprio ghetto, ma a bassissimo reddito e con molti migranti, ha il vantaggio che per i bambini organizzano davvero un sacco di cose e pure gratis, come elemento di coesione e per coinvolgere i genitori alla vita di quartiere.

Adesso devo solo capire cosa fanno per l'estate, ad agosto mi piacerebbe iscriverli a un corso settimanale di qualcosa (calcetto, tennis, musica, boh?) per fargli conoscere altri bambini e avviarli a qualche sport sotto casa.

Che con il fatto di averli tenuti a scuola vecchia e il fatto che stiamo in Italia proprio in estate quando la gente sta un po' in giardino, non aiuta ad integrarsi nel quartiere.

2 commenti:

mamikazen ha detto...

Calcetto tennis musica boh mi sembra davvero un ottimo programma.
Piscina?
E' sempre agosto, eh.

Anonimo ha detto...

Prova i Buurtcentrum. Ce ne sono parecchi qui a Noord!